OMAS GALILEO GALILEI L.E. EF
Inviato: domenica 3 giugno 2012, 18:59
OMAS GALILEO GALILEI L.E. EF
Dopo una lunghissima ricerca... Vi presento il mio ultimo acquisto
Marca: OMAS
Modello: Galileo Galilei - Edizione Limitata in 4692 esemplari
Anno produzione: 1993
Materiale e Colore: Celluloide Wild
Dimensioni Pennino: Extra Fine
Dimensione chiusa: 14,1
Prezzo: listino N.C.; street price 750 euro nuova.
(Foto dal web... Ho dimenticato di scattare una foto alla mia confezione!)
1) PRIME IMPRESSIONI
La mia passione per le penne, in particolare per le stilografiche é nata da piccolo, dalle scuole medie, mi han sempre attirato le stilo Parker, seppur in versione "economica" viste le mie finanze dell'epoca. Poi arrivò un regalo importante, un set di Aurora 98 in oro che custodisco gelosamente... Passato negli anni alle "plebee" ma preziose MB roller poi, per caso, complice un'asta vinta su e-bay lo scorso ottobre per una Parker Duofold Junior new old stock con pennino fine/medio in oro... La ripresa di una passione solo sopita, e la scoperta del materiale più glorioso per eccellenza: "la celluloide", odiata e temuta dai produttori, quanto ricercata ed apprezzata dai collezionisti!
Veniamo ad oggi... Ecco la mia quarta OMAS in celluloide a lungo "ricercata", questa però, in edizione limitata: la GALILEO GALILEI prodotta nel 1993 come tributo ad uno delle più importanti personaggi del XVI e XVII Galileo Galilei (Pisa, 15 febbraio 1564 – Arcetri, 8 gennaio 1642) è stato un fisico, filosofo, astronomo e matematico italiano, padre della scienza moderna. Il suo nome è associato ad importanti contributi in dinamica e in astronomia - fra cui il perfezionamento del telescopio, che gli permise importanti osservazioni astronomiche - e all'introduzione del metodo scientifico (detto spesso metodo galileiano o metodo scientifico sperimentale). Di primaria importanza furono il suo ruolo nella rivoluzione astronomica e il suo sostegno al sistema eliocentrico e alle teorie copernicane. Sospettato di eresia e accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture, Galileo fu processato e condannato dal Sant'Uffizio, nonché costretto, il 22 giugno 1633, all'abiura delle sue concezioni astronomiche e al confino nella propria villa di Arcetri.
2) ASPETTO
La penna mi è arrivata nella sua scatola originale di cartone molto doppio raffigurante immagini dello spazio profondo con stelle e galassie; all'interno, oltre al simpatico e dalla forma circolare certificato di garanzia è stato sorprendente trovarsi davanti ad una enorme "lente d'ingrandimento" in plexiglas al cui interno, in una scanalatura/vano, è riposta la stilografica. La stilo misura circa 14,1 cm, stessa misura delle nuove Arte Italiana Paragon in celluloide "old style" ed è equipaggiata con un sistema di caricamento a pistone di grande capacità.
La celluloide che la riveste ricorda un modello Conway Stewart del 1934 con le sue venature bianche e nere perlate denominato "Wild", nome dato a un particolare disegno ottenuto con la celluloide che caratterizzava la prima penna dedicata a Galileo Galilei risalente agli anni ‘30: "una fantasia in bianco e nero nella quale è possibile leggere tutta la magia di una notte illuminata dalle striature della via lattea". Grande successo ottenne l’analoga edizione limitata del 1993 composta da 4.692 esemplari, riconoscibile per le finiture in oro ed un anello con la tipica greca stilizzata, storico segno distintivo di Omas.
La clip, purtroppo, è la versione geometrizzata dallo scultore Giò Pomodoro che ha equipaggiato molti modelli celebrativi tra gli anni '80/'90... Poi, per fortuna, sostituita dalla più riuscita e funzionale clip "ruzzolina", per via della rotellina in punta che permette al fermaglio di agganciarsi ai taschini più facilmente.
La clip, i due anelli sul cappuccio e l'anello del pomello di caricamento sono tutti placcati in oro, mentre la greca sul cappuccio è rodiata, devo dire che è una combinazione veramente appropriata, così come il bellissimo pennino.
Sull'impugnatura è riportato il numero della penna che indica l'edizione limitata, la mia riporta il numero "417" delle 4692 prodotte.
Esteticamente, credo, inimitabile e stupenda; almeno fino ad oggi, non ho mai visto altre penne di recente produzione con questa bellissima celluloide che non siano prodotte dalla OMAS (tranne una piccola e limitata produzione artigianale di Tom Westerich che, forse, ne ha rapinata un pò alla OMAS).
Se devo essere sincero, rispetto alla produzione più recente, la qualità è più bassa, mi riferisco in particolare all'assemblaggio dei due anelli dorati presenti sul cappuccio non perfettamente "aderenti" ed a "filo" alla preziosa carrozzeria in celluloide (forse complice un leggero "restringimento" della celluloide causato dal tempo) ... E per finire, la scadente qualità della clip dorata per la sua capacità di ossidarsi e macchiarsi nella parte sottostante priva di doratura, per me poco adatta ad una stilografica di questo livello.
VOTO: 8/10
3) DIMENSIONI E PESO
Anche se preferisco le penne di dimensioni non "esagerate" massimo 12/13 cm, le OMAS in celluloide "old style" sono molto leggere: la Galileo ha le stesse dimensioni della linea in celluloide Paragon e misura ben 14,1 cm chiusa e 17,5 cm aperta con il cappuccio calzato. E' meglio dimensionata della nuova produzione, sia Milord che Paragon che, oltre ad essere ingrassate sulla falsa riga della MB 149 di cui un po' scimmiottano dimensioni ed ingombri e malgrado abbiano conservato la linea decagonale, a mio avviso sono inguardabili, e risultano molto pesanti e sbilanciate per via del nuovo meccanismo di caricamento che ha sostituito il "vecchio" montato sulle "old style".
VOTO: 8,5/10
4) PENNINO
Classico disegno a freccia OMAS (fortunatamente) di produzione "credo" italiana e non di origine tedesca (Bock) come gli ultimi equipaggiati su tutti i modelli prodotti dal 2000 ad oggi... Sigh!
Confermo, la mia ottima impressione e la gioia di averla trovata, finalmente, con un bellissimo tratto extra fine (vero). Il pennino montato ha le caratteristiche più che invidiabili: molto preciso e sottile nel tratto, una morbidezza esemplare ed una buona scorrevolezza, nonostante sia un EF... Senza dimenticare una leggera flessibilità con una leggera pressione, dote rimasta "quasi" inalterata anche sui pennini dell'ultima produzione "tedesca", sintomo che il progetto iniziale non è stato snaturato nel passaggio di produzione, tranne per l'eccessivo ed irritante inspessimento del tratto a parità di misura (vedi foto di confronto), che si ritrova solo nelle stilografiche teutoniche! Difatti sulle stilo tedesche è impossibile trovarene una che scriva con un tratto veramente Fine, sembra che si divertano a far "sputare" le loro penne sulla carta! Ad esempio, un EF di una MB a stento corrisponde al Fine di un pennino Aurora!
Esteticamente, non mi dilungo molto, anche se non a livello dello splendido pennino della MB 149... E' comunque molto bello.
VOTO: 9/10
Ecco un piccolo test di scrittura per confrontare il vecchio pennino EF (produzione OMAS pre 2000) con il nuovo pennino EF (produzione Bock? Post 2000):
5) SISTEMA DI CARICAMENTO
Essendo un "purista" prediligo nella scelta sempre il pistone/stantuffo et simila, e quello montato su questa stilo, come anche su tutte le altre OMAS old style, svolge egregiamente il suo "sporco" lavoro.
Anche se di qualità "economica" rispetto ai più blasonati Pelikan e MB, visto che le parti interne sono in materiale plastico, a mio avviso migliore ed inalterabile sia dal tempo che dai fenomeni corrosivi, nell'azionamento è più rigido/duro dell'equivalente montato sulle mie tre Aurora Optima Mini, costringendo ad un pò di pericolose evoluzioni tra la punta del pennino e la bocca della boccetta dell'inchiostro; il problema mi sembra sia stato ovviato nella produzione delle ultime OMAS new style, in quanto completamente riprogettato, materiali compresi, che ne hanno migliorato la morbidezza nell'azionamento al pari delle cugine tedesche.
Il diffusore è in ebanite identico a quello montato sulla Royal Blue in celluloide utilizzata per il confronto del pennino EF e, usando il medesimo inchiostro, distribuisce un flusso molto più controllato della versione "tedesca"!
VOTO: 7,5/10
6) COSTO/VALORE
Trattandosi di un'edizione limitata, anche se di quasi 5000 esemplari, non è stato affatto semplice trovarne una "nuova" per di più con un pennino in misura Extra Fine... La "livrea" old style di questa produzione OMAS, in genere è riservata a modelli con produzione/tiratura limitata che rispetto a quanto proposto oggi sotto il nome di Arte Italiana trattandosi di un prodotto completamente differente e, secondo me, molto pacchiano che poco ha a che fare con lo stile, la raffinatezza e la sobrietà della "vera" arte italiana!
Anche se non impossibile da trovare ben tenuta/nuova a cifre oscillanti tra i 500/700 euro, con molta fortuna e pazienza, per me complicata dal fatto che quelle rare occasioni trovate, montavano pennini solo con misure M o B, a me indigeste, alla fine "sborsando" la modica cifra di 750 euro (spedizione DHL comprsa) mi sono regalato questo pezzo di "via lattea"!
VOTO: 8/10
7) Conclusioni
Un "sogno ed una emozione" che non hanno prezzo... Le foto che troverete di seguito parlano più di mille altre parole!
Ma, la cosa che mi rammarica di più oggi, è la pessima "strategia" OMAS ostinata a produrre questi modelli solo in piccole e limitate tirature di 50/80 pezzi e molto spesso destinate solo al mercato estero. Probabilmente, la tiratura del modello in celluloide che vi ho presentato, è stata la produzione più grande, quasi 5000 pezzi... E, fortunatamente per me, sono riuscito a portarne a casa una intonsa con un bellissimo pennino EF fortunatamente poco "felino"... Non graffia!!!
Parola alle immagini:
Sergio
P.s.: un grande ringraziamento và a Tom Westerich per avermi "trovato" e venduto la Galileo e Stefano (Corsani - Roma) per la Blue Royale.
Dopo una lunghissima ricerca... Vi presento il mio ultimo acquisto
Marca: OMAS
Modello: Galileo Galilei - Edizione Limitata in 4692 esemplari
Anno produzione: 1993
Materiale e Colore: Celluloide Wild
Dimensioni Pennino: Extra Fine
Dimensione chiusa: 14,1
Prezzo: listino N.C.; street price 750 euro nuova.
(Foto dal web... Ho dimenticato di scattare una foto alla mia confezione!)
1) PRIME IMPRESSIONI
La mia passione per le penne, in particolare per le stilografiche é nata da piccolo, dalle scuole medie, mi han sempre attirato le stilo Parker, seppur in versione "economica" viste le mie finanze dell'epoca. Poi arrivò un regalo importante, un set di Aurora 98 in oro che custodisco gelosamente... Passato negli anni alle "plebee" ma preziose MB roller poi, per caso, complice un'asta vinta su e-bay lo scorso ottobre per una Parker Duofold Junior new old stock con pennino fine/medio in oro... La ripresa di una passione solo sopita, e la scoperta del materiale più glorioso per eccellenza: "la celluloide", odiata e temuta dai produttori, quanto ricercata ed apprezzata dai collezionisti!
Veniamo ad oggi... Ecco la mia quarta OMAS in celluloide a lungo "ricercata", questa però, in edizione limitata: la GALILEO GALILEI prodotta nel 1993 come tributo ad uno delle più importanti personaggi del XVI e XVII Galileo Galilei (Pisa, 15 febbraio 1564 – Arcetri, 8 gennaio 1642) è stato un fisico, filosofo, astronomo e matematico italiano, padre della scienza moderna. Il suo nome è associato ad importanti contributi in dinamica e in astronomia - fra cui il perfezionamento del telescopio, che gli permise importanti osservazioni astronomiche - e all'introduzione del metodo scientifico (detto spesso metodo galileiano o metodo scientifico sperimentale). Di primaria importanza furono il suo ruolo nella rivoluzione astronomica e il suo sostegno al sistema eliocentrico e alle teorie copernicane. Sospettato di eresia e accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture, Galileo fu processato e condannato dal Sant'Uffizio, nonché costretto, il 22 giugno 1633, all'abiura delle sue concezioni astronomiche e al confino nella propria villa di Arcetri.
2) ASPETTO
La penna mi è arrivata nella sua scatola originale di cartone molto doppio raffigurante immagini dello spazio profondo con stelle e galassie; all'interno, oltre al simpatico e dalla forma circolare certificato di garanzia è stato sorprendente trovarsi davanti ad una enorme "lente d'ingrandimento" in plexiglas al cui interno, in una scanalatura/vano, è riposta la stilografica. La stilo misura circa 14,1 cm, stessa misura delle nuove Arte Italiana Paragon in celluloide "old style" ed è equipaggiata con un sistema di caricamento a pistone di grande capacità.
La celluloide che la riveste ricorda un modello Conway Stewart del 1934 con le sue venature bianche e nere perlate denominato "Wild", nome dato a un particolare disegno ottenuto con la celluloide che caratterizzava la prima penna dedicata a Galileo Galilei risalente agli anni ‘30: "una fantasia in bianco e nero nella quale è possibile leggere tutta la magia di una notte illuminata dalle striature della via lattea". Grande successo ottenne l’analoga edizione limitata del 1993 composta da 4.692 esemplari, riconoscibile per le finiture in oro ed un anello con la tipica greca stilizzata, storico segno distintivo di Omas.
La clip, purtroppo, è la versione geometrizzata dallo scultore Giò Pomodoro che ha equipaggiato molti modelli celebrativi tra gli anni '80/'90... Poi, per fortuna, sostituita dalla più riuscita e funzionale clip "ruzzolina", per via della rotellina in punta che permette al fermaglio di agganciarsi ai taschini più facilmente.
La clip, i due anelli sul cappuccio e l'anello del pomello di caricamento sono tutti placcati in oro, mentre la greca sul cappuccio è rodiata, devo dire che è una combinazione veramente appropriata, così come il bellissimo pennino.
Sull'impugnatura è riportato il numero della penna che indica l'edizione limitata, la mia riporta il numero "417" delle 4692 prodotte.
Esteticamente, credo, inimitabile e stupenda; almeno fino ad oggi, non ho mai visto altre penne di recente produzione con questa bellissima celluloide che non siano prodotte dalla OMAS (tranne una piccola e limitata produzione artigianale di Tom Westerich che, forse, ne ha rapinata un pò alla OMAS).
Se devo essere sincero, rispetto alla produzione più recente, la qualità è più bassa, mi riferisco in particolare all'assemblaggio dei due anelli dorati presenti sul cappuccio non perfettamente "aderenti" ed a "filo" alla preziosa carrozzeria in celluloide (forse complice un leggero "restringimento" della celluloide causato dal tempo) ... E per finire, la scadente qualità della clip dorata per la sua capacità di ossidarsi e macchiarsi nella parte sottostante priva di doratura, per me poco adatta ad una stilografica di questo livello.
VOTO: 8/10
3) DIMENSIONI E PESO
Anche se preferisco le penne di dimensioni non "esagerate" massimo 12/13 cm, le OMAS in celluloide "old style" sono molto leggere: la Galileo ha le stesse dimensioni della linea in celluloide Paragon e misura ben 14,1 cm chiusa e 17,5 cm aperta con il cappuccio calzato. E' meglio dimensionata della nuova produzione, sia Milord che Paragon che, oltre ad essere ingrassate sulla falsa riga della MB 149 di cui un po' scimmiottano dimensioni ed ingombri e malgrado abbiano conservato la linea decagonale, a mio avviso sono inguardabili, e risultano molto pesanti e sbilanciate per via del nuovo meccanismo di caricamento che ha sostituito il "vecchio" montato sulle "old style".
VOTO: 8,5/10
4) PENNINO
Classico disegno a freccia OMAS (fortunatamente) di produzione "credo" italiana e non di origine tedesca (Bock) come gli ultimi equipaggiati su tutti i modelli prodotti dal 2000 ad oggi... Sigh!
Confermo, la mia ottima impressione e la gioia di averla trovata, finalmente, con un bellissimo tratto extra fine (vero). Il pennino montato ha le caratteristiche più che invidiabili: molto preciso e sottile nel tratto, una morbidezza esemplare ed una buona scorrevolezza, nonostante sia un EF... Senza dimenticare una leggera flessibilità con una leggera pressione, dote rimasta "quasi" inalterata anche sui pennini dell'ultima produzione "tedesca", sintomo che il progetto iniziale non è stato snaturato nel passaggio di produzione, tranne per l'eccessivo ed irritante inspessimento del tratto a parità di misura (vedi foto di confronto), che si ritrova solo nelle stilografiche teutoniche! Difatti sulle stilo tedesche è impossibile trovarene una che scriva con un tratto veramente Fine, sembra che si divertano a far "sputare" le loro penne sulla carta! Ad esempio, un EF di una MB a stento corrisponde al Fine di un pennino Aurora!
Esteticamente, non mi dilungo molto, anche se non a livello dello splendido pennino della MB 149... E' comunque molto bello.
VOTO: 9/10
Ecco un piccolo test di scrittura per confrontare il vecchio pennino EF (produzione OMAS pre 2000) con il nuovo pennino EF (produzione Bock? Post 2000):
5) SISTEMA DI CARICAMENTO
Essendo un "purista" prediligo nella scelta sempre il pistone/stantuffo et simila, e quello montato su questa stilo, come anche su tutte le altre OMAS old style, svolge egregiamente il suo "sporco" lavoro.
Anche se di qualità "economica" rispetto ai più blasonati Pelikan e MB, visto che le parti interne sono in materiale plastico, a mio avviso migliore ed inalterabile sia dal tempo che dai fenomeni corrosivi, nell'azionamento è più rigido/duro dell'equivalente montato sulle mie tre Aurora Optima Mini, costringendo ad un pò di pericolose evoluzioni tra la punta del pennino e la bocca della boccetta dell'inchiostro; il problema mi sembra sia stato ovviato nella produzione delle ultime OMAS new style, in quanto completamente riprogettato, materiali compresi, che ne hanno migliorato la morbidezza nell'azionamento al pari delle cugine tedesche.
Il diffusore è in ebanite identico a quello montato sulla Royal Blue in celluloide utilizzata per il confronto del pennino EF e, usando il medesimo inchiostro, distribuisce un flusso molto più controllato della versione "tedesca"!
VOTO: 7,5/10
6) COSTO/VALORE
Trattandosi di un'edizione limitata, anche se di quasi 5000 esemplari, non è stato affatto semplice trovarne una "nuova" per di più con un pennino in misura Extra Fine... La "livrea" old style di questa produzione OMAS, in genere è riservata a modelli con produzione/tiratura limitata che rispetto a quanto proposto oggi sotto il nome di Arte Italiana trattandosi di un prodotto completamente differente e, secondo me, molto pacchiano che poco ha a che fare con lo stile, la raffinatezza e la sobrietà della "vera" arte italiana!
Anche se non impossibile da trovare ben tenuta/nuova a cifre oscillanti tra i 500/700 euro, con molta fortuna e pazienza, per me complicata dal fatto che quelle rare occasioni trovate, montavano pennini solo con misure M o B, a me indigeste, alla fine "sborsando" la modica cifra di 750 euro (spedizione DHL comprsa) mi sono regalato questo pezzo di "via lattea"!
VOTO: 8/10
7) Conclusioni
Un "sogno ed una emozione" che non hanno prezzo... Le foto che troverete di seguito parlano più di mille altre parole!
Ma, la cosa che mi rammarica di più oggi, è la pessima "strategia" OMAS ostinata a produrre questi modelli solo in piccole e limitate tirature di 50/80 pezzi e molto spesso destinate solo al mercato estero. Probabilmente, la tiratura del modello in celluloide che vi ho presentato, è stata la produzione più grande, quasi 5000 pezzi... E, fortunatamente per me, sono riuscito a portarne a casa una intonsa con un bellissimo pennino EF fortunatamente poco "felino"... Non graffia!!!
Parola alle immagini:
Sergio
P.s.: un grande ringraziamento và a Tom Westerich per avermi "trovato" e venduto la Galileo e Stefano (Corsani - Roma) per la Blue Royale.