PORSCHE DESIGN P3110

[Celluloide]

Buongiorno a tutti e buona domenica.
Oggi vi propongo un a penna piuttosto innovativa nella carrozzeria, molto meno nel motore: si signori, stiamo parlando di una Porsche! Non le vedete le forme tese e flessuose al tempo stesso, non vi ispira quel design dinamico e aggressivo ma anche rassicurante e friendly, non siete conquistati da quell'aria di performances spinte ma utilizzabili quotidianamente? Se si, allora il vecchio Ferdinand ha fatto centro!

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1) Prime impressioni
La potenza evocativa di quel nome non può che lasciare il segno e condiziona senza dubbio l'approccio. Il design Porsche ha dato vita ad oggetti di pregio e qualità, adattandosi alla loro funzione ma conseguendo anche un'eleganza senza tempo e una straordinaria efficacia nel dimostrare le capacità e le prestazioni dell'oggetto. La Porsche Design P3110 è un bell'esempio di questa tradizione che si rinnova, ed è veramente curioso come i risultati che vi ho descritto si possano applicare ad un oggetto come la stilografica, che è quanto di più lontano esista dall'automobile. Il risultato, come dicevo, non lascia indifferenti, e fa scattare un pericolosissimo desiderio di possesso.
voto:8,5/10

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2) ASPETTO E DIMENSIONI
L'ossessione di casa Porsche è sempre la stessa: la 911. La sua linea bombata, le proporzioni fra parte alta e bassa (in questo caso fra clip e cappuccio), ricorrono anche qui; è un tormentone, però è bello. Sfizioso il rivestimento in tec-flex, nel sito della Casa della Stilografica viene descritto così: "Il Tec-Flex è un' isolante flessibile laminato a base di film e tessuto non tessuto di polyester. Questo materiale viene usato nei motori, o più in generale nelle macchine rotanti,oltre che essere impiegati nell'isolamento di cava (fondo cava e tegolo) e come separatori di fase sulle testate degli avvolgimenti. Nei trasformatori e in altre macchine elettriche statiche l'impiego è come isolante di strato e di avvolgimento. Naturalmente, il Tec-Flex è usato sulle macchine da corsa della Porsche, come isolante dei fili elettrici. Il materiale è flessibile." Resta da capire a che cosa serva su una penna stilografica.
Molto bello anche il corpo in alluminio anodizzato. Nell'insieme si percepisce un'elevata qualità e livello di finitura (e ci mancherebbe, visto il prezzo!), e l'effetto estetico è notevole, anche per le dimensioni ragguardevoli: 147 mm. chiusa, 135 mm. aperta, addirittura 178 mm. aperta con cappuccio calzato: a mio avviso un'esagerazione.
voto: 8,5/10

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3) ERGONOMIA E USO
Alle dimensioni esagerate non corrisponde, per fortuna, un peso in proporzione. L'uso dell'alluminio e del rivestimento in tec-flex contribuiscono a contenere il peso ad un livello accettabile. Siamo però ben lontani dal confort di una penna in celluloide o anche in resina. Il punto forte invece è l'ergonomia: l'impugnatura studiata attentamente e la superficie antisdrucciolo consentono una posizione di scrittura davvero comoda, adattandosi a qualsiasi mano anche grazie alla lunghezza del fusto. Il rovescio della medaglia è dato dalla totale impossibilità dell'utilizzo con cappuccio calzato: qui anche gli irriducibili del cappuccio in resta si dovranno arrendere ad una distanza di 18 cm. da punta a punta! Faccio una critica, a questo punto, ad un aspetto che dovrebbe essere positivo, e che invece, in questo quadro, diventa negativo: i bellissimi e tecnologici freni del cappuccio in coda al fusto sono già di per se' inutili alla luce delle considerazioni di cui sopra. Se aggiungi che non sono veramente molto funzionali e non frenano bene se il cappuccio non viene premuto con forza da culturista, davvero mi passa la voglia.
Un'ultima notazione che ritengo importante: il cappuccio a vite si avvale di una filettatura che consente di svitarlo completamente con un solo giro (a differenza dei due giri completi che di solito richiede una penna con cappuccio a vite. Ciò rende l'operazione facile e veloce. Interessante.
voto: 8/10

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4) PENNINO
Bello, tecnologico, efficiente, scorrevolissimo, ma con una caratteristica molto tedesca (senza riferimenti politico-economici): la rigidità. Rende un po' meno piacevole la scrittura per chi ama modulare la pressione sulla carta per ottenere effetti particolari anche usando molta delicatezza nello scrivere. Qui si riesce a produrre una scrittura molto regolare, ma anche un po' monotona, quasi come quella di un roller.
Devo dire che nei primi tre mesi di uso si è già un po' ammorbidito, e quindi potrebbe essere necessario un buon "rodaggio" (è pur sempre una Porsche).
L'estetica merita un capitolo a parte: la rottura con la tradizione dei pennini è totale; la superficie liscia e lucidissima dell'oro a 18 carati rodiato è interrotta solo dal logo PD (anche qui ogni riferimento è puramente casuale!) in caratteri minuscoli e quindi leggibile nei due sensi. Piacevole la superficie arrotondata con curve che richiamano, neanche a dirlo, i passaruota della 911.
voto: 7,5/10

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5) SISTEMA DI CARICAMENTO
Sto per decidere di elidere definitivamente questo capitolo dalle mie recensioni quando la penna è a cartuccia/converter. Non ho altro da aggiungere, e il voto risente del rapporto con il prezzo di acquisto, che invece è il prossimo capitolo.
voto: 5/10

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6) COSTO/VALORE
Siamo di fronte ad una penna da oltre 400 Euro! Bella, tecnologica (dove si vede), efficiente, costruita bene e con materiali interessanti (non lussuosi in se'): tutto questo giustifica il prezzo? A mio avviso no.
A queste cifre si possono avere stantuffi, pennini morbidi, lava vulcanica, e molte altre cose altrettanto libidinose. Questa la prendi se non puoi fare a meno di scrivere con una 911 fra le mani. Alla fine è un pregio, non per la 911 in se', ma perché è davvero originale. E poi devi vedere se veramente ti piace, e a me piace veramente. Me la sognavo da un pezzo, e adesso che la mia mamma me l'ha regalata (è vero, è stata lei!) sono felice.
voto: 6,5/10

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7) CONSIDERAZIONI FINALI
Per il neofita o per chi ha solo questa stilografica può essere l'inizio di un grande amore, una compagna fedele e indistruttibile, uno strumento di lavoro o di passione che non delude mai, dotata di un'efficienza a tutta prova, che potrebbe alimentare la passione anche verso altre colleghe più "dispettose".
Per l'appassionato o il collezionista può essere irrinunciabile: un pezzo da mettere a qualunque costo nella collezione, per la sua unicità e diversità rispetto alle altre, e anche per la straordinaria efficienza che ti consente di estrarre dal taschino una stilografica da lasciare senza fiato, togliere il cappuccio senza aver paura che la penna, una volta sul foglio, non scriva.
voto: 8,5/10

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FUORI PROGRAMMA
Stavolta, eccezionalmente e solo per voi l'ho fatto: mi sono arrampicato sulla scala e sono andato a recuperare la confezione. Meritava di farlo! Non vi dico a casa, quando la mia mamma mi ha regalato la P3110. Non vi dico lo sfottò, il ghigno di sufficienza di mia moglie l'assalto del mio figlio di mezzo: "papà, la macchinina la dai a me, vero?"
Guardate voi e ditemi se è dignitoso che un quarantacinquenne che ha tre figli a carico giochi ancora con le macchinine!

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rullo di tamburiii

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apriamo il mio regalinooooo

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grazie Mammina, ora posso giocare!
Dante

[Daniele]

Nell'insieme le cose più belle sono la scatola e la macchinina...
La penna è orribile. Suvvia, checchè ne dica la Porsche, è sempre un flessibile idraulico di quelli che si trovano sotto i lavandini!

[Celluloide]

Nell'insieme le cose più belle sono la scatola e la macchinina...
La penna è orribile. Suvvia, checchè ne dica la Porsche, è sempre un flessibile idraulico di quelli che si trovano sotto i lavandini!

Può essere buono anche per la doccia
Però i gusti son gusti, io la amo e l'ho voluta per quello. È diversa da tutte le altre. Se vuoi la macchinina te la regalo, ma non dirlo al mio piccolino
Dante

[Daniele]

Se vuoi la macchinina te la regalo, ma non dirlo al mio piccolino
Dante

Dante non dirmelo due volte perché ne faccio collezione! di scala 1:18 però...