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Articolo sule stilografiche

Inviato: sabato 2 giugno 2012, 18:32
da RobertoP
Salve vi segnalo un articolo di Franceschini sulle Stilografiche nelle pagine centrali di Repubblica di oggi 2 giugno
Un caro saluto
Roberto

Re: Articolo sule stilografiche

Inviato: sabato 2 giugno 2012, 19:13
da nuvola
Purtroppo oggi mi è sfuggito, qualcuno può raccontare cosa dice l'articolo ?
Grazie

Re: Articolo sule stilografiche

Inviato: sabato 2 giugno 2012, 19:40
da klapaucius
Credo che non sia particolarmente grave se, alla fine della giornata, quando le edicole sono ormai chiuse e le copie pressoché esaurite, invio 2 pagine di un quotidiano su 64. Ammesso che qualcuno sarebbe andato a comprarlo solo per queste due pagine...

Comunque se i moderatori/amministratori pensano che non sia il caso, provvedano a rimuoverle. Non me ne avrò a male. :)

EDIT: ho ritagliato solo il testo sperando che sia più leggibile.

Re: Articolo sule stilografiche

Inviato: sabato 2 giugno 2012, 19:50
da Daniele
Giuseppe....

Re: Articolo sule stilografiche

Inviato: sabato 2 giugno 2012, 20:12
da rembrandt54
Dai...almeno raccontateci quello che c'era scritto...

Re: Articolo sule stilografiche

Inviato: sabato 2 giugno 2012, 20:14
da Daniele
Giuseppe, a te l'onore di fare un riassunto dell'articolo.

p.s.: il copyright non scade alla chiusura delle edicole.

Re: Articolo sule stilografiche

Inviato: domenica 3 giugno 2012, 0:42
da klapaucius
Domani, magari... ;)

Re: Articolo sule stilografiche

Inviato: lunedì 4 giugno 2012, 21:25
da klapaucius
Allora, l'articolo di Enrico Franceschini è praticamente un riassunto di quello della BBC: dice del boom delle vendite - la Parker in particolare registra un fatturato da record, Ryman un +20% rispetto al 2011, Amazon ecc... - sottolinea che la stilografica è sopravvissuta alla biro e ai gadget tecnologici, che in Inghilterra nell'ultimo anno le vendite sono raddoppiate, e poi tutte le stesse cose che venivano dette lì (ma molto più in breve) a proposito del piacere di tornare alla scrittura manuale, più calda, più personale, più rassicurante. Dice che è una passione che sta contagiando anche le nuove generazioni. Le opinioni di rivenditori sono riprese pari pari da quell'articolo.

E poi "Il ritorno della stilo, a Londra e altrove, fa parte di un più ampio interesse ritrovato per i prodotti di cancelleria: taccuini e matite, astucci e agende. " Le cartolerie stanno tornando di moda e si trasformano in boutique.

La nascita viene arbitrariamente datata al 1883, anno in cui Lewis Waterman inventa l'alimentatore multicanale.

Nelle immagini c'è una cortissima carrellata delle "stilografiche che hanno fatto storia":

1884 A New York Lewis Waterman brevetta la prima vera penna stilografica con serbatoio a flusso continuo

1919 Peace Pen di Waterman in oro con ornamenti, il Primo Ministro inglese firmò il trattato di pace di Versailles

1924 Lifetime di Schaeffer [sic], la prima con carica laterale a leva

1929 Pelikan 100. Famosa per il caricamento a stantuffo.

1952 149 Meisterstuck di Montblanc. Con un sistema di carica a pistone telescopico e una grande autonomia di carica.

1970 Hastil di Aurora. La penna italiana tuttora esposta al MoMA di New York.

1997 Snake Pen di Parker. In argento, è la versione moderna dell'omonima del 1906.


Altro riguadro: Le Cinque Parti della Stilografica.

1. involucro (guaina, cappuccio e impugnatura) 2. serbatoio d'inchiostro (sostituibile o permanente) 3. sistema di troppopieno (limita la perdita di inchiostro) 4. sistema di erogazione (fa scorrere l'inchiostro fino al pennino tramite appositi canali) 5. pennino (trasferisce l'inchiostro dalla penna al foglio).


Altro riquadro: Come Si Usa.

brevemente: si tiene tra pollice e indice appoggiandola sul medio, le dita si usano solo per piccoli spostamenti e non per sorreggerla, deve scrivere solo per il peso della penna sul foglio (è un po' ambiguo in verità. c'è un'immagine che dice "mantenendo la punta verticale, lasciare che la penna poggi tra pollice e indice" e poi nella figura successiva "per scrivere non serve fare pressione: basta il peso della penna sul foglio"), premendo un po' si divarica la punta aumentando il tratto.

Riquadro sui pennini: esempi di tratti da EF a O3B ma nessun cenno a italici o stub.

Come Si Carica: illustrazione di sistema a cartuccia, vescica di inchiostro (il converter Pilot CON-20, verosimilmente), pistone convertiore.

La più costosa: 1010 Diamonds Caran d'Ache: 850 diamanti con 44 diversi tagli (la foto ve la cercate :)). Prezzo 1.330.000 euro.




In una colonnina a fianco, Antonio Pennacchi commenta ironicamente il revival delle stilografiche in Inghilterra.
"Ah sì? E chissenefrega verrebbe da rispondere lì per lì, mica mi posso stare a impicciare di tutte le mode inglesi".

Dice in sostanza che il computer è molto più comodo per riscrivere, tagliare incollare cambiare... e risparmia la fatica dello scrivere per poi ribattere. Inoltre è molto più veloce nel trasferire pensieri in parole: con la penna si arriva a metà frase essendosi dimenticati di quello che si voleva dire.

"Questo non vuol dire che il computer sia meglio in assoluto: la scrittura è più veloce, ma meno sorvegliata. Le allitterazioni, i suoni, il ritmo, le associazioni, ti sono più presenti e le governi meglio con la mediazione della penna, e meglio ancora se è a gel o stilografica a pennino medio – non biro! – con l’inchiostro (meglio se blu) che sgorga e fluisce come vorresti che fluisse la vena della tua ispirazione. I versi quindi – lo confesso – continuo a scriverli a penna, anche se non sembra che mi vengano tanto bene".



© RIPRODUZIONE RISERVATA 8-)

Re: Articolo sule stilografiche

Inviato: lunedì 4 giugno 2012, 22:00
da piccardi
klapaucius ha scritto: 1924 Lifetime di Schaeffer [sic], la prima con carica laterale a leva
Fosse solo quello l'errore...

La prima Sheaffer a leva è del 1912, e la Lifetime del 1920. Nel 1924 nasce il White dot messo sulle Lifetime, ma è un'altra cosa.

In una riga han buttato all'aria quella che sarebbe stata una cronologia corretta...

Ah, la prima stilografica non è la Waterman del 1883 né nel 1884, la Holland faceva stilografiche ben prima di Waterman. Non funzionavano molto bene, ma neanche le Waterman dei primi anni, se per questo...

Simone

Re: Articolo sule stilografiche

Inviato: lunedì 4 giugno 2012, 22:09
da rembrandt54
piccardi ha scritto:
klapaucius ha scritto: 1924 Lifetime di Schaeffer [sic], la prima con carica laterale a leva
Fosse solo quello l'errore...

La prima Sheaffer a leva è del 1912, e la Lifetime del 1920. Nel 1924 nasce il White dot messo sulle Lifetime, ma è un'altra cosa.

In una riga han buttato all'aria quella che sarebbe stata una cronologia corretta...

Ah, la prima stilografica non è la Waterman del 1883 né nel 1884, la Holland faceva stilografiche ben prima di Waterman. Non funzionavano molto bene, ma neanche le Waterman dei primi anni, se per questo...

Simone
Allora questo articolo non meritava neppure tutte quelle attenzioni al copyright !! eh eh eh :D :D :D

Re: Articolo sule stilografiche

Inviato: lunedì 4 giugno 2012, 22:19
da klapaucius
Immaginavo che la cronologia sarebbe stata giudicata approssimativa :D non fosse altro che per la dubbia "selezione di penne che hanno fatto la storia".

Ho trovato curioso però che dicano la stessa cosa che diciamo noi circa il fatto che una stilografica deve poter scrivere con il suo solo peso.

Ancora più curioso quel riferimento al "sistema di troppopieno", che immagino, visto anche dove punta la freccetta, si riferisca a quella valvola nei pressi del conduttore che però è in dotazione a pochissime penne, come le double reservoir Visconti, la Pilot 823 e non molte altre.

Re: Articolo sule stilografiche

Inviato: martedì 5 giugno 2012, 0:25
da piccardi
klapaucius ha scritto:Immaginavo che la cronologia sarebbe stata giudicata approssimativa :D non fosse altro che per la dubbia "selezione di penne che hanno fatto la storia".

Ho trovato curioso però che dicano la stessa cosa che diciamo noi circa il fatto che una stilografica deve poter scrivere con il suo solo peso.

Ancora più curioso quel riferimento al "sistema di troppopieno", che immagino, visto anche dove punta la freccetta, si riferisca a quella valvola nei pressi del conduttore che però è in dotazione a pochissime penne, come le double reservoir Visconti, la Pilot 823 e non molte altre.
Non avendo letto l'articolo ne visto la figura non saprei cosa dirti. Ma sistemi per evitare le fuoriuscite di inchiostro ne hanno inventati parecchi, a partire dal blocco del flusso delle prime Onoto di cui il Twin Tank costituisce una evoluzione. Vedi l'Ink Shut-off della Eversharp e la vite di blocco delle Bayard.

Simone