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Preferisco le stilografiche, ma non disdegno altri strumenti di scrittura (penne a sfera tradizionali, gel, roller, portamine), spesso poi sul lavoro mi è impossibile usare stilografiche e devo utilizzare penne a sfera.
Qualche giorno fa mi sono fermato in una vecchia cartolibreria per vedere se aveva qualche stilo. Niente stilografiche ma invece mi sono imbattuto in queste 3 penne a sfera degli anni 70/80, nuove e con confezione originale: quella rossa è una Ballograf, quella bianca una Papermate e quella nera una Universal.
Mi è stata chiesta la bellezza di 6 euro in totale (2 euro per ogni penna), non potevo certo lasciarle li. La cosa particolare è che pur essendo tre marchi diversi sono la stessa tipologia di penna, una piccola collezione. Per i refill non è stato un problema, i Papermate si trovano tranquillamente, la Universal usa i refill Aurora e la Ballograf è compatibile con alcuni refill Schneider.
Non sono chiaramente penne di gran classe, ma mi da una certa soddisfazione utilizzare oggi penne ha hanno 30/40 anni e appartengono comunque a marchi di un certo prestigio.

Claudio

Stupende, hai fatto bene a non fartele scappare. Anche io sul lavoro spesso devo usare penne a sfera o al massimo a gel.
Complimenti.

Anch'io preferisco le stilografiche, ma non resisto ad una bella penna, specialmente se "minimal".
Le avrei prese anche io.

Io con le penne che non sono trasparenti, dopo uno spiacevole incidente riguardante una Jotter, un refill ormai scarico e diversi moduli da compilare, ho smesso. Per quanto siano scorrevoli gli Schmidt EasyFlow 9000, preferisco poter essere sempre sicuro di quanto inchiostro mi resta

La ballograph è una gran penna.
Certo, per essere una biro.
A quanto mi risulta, erano i produttori dei ricambi biro mont blanc.
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