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Montblanc Dostoevsky
Inviato: giovedì 24 maggio 2012, 23:19
da Celluloide
Ciao a tutti,
come promesso inizio a commentare le Limited Edition di Montblanc della mia collezione, risultato di quasi trent'anni di passione per le stilografiche.
Voglio iniziare con la Dostoevsky, un po' perchè sotto sotto è la mia preferita, un po' perché è un regalo di mia moglie per il nostro decimo anniversario. La cosa è eccezionale, perchè lei è segnata da una vistosa ostilità (per usare un garbato eufemismo) verso la mia apparentemente innocua passione; non riesce infatti a trattenere le critiche verso un capitolo di spesa che non è molto sostenibile per un padre di famiglia, di fronte alla moglie presa dalle quotidiane battaglie con la contabilità domestica! Capite quindi il valore del gesto: regalare una preziosissima Writers Edition, fuori produzione da 15 anni! Questo pubblico ringraziamento lei non lo leggerà mai, ed è meglio così (che non ci ripensi).
Re: Montblanc Dostoevsky
Inviato: giovedì 24 maggio 2012, 23:24
da Celluloide
1) Prime Impressioni
Avevo conosciuto la Dostoevsky solo in foto, e mi era sembrata veramente molto bella, ma non credevo che fosse così interessante come quando l'ho vista dal vivo. E' scoppiato l'amore, sicuramente per il motivo di cui sopra, ma anche per lo splendido equilibrio fra un aspetto severo e classico ad un primo sguardo distratto, e la presenza di un'infinità di particolari che fanno la gioia sfrenata di un appassionato.
dante
voto: 10/10
Re: Montblanc Dostoevsky
Inviato: giovedì 24 maggio 2012, 23:34
da Celluloide
2) aspetto
La penna ha un aspetto importante e opulento, come certamente chiede l'acquirente di una Montblanc, soprattutto una L.E., ma al tempo stesso sa essere elegante e discreta, e le sue doti si scoprono più da vicino che a tre metri di distanza. Sarebbe qausi una penna che si può usare in una riunione con persone che non conosci senza il timore di apparire esagerato ed esibizionista. Certo, quelle tre verette d'oro finemente lavorate, la stella Montblanc grande il quadruplo che su una 146, lo zaffiro (sintetico!) sulla clip sono cose che si fanno notare! Forse è meglio tenerla in ufficio e usarla solo alla presenza di gente che conosce le mie passioni.
La lavorazione a "punto e croce" del fusto è un capolavoro! Bella e raffinata, è stata utilizzata poi anche su altri modelli standard di Montblanc.
Una notazione sul fatto che la pietra è sintetica: sia in Montblanc che in Cartier (anche sulle Cartier le pietre sono sintetiche) mi hanno dato la stessa versione: in una produzione che è comunque industriale, non sarebbe possibile utilizzare pietre naturali per incastonarle sulle clip, per via della instabilità dimensionale delle pietre naturali, che comporterebbe una quantità notevole di scarti, e anche delle difficoltà di approvvigionamento. Mi è stato detto perfino che fare delle pietre sintetiche con le tolleranze dimensionali richieste da Montblanc le rende molto più costose delle pietre naturali.
Voi ci credete?
In ogni caso la penna è splendida, e la pietra ci sta benissimo.
voto: 10/10
Re: Montblanc Dostoevsky
Inviato: giovedì 24 maggio 2012, 23:41
da Celluloide
3) Dimensioni e Peso
C'è chi ama le penne pesanti. Non è il mio caso. La Dostoevsky pesa poco più di una normale 146, ma risulta più equilibrata, essendo molto più lunga. Il peso non eccessivo consente anche l'uso con il cappuccio calzato, altra abitudine che non mi appartiene: è così bello appoggiare il cappuccio in piedi sul tavolo mentre si scrive; ti rammenta che stai scrivendo con un'opera d'arte, e ti invita a scriverne una anche tu (capirai che artista, io scrivo di modelli organizzativi 231!).
voto: 9/10
Re: Montblanc Dostoevsky
Inviato: giovedì 24 maggio 2012, 23:55
da Celluloide
4) Pennino
La mia Metà è perfino riuscita a trovare un F, proprio come piace a me! Sono di gusti assai difficili: il pennino mi piace fine e morbidisimo, due qualità difficili da trovare insieme. La Montblanc Dostoevsky le possiede entrambe, sempre considerando però che un pennino F di Montblanc è un M abbondante per i miei criteri. La mia Dostoevsky però ha ancora qualche incertezza nella regolarità del flusso, che ogni tanto si interrompe, per qualche millimetro; dipende da alcuni fattori: il tipo di carta, la posizione del pennino, il livello di caricamento del serbatoio. Con l'uso è migliorata di molto, quindi insisterò senza particolari interventi: non dimentichiamo che la penna era nuova, ma è rimasta in una scatola per 15 anni senza essere mai inchiostrata. Qualche granello di polvere si sarà pure insinuato nel conduttore, e appiccicato solidamente creando difficoltà all'inchiostro. Nel mio caso un Pelikan Edelstein Sapphire: perfetto per la penna, si intona in modo squisito con la pietra della clip.
Vogliamo parlare della lavorazione del pennino? il classico 4810 qui è in oro giallo monocolore a 18 carati, ed è intarsiato con un fastoso motivo geometrico. Potrei passare ore solo ad ammirarlo!
voto: 8/10
Re: Montblanc Dostoevsky
Inviato: venerdì 25 maggio 2012, 0:05
da Celluloide
5) sistema di caricamento
Che dire delle W.E.? Vista una, viste tutte! No, non è proprio così: dobbiamo escludere la Hemingway, che è una 149, sotto sotto. La Dostoevsky invece è una 146, ed il sistema di caricamento, piuttosto collaudato, non è esente dai difetti della serie standard: un gioco evidente nella rotazione del comando dello stantuffo, e una capacità non eccelsa del serbatoio. Ma mantiene i pregi caratteristici della 146: non forma bolle d'aria, ha una comodissima finestrella di controllo del livello, non tende a bloccarsi nemmeno dopo anni di inutilizzo, ed è decisamente robusto.
voto: 9/10
Re: Montblanc Dostoevsky
Inviato: venerdì 25 maggio 2012, 0:19
da Celluloide
6) Costo/valore
difficile parlarne: la quotazione attuale di una Montblanc Dostoevsky parte dai 750 - 800 Euro se trovi chi vuole realizzare, ma è facile vedere su eBay richieste veramente esorbitanti, soprattutto nelle rivendite di New York (Montgomery Stationery, per esempio). Come tutto quello che si vende al mondo, anche le quotazioni delle stilografiche stanno scendendo, il mercatoscivola ogni giorno più in basso e l'interesse per il collezionismo di penne è fra i primi che calano: forse perché i ricchi che ancora rimangono sono sempe meno acculturati...
Una Montblanc Dostoevsky, come tutte le L.E. avrà sempre un pubblico di estimatori, e forse sono le sole penne che avranno un vero mercato, per un bel po' di tempo. Ma i valori non saranno quelli dell'era del benessere! Spero di non essere mai costretto a cercare un acquirente!
voto 6/10
Re: Montblanc Dostoevsky
Inviato: venerdì 25 maggio 2012, 0:26
da Celluloide
7) Conclusioni
E' bello avere una Montblanc Dostoevsky! Estetica, funzionalità, valore intrinseco e di mercato, pregio della lavorazione, sono ai massimi livelli.
Entro certi limiti è anche utilizzabile sul lavoro, e la sua funzionalità consente di scrivere a lungo senza affaticare e senza mostrare segni di scadimento delle performances.
L'effetto sul taschino della giacca è spettacolare, ma come dicevo, meglio non esagerare

. Di solito la uso quando incontro persone che conoscono già la mia passione per le stilografiche, o meglio ancora, che la condividono
voto complessivo: 9/10
dite la vostra: che ne pensate?
ciao
dante
Re: Montblanc Dostoevsky
Inviato: venerdì 25 maggio 2012, 7:56
da Rogozin
Bella, forse una delle MB limitate più carine, sobrie e meno pacchiane.
Sono dell'opinione che anche le numerate siano strumenti da scrittura da inchiostrare, usare e portare in giro e la Dostoevskij (tra l'altro uno dei miei autori preferiti in assoluto) è decisamente utilizzabile.
Re: Montblanc Dostoevsky
Inviato: venerdì 25 maggio 2012, 8:12
da Simone
Mi fa piacere vedere una edizione limitata in mano ad un appassionato che la usa! Tra l'altro, Dostoevskij è trai miei autori preferiti ("Il giocatore" il suo libro da me preferito di più).
A questo proposito: che cosa dovrebbe ricordarlo nella penna? Una edizione celebrativa dovrebbe avere qualche peculiarità che faccia comprendere a chi è dedicata, ma io qui non riesco a capire...
Grazie mille e compimenti per la recensione
Re: Montblanc Dostoevsky
Inviato: venerdì 25 maggio 2012, 10:24
da vikingo60
Trovo la penna molto bella,e il fatto che la usi dimostra non solo che si può vincere il reverenziale timore verso un'Edizione Limitata,ma che la penna ha anche una certa funzionalità.
Re: Montblanc Dostoevsky
Inviato: venerdì 25 maggio 2012, 11:04
da Celluloide
Simone ha scritto:Mi fa piacere vedere una edizione limitata in mano ad un appassionato che la usa! Tra l'altro, Dostoevskij è trai miei autori preferiti ("Il giocatore" il suo libro da me preferito di più).
A questo proposito: che cosa dovrebbe ricordarlo nella penna? Una edizione celebrativa dovrebbe avere qualche peculiarità che faccia comprendere a chi è dedicata, ma io qui non riesco a capire...
Grazie mille e compimenti per la recensione
ciao a tutti, e grazie per gli apprezzamenti!
Ho letto sul catalogo di Montblanc che le decorazioni sulla penna e sul pennino "ricordano" l'epoca del grande scrittore. Certo è un po' vaga come spiegazione, ma in fin dei conti la mitica Hemingway non ha assolutamente alcun riferimento allo scrittore, se non la firma sul cappuccio. La Dostoevsky si fa notare per uno stile effettivamente vicino al neoclassicismo russo della prima metà dell'ottocento. Può bastare, anche se non è come le altre WE successive, vedi la Jules Verne, che ha un casco da Palombaro sul pennino, oppure la Collodi, che ha delle vere sculture sul cappuccio e la figura del grillo incisa sul pennino... forse queste vi sembreranno eccessive! Io le uso tutti i giorni!
Re: Montblanc Dostoevsky
Inviato: venerdì 25 maggio 2012, 12:44
da Celluloide
vikingo60 ha scritto:Trovo la penna molto bella,e il fatto che la usi dimostra non solo che si può vincere il reverenziale timore verso un'Edizione Limitata,ma che la penna ha anche una certa funzionalità.
Ciao Alessandro, e grazie anche a te!
La resina della Dostoevsky, così finemente lavorata, ha in effetti un'aria un po' fragile, e mi ha lasciato in ansia le prime volte che l'ho portata in giro. Poi però ho imparato a fidarmi, e soprattutto la porto sempre in un astuccio in pelle ben imbottito. Non dovrebbe avere problemi... Almeno spero! Ricordo che mi avevi detto che per un lungo periodo (mi pare proprio negli anni 90) la resina delle Montblanc era molto fragile. Secondo te la Dostoevsky appartiene a quel periodo?
Ciao
Dante
Re: Montblanc Dostoevsky
Inviato: venerdì 25 maggio 2012, 20:09
da vikingo60
Celluloide ha scritto:vikingo60 ha scritto:Trovo la penna molto bella,e il fatto che la usi dimostra non solo che si può vincere il reverenziale timore verso un'Edizione Limitata,ma che la penna ha anche una certa funzionalità.
Ciao Alessandro, e grazie anche a te!
La resina della Dostoevsky, così finemente lavorata, ha in effetti un'aria un po' fragile, e mi ha lasciato in ansia le prime volte che l'ho portata in giro. Poi però ho imparato a fidarmi, e soprattutto la porto sempre in un astuccio in pelle ben imbottito. Non dovrebbe avere problemi... Almeno spero! Ricordo che mi avevi detto che per un lungo periodo (mi pare proprio negli anni 90) la resina delle Montblanc era molto fragile. Secondo te la Dostoevsky appartiene a quel periodo?
Ciao
Dante
La penna è del 1997,e per quanto ne so il problema a quell'epoca era già stato risolto.Le Meisterstuck dei primissimi anni '90,invece,se cadevano esplodevano come il cristallo;probabilmente il materiale (la famosa resina preziosa) era molto rigido per aumentare la brillantezza.
Della Dostoevsky furono prodotte 16.300 stilografiche,7.300 biro,2.300 portamine,6.300 roller,più 700 set composti da una stilografica,una biro e un portamine (Fonte: sito ufficiale Montblanc).
Cordiali saluti
Re: Montblanc Dostoevsky
Inviato: sabato 3 novembre 2012, 20:49
da John07
Penna che possiedo. Condivido in pieno la recensione. In particolare ció che adoro delle l.e. Dedicate agli scrittori sono le dimensioni del logo sul cappuccio, semplicemente fantastico! Complimenti ancora per la recensione.