Controlli di qualità
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Controlli di qualità
Vorrei parlare con voi di un argomento che ha suscitato di recente molte polemiche:i controlli di qualità.Ho notato che Lamy, e Aurora provano tutti i modelli;Sheaffer e Montegrappa solo quelli di fascia alta;altre Case,italiane e non,non testano alcun esemplare.
Cosa ne pensate al riguardo,soprattutto relativamente alle Edizioni Limitate che se inchiostrate perdono la metà del valore?
Cordiali saluti
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Alessandro
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Re: Controlli di qualità
In che senso provano tutti i modelli?
Simone
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Re: Controlli di qualità
Una domanda nella domanda: siamo sicuri che provino tutti i modelli, o i residui di inchiostro che hai trovato nelle penne in questione potrebbero essere indicativi di una prova effettuata dal rivenditore/da un potenziale cliente prima di te?
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Re: Controlli di qualità
Nel senso che caricando le penne con acqua,quella che fuoriesce è blu.Ciò significa che almeno la Lamy,di cui proverò presto altri modelli,testa tutti gli esemplari.piccardi ha scritto:In che senso provano tutti i modelli?
Simone
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Re: Controlli di qualità
Assolutamente certo:il negoziante che mi ha affidato le due Lamy finora provate,le ha prese da scatole avvolte ancora nel cellophane.Alexander ha scritto:Una domanda nella domanda: siamo sicuri che provino tutti i modelli, o i residui di inchiostro che hai trovato nelle penne in questione potrebbero essere indicativi di una prova effettuata dal rivenditore/da un potenziale cliente prima di te?
Ora proverò qualche modello tra i più economici,per vedere se testano anche quelli.
Alessandro
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Re: Controlli di qualità
Se è il fabbricante a dichiarare che la casa testa le penne una per una, non vedo problemi nemmeno con le edizioni numerate.vikingo60 ha scritto:Vorrei parlare con voi di un argomento che ha suscitato di recente molte polemiche:i controlli di qualità.Ho notato che Lamy, e Aurora provano tutti i modelli;Sheaffer e Montegrappa solo quelli di fascia alta;altre Case,italiane e non,non testano alcun esemplare.
Cosa ne pensate al riguardo,soprattutto relativamente alle Edizioni Limitate che se inchiostrate perdono la metà del valore?
Cordiali saluti
A me la cosa fa piacere, posso capire su penne di basso costo, ma dai 100 Euro in su scoccia molto di più quando compri una penna e ha un problema.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Re: Controlli di qualità
Per quel che è la mia esperienza, Stipula e Aurora le testano, anzi consiglio per la Stipula di risciacquare abbondantemente immergendo il gruppo pennino in acqua e sapone per piatti per evitare che "salti" o non scivioli bene per residui di inchiostro o olii di lavorazione.
OMAS e MB non saprei, può anche darsi che provino i pennini e poi li ripuliscano perfettamente, perchè non laciano residui di alcun tipo.
OMAS e MB non saprei, può anche darsi che provino i pennini e poi li ripuliscano perfettamente, perchè non laciano residui di alcun tipo.
pen: Aurora*Delta*Kaweco*LAMY*Montblanc*Leonardo*OMAS*Parker*Pelikan*Pilot*Sheaffer*Stipula*TWSBI*Visconti*Waterman
ink: Aurora*Delta*Diamine*J.Herbin*Montblanc*Noodler's*Leonardo*Omas*Pelikan*Pilot Iroshizuku*Sailor*Visconti*Waterman
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Re: Controlli di qualità
Puo' darsi anche che le case utilizzino inchiostri molto diluiti o "particolari" per evitare di lasciare tracce nelle penne.
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Re: Controlli di qualità
Ciao a tutticolex ha scritto:Per quel che è la mia esperienza, Stipula e Aurora le testano, anzi consiglio per la Stipula di risciacquare abbondantemente immergendo il gruppo pennino in acqua e sapone per piatti per evitare che "salti" o non scivioli bene per residui di inchiostro o olii di lavorazione.
OMAS e MB non saprei, può anche darsi che provino i pennini e poi li ripuliscano perfettamente, perchè non laciano residui di alcun tipo.
Mi sono posto anch'io il problema, anche se in prevalenza le penne le compro usate (in quel caso i problemi, come potete immaginare, sono ben altri...). Recentemente ho acquistato la Porsche Design P3110 che era stata certamente testata in blu, anche se non sono sicuro che il test sia stato fatto in fabbrica, visto che la scatola non era sigillata.
Un altro acquisto, meno recente (un anno): la Visconti Homo Sapiens, che non era stata testata o almeno era stata pulita perfettamente. Pura fortuna di Visconti e mia, funziona perfettamente, anche se so che con quel modello le vostre esperienze sono ben diverse!
Altre certamente non testate? Le Pelikan! Due sassolini me li devo levare anch'io: la Eternal ICE era affetta da un vistoso disallineamento del pennino e me lo sono sistemato da solo (odio mandare le penne in assistenza!), idem con la M 620 Copenhagen; graffiavano orrendamente il foglio e l'inchiostro non arrivava o arrivava a fiumi. Se le avessero testate non le avrebbero messe in commercio così! Strano anche notare che la Pelikan non dà problemi nelle serie normali, mentre le Limited fanno i capricci (almeno nella mia esperienza)
Dante
Re: Controlli di qualità
A me farebbe piacere che le penne fossero testate tutte! Anche se capisco che non è facilevikingo60 ha scritto:Vorrei parlare con voi di un argomento che ha suscitato di recente molte polemiche:i controlli di qualità.Ho notato che Lamy, e Aurora provano tutti i modelli;Sheaffer e Montegrappa solo quelli di fascia alta;altre Case,italiane e non,non testano alcun esemplare.
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Però per modelli di fascia alta, dovrebbe essere obbligatorio ; non è certo piacevole spendere 4/500 euro e ritrovarsi una penna che non scrive

stefano
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Re: Controlli di qualità
La Studio e la 2000 che ho comprato io allora non le avevano provate, dato che non han presentato questa caratteristica. Hanno un po' di anni però quindi magari c'è stata qualche novità nel frattempo.vikingo60 ha scritto: Nel senso che caricando le penne con acqua,quella che fuoriesce è blu.Ciò significa che almeno la Lamy,di cui proverò presto altri modelli,testa tutti gli esemplari.
Però non trovo nessun cenno di tutto ciò sul sito delle ditte (né Lamy né Aurora anche se devo dire non ho proprio guardato con grande attenzione, magari mi è sfuggito). Ma mi pare davvero strano che non proclamino ovunque una cosa del genere, che fra l'altro sarebbe molto costosa da fare.
Per quanto ne so neanche Montblanc, che i pennini li prova davvero uno per uno (roba comunque di pochi secondi) e ci fa la sua bella promozione sopra, le carica di inchiostro, cosa poi che per una penna a stantuffo comporterebbe una difficoltà enorme nelle pulizie. Ed una prova automatica dei pennini al momento non è possibile, anche se pare Montblanc ci stia lavorando da tempo.
Non ho idea del perché restituiscano acqua blu, ma mi pare più probabile si tratti di un residuo di qualche prodotto usato nella lavorazione, che di inchiostro relativo ad una prova manuale.
Simone
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Re: Controlli di qualità
Stavo pensando che, quando il progetto è collaudato ( quindi a monte sono stati fatti tutti i test e le prove "su strada"), non dovrebbe esserci la necessità di testare ogni singola penna.
Mi viene il dubbio che , laddove si presentano problemi sullo stesso modello di penna, forse dipenda da un progetto non perfetto o non collaudato (vedi sopra).
stefano
Mi viene il dubbio che , laddove si presentano problemi sullo stesso modello di penna, forse dipenda da un progetto non perfetto o non collaudato (vedi sopra).
stefano
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Re: Controlli di qualità
Ho l'impressione, ma non sono un esperto di produzioni industriali, che non sia soltanto questione di progetto, ma anche di procedure di realizzazione. Un buon progetto lo puoi anche fare, ma se lo realizzi con poca cura, avrai maggiori problemi.rembrandt54 ha scritto:Stavo pensando che, quando il progetto è collaudato ( quindi a monte sono stati fatti tutti i test e le prove "su strada"), non dovrebbe esserci la necessità di testare ogni singola penna.
Mi viene il dubbio che , laddove si presentano problemi sullo stesso modello di penna, forse dipenda da un progetto non perfetto o non collaudato (vedi sopra).
stefano
Per questo per quel poco che ne so il controllo di qualità si applica alle procedure scelte per ottenere gli oggetti finali, verificando a campione che queste siano adeguate e non diano problemi sulla base di parametri di verifica. La differenza fra un buon controllo ed uno meno buono sta in quanto sono validi i parametri che si verificano e poi su quale soglia di difetti si accetta, soglia che è implicita se i controlli non sono sufficientemente dettagliati (e quindi c'è il limite intrinseco di una statistica non sufficiente).
Quando hai definito una catena produttiva che non causa difetti significativi, cosa tutt'altro che banale da fare dato che di sicuro ci rientra a pieno anche la competenza dei tuoi operatori, il caso di esemplari problematici diventa davvero raro, anche se non puoi mai escluderlo a priori.
Quando però incominciano a saltar fuori troppi esemplari difettosi, il problema si pone seriamente. Una ditta con un buon controllo di qualità rileva e risolve il problema prima che il prodotto arrivi al cliente, una che lo ha cattivo il controllo di qualità lo fa fare al cliente...
Simone
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Re: Controlli di qualità
Domanda : quanto l'innovazione è nemica di una buona produzione ? oppure, quanto la complica ?
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Re: Controlli di qualità
Secondo me... molto 
Credo che si penda sempre o da una parte o dall'altra, senza brillanti vie di mezzo.

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