Progetto ripristino Vacumatic
Inviato: venerdì 20 gennaio 2017, 19:02
Esperti del forum a me!
Preambolo:
Notato qualche mese fa l’interesse di mio figlio neo-universitario per le stilografiche ho pensato di vedere in giro cosa ci fosse e cosa potessi regalargli al primo bel voto. Sono capitato – tra l’altro – su codesto forum, ho girato un po’ per ebay e siti simili e mi è finito per nascere un certo interesse per le penne stilografiche. In realtà non ho mai smesso di utilizzare, sin dalla 1° elementare le Pelikano (ne ho ancora 6 del modello P460 di scorta) e sporadicamente di più lussuose che nel frattempo mi sono state regalate.
Ho comprato qua e là qualche penna “vecchia” tra quelle più diffuse, per provare l’effetto che faceva scriverci e mi sono innamorato di una Conway Stewart vecchiotta con un pennino morbido che scorre come fosse sulla seta. Di Conway adesso ne ho tre e, grazie al forum e grazie a YouTube, ci so mettere le mani, so aprirle, cambiare il sacchetto, estrarre ed aggiustare il pennino, eccetera.
Quindi, colto da hybris e trovata una occasione su ebay, mi sono fatto arrivare una Vacumatic dalla Sardegna. Sapevo che c’era da lavorare e, in fondo, la penna è anche in condizioni migliori di quel che temevo.
La paziente:
Utilizzando le informazioni di Richard Binder sono arrivato a determinare che si tratta di una Parker Vacumatic “Debutante” (ovvero il modello più piccolino) in versione “Laminated Black (1935-1948)” prodotta in USA.
Prima questione: la data di nascita
Secondo la pagina dedicata alla Vacumatic da Binder, la clip di questa mia senza stella e senza diamante dovrebbe farla risalire al periodo 1937 – 1939 ma sempre secondo Binder, il plunger (pistone della pompa) di plastica come sulla mia penna è stato introdotto solo in tempo di guerra, nel 1942. Mi stupirei di trovarmi di fronte a un miscuglio. Gli esperti cosa ne pensano?
Seconda questione: il pennino da raddrizzare
Come noterete dalla foto sopra la penna si deve essere fatta a suo tempo un bel tuffo di testa, che ha fatto si che finisse dimenticata in un cassetto e che arrivasse in condizioni accettabili fino a noi.
Penso che la situazione non sia compromessa e che occorra piegare in su di 15-20° i rebbi. Io ho già fatto dei piccoli aggiustaggi a pennini d’oro 14ct, spostandone le punte dei rebbi di non più di mezzo millimetro. Una cosa così non l’ho mai fatta e di tutorial non ne ho trovati. Ovviamente lo smonterei a procederei solo a pennino smontato al raddrizzamento. Ma voi come procedereste: a mano nuda, piano piano o utilizzando strumenti (costosetti) come questi: O ancora inventandovi qualcosa che assomogli a quanto sopra (tondino di acciaio di diametro corretto e stelo di cacciavite)
Terza questione: quali attrezzi per sostituire il diaframma?
Ovvio che si debba procedere. Il diaframma mi pare sia a spasso per il sebatoio della penna. Sul come si fa non ho grandi dubbi. Ho trovato tutte le info sulla vostra Wikipedia ed altre ancora sul solito Youtube. E’ più difficile che non la sostituzione del sacchetto delle Conway Stewart, ma penso non serva la mia laurea in ingegneria nucleare.
Sono però un po’ intimidito dall’elenco degli attrezzi (che non ho) e dal loro costo. Vediamo nell’ordine:
- Pinza Vacumatic: quella che anche voi consigliate costa più della mia pennina (d’accordo, è solo la prima delle cinquanta su cui metterò le mani….) ma qualcuno ha sperimentato questa soluzione da 5 sterline? Se si dove ci si approvvigiona? - Per quanto riguarda il “pellet pusher” mi piace la soluzione che date nel wiki: ovvero chiodo e tassello in legno.
- Infine c’è la questione del Dremel per togliere la pallina. Per risparmiarmi una roba che costa il doppio della mia vacumatic, pensavo di usare il trapano (fissato in qualche modo) con la più piccola punta che ho: una per acciaio da 1.5mm. E’ follia? Premetto che non avendo ancora aperto la penna non ho in mente le esatte dimensioni del pallino.
Ultimissima domanda: tra i sacchetti che Piccardi (faccina che si inchina) porterà a Milano alla mostra, ci saranno anche quelli per la Vacumatic o solo i convenzionali?
Grazie tante a chi mi vorrà aiutare!
Preambolo:
Notato qualche mese fa l’interesse di mio figlio neo-universitario per le stilografiche ho pensato di vedere in giro cosa ci fosse e cosa potessi regalargli al primo bel voto. Sono capitato – tra l’altro – su codesto forum, ho girato un po’ per ebay e siti simili e mi è finito per nascere un certo interesse per le penne stilografiche. In realtà non ho mai smesso di utilizzare, sin dalla 1° elementare le Pelikano (ne ho ancora 6 del modello P460 di scorta) e sporadicamente di più lussuose che nel frattempo mi sono state regalate.
Ho comprato qua e là qualche penna “vecchia” tra quelle più diffuse, per provare l’effetto che faceva scriverci e mi sono innamorato di una Conway Stewart vecchiotta con un pennino morbido che scorre come fosse sulla seta. Di Conway adesso ne ho tre e, grazie al forum e grazie a YouTube, ci so mettere le mani, so aprirle, cambiare il sacchetto, estrarre ed aggiustare il pennino, eccetera.
Quindi, colto da hybris e trovata una occasione su ebay, mi sono fatto arrivare una Vacumatic dalla Sardegna. Sapevo che c’era da lavorare e, in fondo, la penna è anche in condizioni migliori di quel che temevo.
La paziente:
Utilizzando le informazioni di Richard Binder sono arrivato a determinare che si tratta di una Parker Vacumatic “Debutante” (ovvero il modello più piccolino) in versione “Laminated Black (1935-1948)” prodotta in USA.
Prima questione: la data di nascita
Secondo la pagina dedicata alla Vacumatic da Binder, la clip di questa mia senza stella e senza diamante dovrebbe farla risalire al periodo 1937 – 1939 ma sempre secondo Binder, il plunger (pistone della pompa) di plastica come sulla mia penna è stato introdotto solo in tempo di guerra, nel 1942. Mi stupirei di trovarmi di fronte a un miscuglio. Gli esperti cosa ne pensano?
Seconda questione: il pennino da raddrizzare
Come noterete dalla foto sopra la penna si deve essere fatta a suo tempo un bel tuffo di testa, che ha fatto si che finisse dimenticata in un cassetto e che arrivasse in condizioni accettabili fino a noi.
Penso che la situazione non sia compromessa e che occorra piegare in su di 15-20° i rebbi. Io ho già fatto dei piccoli aggiustaggi a pennini d’oro 14ct, spostandone le punte dei rebbi di non più di mezzo millimetro. Una cosa così non l’ho mai fatta e di tutorial non ne ho trovati. Ovviamente lo smonterei a procederei solo a pennino smontato al raddrizzamento. Ma voi come procedereste: a mano nuda, piano piano o utilizzando strumenti (costosetti) come questi: O ancora inventandovi qualcosa che assomogli a quanto sopra (tondino di acciaio di diametro corretto e stelo di cacciavite)
Terza questione: quali attrezzi per sostituire il diaframma?
Ovvio che si debba procedere. Il diaframma mi pare sia a spasso per il sebatoio della penna. Sul come si fa non ho grandi dubbi. Ho trovato tutte le info sulla vostra Wikipedia ed altre ancora sul solito Youtube. E’ più difficile che non la sostituzione del sacchetto delle Conway Stewart, ma penso non serva la mia laurea in ingegneria nucleare.
Sono però un po’ intimidito dall’elenco degli attrezzi (che non ho) e dal loro costo. Vediamo nell’ordine:
- Pinza Vacumatic: quella che anche voi consigliate costa più della mia pennina (d’accordo, è solo la prima delle cinquanta su cui metterò le mani….) ma qualcuno ha sperimentato questa soluzione da 5 sterline? Se si dove ci si approvvigiona? - Per quanto riguarda il “pellet pusher” mi piace la soluzione che date nel wiki: ovvero chiodo e tassello in legno.
- Infine c’è la questione del Dremel per togliere la pallina. Per risparmiarmi una roba che costa il doppio della mia vacumatic, pensavo di usare il trapano (fissato in qualche modo) con la più piccola punta che ho: una per acciaio da 1.5mm. E’ follia? Premetto che non avendo ancora aperto la penna non ho in mente le esatte dimensioni del pallino.
Ultimissima domanda: tra i sacchetti che Piccardi (faccina che si inchina) porterà a Milano alla mostra, ci saranno anche quelli per la Vacumatic o solo i convenzionali?
Grazie tante a chi mi vorrà aiutare!