Bella stilografica in ebanite, probabilmente della seconda metà degli anni ’20 o, al massimo, dei primi anni ’30. Concordo con l’analisi temporale di Ciro, ma ricordo anche che le stilografiche prodotte su commissione a fini promozionali spesso scontavano l’utilizzo di tecniche o materiali meno moderni; venivano infatti acquistate dal committente a prezzi ed in quantità certamente non interessanti per i produttori, che per far quadrare i conti offrivano prodotti buoni, ma certamente non “di punta” (mi si perdoni l’involontario incidente umoristico).
La finitura “red ripple” fu una delle più utilizzate quando si tentò di dare una colorazione alle penne in ebanite, che non consentiva certamente variazioni cromatiche come quelle permesse dalla celluloide, ma non è poi così semplice trovare un buon esemplare e questo lo è: congratulazioni.
Quanto al marchio, Ciro è già stato più che esaustivo. Posso solo aggiungere che, probabilmente, il committente si rivolgeva già allora ad una delle imprese britanniche specializzate anche nella produzione conto terzi: Lang / Curzon. Lo dimostra, almeno indirettamente, la pubblicità che vedete:
che presenta tre stilografiche più moderne, sempre prodotte per la casa commercializzatrice di thè, delle quali, in particolare, quella centrale è del tutto simile (fino all’intera clip, caratteristica esclusiva delle stilografiche Summit) alla Summit S.175, prodotta da Curzon.
Anche le altre due, per la verità, sembrano versioni personalizzate della Summit S.125.
Aggiungo che la levetta è praticamente identica a quella di questa Curzon "Summit" in ebanite: