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Una piccola tragedia

Inviato: giovedì 10 maggio 2012, 0:18
da Rosso Corsa
Qualche tempo fa ho avuta una brutta sorpresa riprendendo dalla sua confezione la mia Omas 555/S, stilografica sobria e (secondo me) molto elegante, a cui ero particolarmente affezionato.
Descrivo quanto accaduto tramite il ... carteggio con il servizio clienti Omas, la cui rappresentante è stata, come potrete leggere, gentilissima.

Tuttavia l'azienda mi ha un poco deluso, non trovando di meglio che scusarsi per l'accaduto. In fondo, la mia stilografica era garantita a vita, e forse qualche tipo di risarcimento, per esempio uno sconto su un nuovo acquisto, poteva essermi riconosciuto. Pazienza.

Ecco alcune foto della "vittima"...
Omas555-1.jpg
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Omas555-2.jpg
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Omas555-3.jpg
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Mi piacerebbe avere un parere tecnico da uno dei numerosi esperti del forum a proposito della possibilità di prevenire questi tipi di guai. Forse avrei dovuto prestare attenzione a qualche particolare manutenzione, oppure al luogo in cui ho tenuto per lunghi anni la penna? L'ho conservata nel suo astuccio originale, in un normalissimo cassetto della scrivania del mio studio. Condizioni di temperatura e umidità assolutamente normali...

Infine, avete qualche consiglio su come cercare di recuperare un cappuccio della 555/S, senza ovviamente ricomprare un'altra 555/S completa (il cui prezzo non è elevatissimo, ma neppure trascurabile tenuto conto che ormai è da tempo fuori produzione)?

Buona lettura a chi è curioso di sapere la triste storia! :-)

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Spett. Servizio Clienti Omas,

vorrei chiedere la vostra assistenza in relazione ad un difetto davvero strano occorso ad una delle mie stilografiche Omas, a cui tengo in modo particolare benchè non sia tra quelle di maggior valore nella mia pur modesta collezione.

Si tratta di una stilografica mod. 555/S, nera, con fregi sul cappuccio e pennino in oro 14 K, che ho acquistato molti anni fa.

Come per le altre Omas che possiedo, ho utilizzato questa stilografica pochissimo, e con la massima attenzione e cura.
In pratica ho tenuto la penna nel suo astuccio originale per quasi tutto il tempo, limitandomi ad utilizzarla di tanto in tanto, e dedicando in media più tempo alla sua pulitura che alla scrittura stessa (il modello è a carica a stantuffo).

Qualche tempo fa ho ripreso in mano questa stilografica (non lo facevo da qualche anno), e con mia grande sorpresa ho constatato che il cappuccio, su cui i due anelli d'oro più sottili si erano parzialmente scollati, era come incastrato.
Sono alla fine riuscito a svitare il cappuccio, e pensavo che il problema si fosse così risolto.

Purtroppo il problema era ben più grave: il cappuccio si era deformato, come "ristretto"!

Ho pensato alla possibilità che la stilografica fosse stata esposta ad una temperatura troppo elevata, ma ciò non è mai capitato essendo sempre stata conservata nel cassetto di una libreria ben lontana da qualunque fonte di calore.
Inoltre, nessun'altra penna tenuta nello stesso cassetto per molti anni, di Omas o di altri produttori, aveva subito una simile deformazione.
Ho chiesto informazioni sulla causa di un simile difetto al negoziante da cui avevo acquistato la penna (xxxxxxx) ma non ho avuto alcuna indicazione utile.

Siete a conoscenza delle cause di un simile difetto? E' possibile chiedere un vostro intervento per una riparazione, che credo consista nella fornitura di un nuovo cappuccio?

Ringraziandovi, resto in attesa di una vostra gentile risposta.


Cordiali saluti

Ing. Mauro xxxxx


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Da: xxxxx.maurizzi@omas.com>
Oggetto: Re: Richiesta di informazioni ed assistenza per stilografica 555/S
A: "Mauro xxxxx"x
Data: Mercoledì 3 novembre 2010, 16:50
Buongiorno Ing. xxxxx,

prima di tutto la ringrazio per averci contattato.

Il problema riscontrato è dovuto ad un naturale invecchiamento del materiale ed in questo caso la riparazione consisterebbe nel cambio capppuccio.
Purtroppo però per quanto riguarda la Sua penna, abbiamo esaurito i pezzi di ricambio a magazzino.
Mi dispiace molto, ma a volte può capitare per certe collezioni.


Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento od informazione aggiuntiva
Cordiali saluti

xxxxx
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After Sales Service
Omas srl
Via del Fonditore, 10
40138 Bologna
Phone: +39.051.6027922
Fax: +39.051.6027935
.......
aftersales@omas.com
http://www.omas.com


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Gentile Signora xxxx,

innanzi tutto La ringrazio per la sollecita risposta, ma non le nascondo di essere rimasto piuttosto deluso da quanto mi ha comunicato.

Da un'azienda seria e prestigiosa come Omas, a mio parere la migliore in assoluto sul mercato delle stilografiche di pregio in quanto a stile, mi sarei aspettato dei contenuti più convincenti.

Certo, il mio acquisto risale a molto tempo fa, e la serie 555 non è più in commercio. Tuttavia una deformazione del cappuccio di questo tipo non dovrebbe accadere, indipendentemente dal trascorrere degli anni, tanto è vero che Omas garantisce i suoi prodotti a vita (a proposito, un simile difetto non è coperto dalla garanzia?).
Fra l'altro, posseggo una stilografica della stessa serie ma di valore inferiore, comprata anch'essa molti anni fa, che non presenta i minimo difetto.

Non concordo quindi con Lei sul fatto che il problema sia dovuto ad "un naturale invecchiamento del materiale", a mio parere si tratta di un difetto, piuttosto grave.

Posso comprendere come tale difetto, oggettivamente grave per una stilografica di qualità come le vostre, "possa a volte capitare, in certe collezioni", infatti è capitato.

Mi sarei aspettato però che in casi di questo tipo la vostra poltica nei confronti di un cliente danneggiato fosse differente. Da qui la mia delusione.


La saluto cordialmente.

Ing. Mauro xxxxx



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Da: xxxxx xxxxx@omas.com
Oggetto: Re: Richiesta di informazioni ed assistenza per stilografica 555/S
A: "Mauro xxxxx"
Data: Giovedì 11 novembre 2010, 09:40

Buongiorno Ing. xxxxx,

la ringrazio per il feedback che mi ha mandato.
Prima di tutto volevo sottolinare che quando capitano questi episodi (mancanza pezzi a magazzino)
siamo i primi ad essere dispiaciuti per non poter soddisfare il cliente come vorrebbe, cosa che cerchiamo di fare sempre per quanto ci è possibile.
Sono consapevole del fatto che la Sua delusione sia dovuta alla mancata riparazione della Sua penna.
Purtroppo però non possiamo aprire una lavorazione di pezzi di ricambio per penne che ormai sono fuori produzione: per alcuni modelli abbiamo solop oche rimanenze in giacenza che andranno ad esaurirsi nel tempo.
Il naturale invechiamento del materiale, come Lei giustamente afferma, non avviene sempre, ma in questo caso, essendo la Sua 555 in resina di cotone (quindi materiale vivo) può subire dei cambiamenti che un altro modello potrebbe non risentirne.

Le sottolineo nuovamente il mio dispiacere, penso sappia che la nostra politica è quella di soddisfare sempre il cliente qualora ve ne sia la possibilità ed in questi casi siamo i primi a scusarci per la mancata riparazione.

Fiduciosa nella Sua comprensione, rimango a disposizione per ogni ulteriore chiarimento

Cordiali saluti,
xxxxx


xxxxxx
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Omas srl
Via del Fonditore, 10
40138 Bologna
.......
aftersales@omas.com
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Gentile signora XXX,

non mi aspettavo certo che Omas riprendesse a produrre i cappucci dell 555/S per inviarmene uno. Una cosa è dare importanza ai propri clienti, un'altra è operare politiche suicide per i propri bilanci....

Mi sarei aspettato però qualche forma di rimborso per il difetto riscontrato, ad esempio un buono sconto per l'acquisto di una nuova stilografica Omas, di valore proporzionale alla mia 555/S con cappuccio tristemente ristretto, e previa restituzione a Voi della stessa.

Immagino che neppure questo faccia parte delle politiche di Omas, e di ciò rimango deluso.


La saluto cordialmente.

Mauro XXXXX
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Re: Una piccola tragedia

Inviato: giovedì 10 maggio 2012, 0:33
da Alexander
Triste :(

Re: Una piccola tragedia

Inviato: giovedì 10 maggio 2012, 14:59
da Ottorino
Non sono esperto di penne recenti.
Se il materiale fosse celluloide, è normale che succeda.

Qualcuno mi corregga se sbaglio.

La celluloide è nitrato di cellulosa che viene sciolto in acetone e aggiunto canfora.
Non ho mai capito la funzione della canfora.

Una volta che il materiale (cellNO3 + acetone + canfora) è tornato solido, ovvero la gran parte dell'acetone se n'e' andato, dalla cellulosa continuano a venir via delle sostanze volatili (se acetone e canfora preferibilmente uno dei due non so).

Questo causa un restringimento del materiale, che infatti necessita di una stagionatura prima di essere lavorato.

Non solo, ma da quello che ho capito/ricordo lo strato piu' esterno a contatto con l'aria, seccandosi diventa meno permeabile alle sostanze volatili contenute all'interno, ostacolandone l'allontanamento e rinviando/rallentando il processo di restringimento.

No. Se e' di celluloide non ci potevi far niente. Bisognava farlo prima.

Immagina che valore puo' avere una lastra di celluloide "stagionata" per un costruttore di penne...

Se è di resina plastica, non ho idea del perche'. Ma potrebbero essere motivi simili.

Per rimediare devi contattare qualcuno che se ne intende davvero e che abbia l'attrezzatura giusta (stringiverette).

Re: Una piccola tragedia

Inviato: giovedì 10 maggio 2012, 17:15
da rembrandt54
Mauro, puoi provare a cercare sul web penne come la tua, vendute come parti di ricambio ;
certo non sarà tanto facile, però credo sia l'unica strada percorribile.
In bocca al lupo ;)

stefano

Re: Una piccola tragedia

Inviato: giovedì 10 maggio 2012, 17:33
da Steve
Strana anche la risposta della Omas. Io ho una Arte Italiana in legno che, inizialmente, iniziò a perdere inchiostro. La inviai alla Omas e mi rifecero completamente il rivestimento perché - dissero - il legno precedente non era ben stagionato, offrendosi di cambiarla con un'altra in resina di pari valore se il problema si fosse ripetuto. Per il disturbo (passarono diversi mesi...) cambiarono il pennino da F a EF su mia richiesta senza chiedere alcunché.
Certo, se non hanno un ricambio c'è poco da fare. Ma almeno un'occhiata potevano darcela, per capire se - da esperti come dovrebbero essere - il cappuccio si poteva risistemare...

Condoglianze :cry: ...

Stefano

Re: Una piccola tragedia

Inviato: giovedì 10 maggio 2012, 22:06
da Rosso Corsa
Steve ha scritto:Strana anche la risposta della Omas. Io ho una Arte Italiana in legno che, inizialmente, iniziò a perdere inchiostro. La inviai alla Omas e mi rifecero completamente il rivestimento perché - dissero - il legno precedente non era ben stagionato, offrendosi di cambiarla con un'altra in resina di pari valore se il problema si fosse ripetuto. Per il disturbo (passarono diversi mesi...) cambiarono il pennino da F a EF su mia richiesta senza chiedere alcunché.
Certo, se non hanno un ricambio c'è poco da fare. Ma almeno un'occhiata potevano darcela, per capire se - da esperti come dovrebbero essere - il cappuccio si poteva risistemare...

Condoglianze :cry: ...

Stefano
Devo ammettere che mi sarei aspettato qualcosa di piu' da una ditta del livello di Omas. la 555/S non e' certo di altissimo pregio, ed era stata acquistata molti anni addietro. Tuttavia hanno ammesso il grave difetto, ed il fatto che la stilografica non fosse piu' in produzione non impediva loro di proporre qualche forma di compensazione.
in ogni caso, le classiche Omas rimangono tra le mie penne preferite :-)

Re: Una piccola tragedia

Inviato: giovedì 10 maggio 2012, 23:36
da vikingo60
Sono dispiaciuto per te,Mauro;quelle sono parole che nessuno vorrebbe sentirsi mai rispondere da un'azienda seria come è (o era!) la OMAS.Purtroppo temo che l'acquisizione da parte dei Cinesi abbia portato ad un diverso atteggiamento da parte della casa verso i clienti.Garanzia a vita significa che il produttore risponde degli eventuali difetti di costruzione,di lavorazione e dei materiali per tutta la durata della vita del possessore originario.Posso capire che non abbiano più i pezzi di ricambio,e a quanto pare il comportamento nel tempo della resina vegetale di OMAS è imprevedibile almeno quanto quello della celluloide,ma una forma di compensazione dovevano per forza riconoscertela.
Colgo l'occasione,se la cosa può minimamente consolarti,che dopo il passaggio alla BIC la Sheaffer si comporta allo stesso modo,riconoscendo ad alcuni modelli,prodotti in Cina,la garanzia di un solo anno,mentre per legge in Italia è di due,e naturalmente continuano tutte ad avere il famoso punto bianco (simbolo della garanzia a vita) sulla clip.Solo la Legacy,modello di punta,è dichiarata garantita a vita (anche questa temo sia prodotta in Cina,visto che non c'è modo di identificare il paese di produzione).Ma dubito molto che in caso di necessità la Sheaffer farebbe davvero qualcosa.
Cordiali saluti

Re: Una piccola tragedia

Inviato: venerdì 11 maggio 2012, 2:02
da piccardi
Ciao Mauro,

non entro sulle politiche commerciali di Omas, se non per dire che non mi piacciono proprio. Come ti accennava Ottorino ci sono delle attrezzature che permettono di stringere le verette, e mi pare francamente strano che Omas non sia in grado di fare la riparazione. Nel tuo caso puoi provare a sentire un restauratore, non è molto corretto però che ti costringano ad accollarti la spesa.

Simone

Re: Una piccola tragedia

Inviato: martedì 22 maggio 2012, 23:40
da Andrea C
Sembra evidente che non siano assolutamente in grado di garantire realmente le penne...
Cioè... una fregatura...

Re: Una piccola tragedia

Inviato: mercoledì 23 maggio 2012, 9:19
da nolith
Ma rivolgersi ad una associazione dei consumatori?
Voglio dire, se loro no nsono in grado di sostituire il pezzo, quantomeno dovrebbero accollarsi il costo della riparazione fatta da un professionista serio.

Re: Una piccola tragedia

Inviato: mercoledì 23 maggio 2012, 11:07
da TORREFABIO
Io penso che, queste grandi marche, molto semplicemente, se agevolassero i clienti come in questo caso avrebbero un ritorno di immagine, incredibile, invece adottano strategie che francamente non riesco a comprendere. Ma oggi è cambiato tutto.

Re: Una piccola tragedia

Inviato: giovedì 24 maggio 2012, 9:25
da nicola
Mi sfugge completamente il motivo per il quale una ditta storica come la Omas sia disposta a perdere un cliente piuttosto che, come a loro suggerito, concedere un rimborso sotto forma di sconto su di un prossimo acquisto.
Non credo sia normale che un cappuccio si restringa e se succede il produttore dovrebbe quantomeno dimostrarsi disponibile.
:x


Sono dispiaciuto per te.

Saluti.

Re: Una piccola tragedia

Inviato: sabato 26 maggio 2012, 0:11
da Andrea C
Non è che l'hai lavato in lavatrice a 90 gradi....?... :D :roll:

Re: Una piccola tragedia

Inviato: sabato 26 maggio 2012, 7:50
da Pupa
Ottorino ha scritto:Non sono esperto di penne recenti.
Se il materiale fosse celluloide, è normale che succeda.

Qualcuno mi corregga se sbaglio.

La celluloide è nitrato di cellulosa che viene sciolto in acetone e aggiunto canfora.
Non ho mai capito la funzione della canfora.

Una volta che il materiale (cellNO3 + acetone + canfora) è tornato solido, ovvero la gran parte dell'acetone se n'e' andato, dalla cellulosa continuano a venir via delle sostanze volatili (se acetone e canfora preferibilmente uno dei due non so).

Questo causa un restringimento del materiale, che infatti necessita di una stagionatura prima di essere lavorato.

Non solo, ma da quello che ho capito/ricordo lo strato piu' esterno a contatto con l'aria, seccandosi diventa meno permeabile alle sostanze volatili contenute all'interno, ostacolandone l'allontanamento e rinviando/rallentando il processo di restringimento.

No. Se e' di celluloide non ci potevi far niente. Bisognava farlo prima.

Immagina che valore puo' avere una lastra di celluloide "stagionata" per un costruttore di penne...

Se è di resina plastica, non ho idea del perche'. Ma potrebbero essere motivi simili.

Per rimediare devi contattare qualcuno che se ne intende davvero e che abbia l'attrezzatura giusta (stringiverette).
No, hai perfettamente ragione.
Ho una penna, in celluloide, anni '40, che ha un problema di verette larghe,
evidentemente la celluloide del cappuccio si è un pochino ristretta...
sulle resine plastiche moderne non sapevo che potesse accaderee...
evidentemente si.

Tra l'altro penso sia il freddo e l'eccessiva umidità, in questo caso, e non il calore, il problema...
visto che la penna era chiusa da anni (sarebbe meglio non tenerle chiuse per anni nei cofanetti originali, penso...)

però credo anche che ormai le ditte non abbiano più interesse a garantire la penna a vita...
avveniva in anni passati, quando una penna stilografica di un minimo di pregio costava 1 anno di stipendio
di un lavoratore medio, e se le potevano permettere solo medici, notai, ect...

dopo pian piano è diventato più un modo di dire che una realtà....(parere personale...)

mi togliete una curiosità, visto che non ho una Omas... :mrgreen:
ma bisogna avere la garanzia cartacea che attesti la penna per poter richiedere la riparazione??
Se io acquisto una Omas vintage, è abbastanza raro che a corredo della penna ci sia garanzia e cofanetto originale, no?
Presumo che l'assistenza venga offerta solo alle moderne con tali caratteristiche?

Re: Una piccola tragedia

Inviato: sabato 26 maggio 2012, 9:46
da vikingo60
Generalmente tutte le case richiedono la garanzia timbrata e firmata dal venditore;le cose si complicano quando le Case,per così dire,passano di mano essendo cedute ad altre che cambiano anche la linea produttiva.Sono poche,credo,quelle che rispettano l'impegno preso in precedenza.La stessa cosa è successa con Parker e Waterman.Soltanto la Paper Mate,che ormai produce solo penne pubblicitarie in Giappone e Cina,per qualche tempo si è prestata ad applicare la garanzia,fino ad esaurimento scorte.
Cordiali saluti