Pagina 1 di 1

“Keep calm and carry on”: la Mentmore Autoflow

Inviato: domenica 27 novembre 2016, 17:55
da A Casirati
SDC15173.JPG
Mentmore è un villaggio, edificato prima dell’anno 1.000 e di probabile origine Anglo-Sassone, situato nella valle dell’Aylesbury, in Inghilterra. Ospita la famosa residenza “Mentmore Towers”, edificata per i Rothschild nel XIX secolo. Il villaggio è davvero caratteristico e mantiene ancora oggi molto del suo fascino vittoriano.
Mentmore towers.jpg
Forse, i fondatori della ditta produttrice di stilografiche contavano anche sull’associazione d’idee che ogni inglese avrebbe inevitabilmente sperimentato pensando alla Mentmore Manufacturing Company, fondata nel 1919 a Londra ma che, più prosaicamente, deve probabilmente il suo nome all’indirizzo della sua prima sede, situata in Mentmore Terrace, Hackney, Londra.

Proseguendo il mio viaggio nella produzione britannica di stilografiche degli anni ’30, ho acquistato la Mentmore Autoflow che vedete. Come sempre, ho privilegiato un modello in nero ed oro, che mi pare la combinazione più elegante e che, senza dubbio, ben corrispondeva al miglior stile dell’epoca.
Come sempre, la penna è stata sottoposta ad un restauro rigidamente conservativo, allo scopo di preservarne il fascino storico.
Questa marca non è molto conosciuta ai nostri giorni, né molto apprezzata da tanti collezionisti, ma conobbe un buon successo, grazie anche alla qualità dei propri prodotti. In effetti, anche solo soppesandola ed osservandola, questa penna comunica subito una piacevole sensazione di solidità e di rifinitura accurata. Il corpo, fondello incluso, è di celluloide, mentre l’alimentatore ed il tassello di chiusura del cappuccio (che si serra in due giri ed un quarto) sono d’ebanite.
SDC15164.JPG
La prova di scrittura non tradisce le prime impressioni e si rivela piacevolissima, grazie alla morbidezza ed alla scorrevolezza del pennino d’oro a 14 carati:
SDC15171.JPG
Il bilanciamento è perfetto anche con il cappuccio calzato, l’impugnatura confortevole, grazie alla sapiente svasatura della sezione, il flusso ottimo, non abbondante ma neppure magro (per le stilografiche d’epoca, usualmente più generose, prediligo l’inchiostro Pelikan 4001 “Brilliant black”, poco tensioattivo). Nessun difetto apparente: né false partenze né salti nella scrittura, né variazioni di flusso.
SDC15168.JPG
Ecco le caratteristiche morfologiche principali della penna:
- Lunghezza chiusa: 127 mm
- Lunghezza aperta senza cappuccio: 122 mm
- Lunghezza aperta con cappuccio calzato: 160 mm
- Lunghezza del cappuccio: 59 mm
- Diametro massimo del fusto: 12 mm
- Diametro del cappuccio: 13,7 mm
- Diametro minimo della sezione: 8,4 mm
- Lunghezza della parte esposta del pennino: 21 mm
- Peso complessivo (caricata): 18 gr
- Peso del cappuccio: 7 gr

La classica cesellatura a mezzo chicco d’orzo, che impreziosisce il fusto ed il cappuccio, è molto piacevole alla vista ed al tatto.
La clip, che alla sommità reca incisa una bella “M” inscritta in un esagono, è robusta ma adeguatamente flessibile e pratica.
Il sistema d’alimentazione, a pulsante di fondo, promette un utilizzo protratto nel tempo senza problemi, grazie alla semplicità della soluzione tecnica.
Il fusto reca la scritta “Mentmore Autoflow – Made in England – Pat app for”, tra l’altro indicativa del fatto che relativamente a questo modello venne inoltrata richiesta di brevetto.
SDC15163.JPG
In buona sostanza, si tratta di una penna che conferma la qualità, seppur variabile da marchio a marchio e secondo i costi, della produzione d’oltremanica della prima parte del XX secolo, oltre a quell’insieme di caratteristiche che, per una qualche ragione, sembrano costituirne un denominatore comune: scrittura piacevolissima, affidabilità e qualità dei materiali. Tutte caratteristiche molto importanti, tenendo conto del fatto che a quei tempi la stilografica era di fatto l’unico strumento pratico di scrittura.

Il fascino di questa penna, così come quello delle altre coeve nella stessa fascia di prezzo, risiede anche nel fatto che, data la loro diffusione, furono compagne d’ogni giorno di un’infinità d’esperienze di vita anche drammatiche, visti i tempi. Anche questa stilografica, senza dubbio sopravvissuta a tante peripezie, ci porta in definitiva un messaggio, che divenne famoso nel corso della seconda guerra mondiale, specialmente durante il “blitz” nazista sulle città britanniche: “Keep calm and carry on”.
Quanti di coloro che osservavano i bombardieri tedeschi sopra di loro o che correvano nei rifugi al suono delle sirene oppure che si aggiravano fra le macerie per lo svolgimento dei loro doveri avranno portato in tasca una Mentmore Autoflow?
546655584c94be4cd64fa1c5594e4d10.jpg
bombed-library.jpg

“Keep calm and carry on”: la Mentmore Autoflow

Inviato: domenica 27 novembre 2016, 18:15
da lucre
Grazie Alberto, una penna bellissima; ne ho una nera e bronzo che uso spesso e sempre con piacere. Complimenti per la tua presentazione, approfondita e piacevole.
Luigi

“Keep calm and carry on”: la Mentmore Autoflow

Inviato: domenica 27 novembre 2016, 18:48
da A Casirati
Qualche altra fotografia, per completezza...
SDC15160.JPG
SDC15165.JPG
SDC15162.JPG
lucre ha scritto:Grazie Alberto, una penna bellissima; ne ho una nera e bronzo che uso spesso e sempre con piacere. Complimenti per la tua presentazione, approfondita e piacevole.
Luigi
Grazie per le parole gentili, Luigi. Anche la mia esperienza con questa penna è del tutto positiva. :)

“Keep calm and carry on”: la Mentmore Autoflow

Inviato: domenica 27 novembre 2016, 19:22
da Cex71
Alberto, le tue presentazioni sono fantastiche come sempre!
Ho adocchiato anch'io una Mentmore... mi sa che questo tuo intervento mi spingerà a comprarla, ma con calma...sono reduce dal penshow di ieri! :lol:
Comunque molto piacevole questa penna, mi è piaciuto in particolar modo il disegno sul corpo, con quelle fascette zigrinate che riprendono il cappuccio, direi elegante nella sua classicità.
Grazie per averla presentata

“Keep calm and carry on”: la Mentmore Autoflow

Inviato: lunedì 28 novembre 2016, 11:01
da ciro
Ciao Alberto,
ad essere onesto farti i complimenti mi suona un po' scontato, tuttavia onestà intellettuale me lo impone e dunque... Complimenti, davvero. Specialmente stavolta.

La tua presentazione (vogliamo chiamarla così?) questa volta mi ha ricordato della famosa "Battaglia di inghilterra", avvenuta durante la seconda guerra mondiale che ha visto sui due diversi fronti la Luftwaffe e la RAF.
Su entrambi i fronti ci furono più di tremila morti fra i soli aviatori e persero la vita quasi trentamila civili senza contare i feriti.
Fu la nascita ditimore quel timore, più che odio, fra inglesi e tedeschi. Penso si fossero entrambi resi conto dopo che la Germania rinunciò ad invadere la Gran Bretagna dell'inutile conseguenza della follia e dell'odio che porta alla guerra.

E mi sembra di vederla la mano di quell'uomo impugnare la sua penna e scrivere alla madre, all'amata, al mondo "Mantieni la calma e va avanti".

Dopo il mondo è cambiato tantissimo, soprattutto in Inghilterra.
L'allora principessa Elisabetta riuscì a sposare l'attuale consorte e duca di Edimburgo Filippo, ex principe di Grecia.
Lui tedesco poi...

Quante ne avrà viste quella penna...!

Complimenti e grazie per tutto.

Sinceramente,

“Keep calm and carry on”: la Mentmore Autoflow

Inviato: lunedì 28 novembre 2016, 11:40
da A Casirati
ciro ha scritto:Ciao Alberto,
ad essere onesto farti i complimenti mi suona un po' scontato, tuttavia onestà intellettuale me lo impone e dunque... Complimenti, davvero. Specialmente stavolta.

La tua presentazione (vogliamo chiamarla così?) questa volta mi ha ricordato della famosa "Battaglia di inghilterra", avvenuta durante la seconda guerra mondiale che ha visto sui due diversi fronti la Luftwaffe e la RAF.
Su entrambi i fronti ci furono più di tremila morti fra i soli aviatori e persero la vita quasi trentamila civili senza contare i feriti.
Fu la nascita ditimore quel timore, più che odio, fra inglesi e tedeschi. Penso si fossero entrambi resi conto dopo che la Germania rinunciò ad invadere la Gran Bretagna dell'inutile conseguenza della follia e dell'odio che porta alla guerra.

E mi sembra di vederla la mano di quell'uomo impugnare la sua penna e scrivere alla madre, all'amata, al mondo "Mantieni la calma e va avanti".

Dopo il mondo è cambiato tantissimo, soprattutto in Inghilterra.
L'allora principessa Elisabetta riuscì a sposare l'attuale consorte e duca di Edimburgo Filippo, ex principe di Grecia.
Lui tedesco poi...

Quante ne avrà viste quella penna...!

Complimenti e grazie per tutto.

Sinceramente,
Grazie per le parole gentili, Ciro, e per l'interessante commento.
la passione per le stilografiche può davvero portare ad ampliare gli orizzonti...

“Keep calm and carry on”: la Mentmore Autoflow

Inviato: lunedì 28 novembre 2016, 13:20
da Lorenzo79
Complimenti per la penna davvero affascinante e soprattutto per la bellissima presentazione.

Capire il contesto e la storia di tali manufatti ci fa rivivere emozioni che altri prima di noi hanno vissuto. Come un flashback che si trasmette tramite un oggetto della vita quotidiana.

È uno degli aspetti che da sempre mi affascinano degli oggetti vintage, specialmente delle penne...

Grazie e ancora complimenti :thumbup:

“Keep calm and carry on”: la Mentmore Autoflow

Inviato: martedì 29 novembre 2016, 1:07
da piccardi
Ciao Alberto,

complimenti per la penna davvero elegante e raffinata, sicuramente un pezzo molto interessante nella poco conosciuta, almeno qui da noi, produzione inglese. Ma ancor più interessante, come sempre, la tua recensione, che ci riporta ad altri tempi ed altri orizzonti. Per cui un grazie, ancor più sentito dato che di questa azienda non avevamo neanche una foto sul wiki, lacuna colmata grazie al tuo prezioso contributo.

Simone

“Keep calm and carry on”: la Mentmore Autoflow

Inviato: martedì 29 novembre 2016, 6:44
da A Casirati
Grazie per le parole gentili, Simone. Per me è sempre un piacere.

“Keep calm and carry on”: la Mentmore Autoflow

Inviato: mercoledì 7 dicembre 2016, 17:39
da nacanco
Rispetto alla pubblicazione ho letto un po' in ritardo l'articolo: la lettura è stata molto piacevole, grazie.
Testo molto curato, fotografie bellissime, e penna eccezionale, che per me, oltretutto, era sconosciuta come marca.
Grazie per il tempo dedicato e complimenti sia per la recensione, sia per la penna, sia per il restauro.
Michele

“Keep calm and carry on”: la Mentmore Autoflow

Inviato: mercoledì 7 dicembre 2016, 17:50
da A Casirati
Grazie a tutti per le parole gentili e per la cortesia con la quale accogliete sempre le mie recensioni, nonostante la loro monotematicità (lo so, è un termine che si dovrebbe utilizzare in ambito musicale, specialmente, ma... ;) ).

“Keep calm and carry on”: la Mentmore Autoflow

Inviato: giovedì 8 dicembre 2016, 7:29
da Orlandoemme
Alberto

Attendo sempre con entusiasmo le tue recensioni, sia per scoprire delle penne meravigliose e sia perché solleticano la mia passione per l'Inghilterra.
Grazie di cuore.

“Keep calm and carry on”: la Mentmore Autoflow

Inviato: giovedì 8 dicembre 2016, 9:49
da A Casirati
Grazie, Orlando, sei molto gentile.