HELIOS flat top - 1934
Inviato: sabato 26 novembre 2016, 19:50
La penna
HELIOS flat top in celluloide rossa con venature nere, parti metalliche a vista placcate oro, pennino Helios in oro 14 carati, caricamento a pulsante di fondo, prodotta a Milano, Italia 1935. La Marca secondo Letizia Jacopini
Non trattandosi di una Marca già documentata nel nostro Wiki, non posso che fare riferimento in toto all’imprescindibile “La Storia della Stilografica in Italia 1900-1950” di Letizia Jacopini, che sempre calorosamente ringraziamo, citando integralmente la voce ELIOS/HELIOS come riportata alle pagine 242-244.
«Il marchio Elios si collega all'attività dell'azienda di Eugenio Giarola, attiva a Milano a partire dai primi anni 1930. L'azienda, inizialmente registrata con il nome del titolare, iniziò la propria attività in Via Cirene. Nel 1937 c.ca la ragione sociale venne cambiata in "Silga di Giarola Eugenio" e la sede venne spostata in Viale Umbria. La dicitura completa della registrazione era la seguente: "Marca Elios Original ed Elios Special – Fabbricazione in proprio pennini oro". Dalla fine degli anni 1930 in poi, l'azienda mantenne una doppia registrazione sia come "Silga" Società Italiana Lavorazione Galalite e Affini [ovvero, come si legge nelle istruzioni pubblicate più avanti nella recensione, “Stabilimento Italiano Lavorazione Galalite e Affini”] che come "Helios".
La variazione del nome da "Elios" ad "Helios" avvenuta nel corso degli anni 1930, non ha lasciato traccia evidente nelle incisioni sulle penne. Sia le stilografiche che i pennini rinvenuti sino ad oggi, presentano tutti la dicitura "Helios".
Come molte altre aziende italiane dell'epoca, la Helios/Silga intratteneva rapporti commerciali con la Germania, da dove venivano importate le materie prime ed alcune componenti delle stilografiche e verso cui venivano esportati prodotti finiti. Esistono infatti stilografiche Helios/Silga risalenti alla seconda metà degli anni 1930, con incisioni in tedesco su due linee "Helios - Silga / Original Fabrikat".
I modelli dei primi anni 1930 furono belle stilografiche in celluloide colorata ispirate allo stile delle Parker Duofold flat top prodotte in due misure. Queste penne, delle quali esistono esemplari anche senza incisione sul serbatoio [come quella in presentazione], montavano clip con terminazione a sferetta marcate “Helios” e bei pennini in oro 14 ct. marcati “Helios Oro”.
La produzione della seconda metà degli anni 1930 fu molto ampia e variegata. L'incisione sul serbatoio divenne una costante stabile con la dicitura "Helios - Silga", dove, tra le due parole, era inserito il disegno di un sole stilizzato. Lo stesso logo era riprodotto sulle scatole delle penne.
La produzione della seconda metà degli anni 1930 comprendeva modelli con caricamento a pulsante di fondo con finiture laminate e pennini in oro prodotti in belle colorazioni di celluloide. I modelli di questi anni vennero realizzati in vari stili e con diversi tipi di finiture del cappuccio: tre anellini o una banda decorata associata ad un solo anellino, clip sagomate senza incisione, particolari clip dalla forma svasata, con incisione Helios in verticale.
L'attività produttiva si interruppe presumibilmente alla fine degli anni 1940».
Le misure
Chiusa: cm. 13 Cappuccio: cm. 6,2 Fusto: cm. 11,8 (con pennino esposto di cm.1,8) Con cappuccio calzato: cm. 16,3 (con pennino esposto di cm.1,8)
Diametro massimo (agli anellini): mm. 15,4
Diametro massimo del fusto: mm. 13,4
Diametro medio all'impugnatura: mm. 11,5 Peso (a vuoto): gr. 19
Cappuccio: gr. 9
Fusto: gr. 10 Osservazioni
La penna in presentazione appartiene al primo periodo produttivo della Helios, quello dell’imitazione stilistica dei modelli Duofold della Parker: prima il “flat top” puro, poi il modello con terminali rastremati a tronco di cono e fusto bombato, in stile streamlined (sempre a cima piatta, però).
Il modello di riferimento è la Parker “Duofold Senior De Luxe” (lunghezza cm.13) con tre anellini, prodotta dalla fine del 1932, qui in una foto tratta dal sito di David Nishimura. Rispetto al modello che l’ha ispirata, i terminali della Helios sono decisamente più sviluppati. La penna appare identica alla seconda stilografica tipo-Duofold mostrata da Letizia Jacopini a pag.243, a parte la clip, che nella mia è con terminazione a pallina.
Il cappuccio è perfettamente cilindrico, ma già mostra una testina streamlined: in celluloide nera, di forma tronco conica, termina con un piccolo scalino che conduce ad una sommità impercettibilmente rastremata a cono.
La clip, di impianto triangolare con terminazione a pallina, è applicata ad anello e tenuta in sede dall’avvitamento della testina.
Gli anellini sono tre, ben saldi e larghi come galloni, ed il loro spessore cumulativo di mezzo centimetro esatto è di notevole impatto visivo. Il cappuccio, su cui si aprono due fori di aerazione speculari, si serra sul fusto compiendo un giro esatto sulla filettatura.
Continua…