Recensione Aurora Ipsilon Satin
Inviato: martedì 22 novembre 2016, 22:40
Ciao a tutti,
Dopo aver acquistato circa sei mesi fa la penna in oggetto credo oggi di poter condividere qualche osservazione.
Chiedo umilmente clemenza dagli addetti ai lavori se la qualità del mio contributo non fosse in linea con le aspettative del forum, il mio vuole solo essere un ringraziamento alla comunità per le innumerevoli “dritte” ricevute nei mesi scorsi in altre decisioni di acquisto e uso.
Perché l’ho acquistata
Avevo bisogno di una penna di prestigio, ma tutto sommato economica visto che l’utilizzo che ne faccio è molto itinerante e raramente me ne sto seduto comodo alla mia scrivania senza rischi (per la penna) di una caduta accidentale, furto o smarrimento. Il marchio è di sicuro impatto e quindi in riunioni ufficiali non sfigura affatto, anzi suscita la curiosità di colleghi stranieri. La versione satin da me acquistata ha anche un altro pregio: non evidenzia le ditate che vengono mostrate con le cosi dette penne nere di resina preziosa. Personalmente non sono un fanatico delle penne a cartuccia-converter, ma se devo contare su di uno strumento per trasferte e voli aerei, la cartuccia di emergenza è sempre con me nella borsa e quindi la praticità rimane comunque assicurata.
La confezione d’acquisto
L’ho acquistata in un negozio fisico, che però me l’ha inviata via posta. Prediligo questo approccio per evitare disguidi nel caso un minimo di assistenza si renda necessaria, come effettivamente è stato nel mio caso, ma ho già dato spazio alla professionalità e gentilezza del rivenditore nell’apposita sezione. La confezione risulta imponente, anche per sostenere l’importanza del marchio, ma fin qui nulla di particolare: mi verrebbe da dire un po’ anonima.
Nella mia confezione ho trovato anche il convertitore Aurora che ho caricato subito con il nero (Aurora) di ordinanza.
Come appare
La forma non è troppo classica, presentando il barilotto di forma tronco conica e il cappuccio bombato: una buona idea di contrasto tra l’armonia essenziale, diretta e “rettilinea” del corpo penna con la rotondità affusolata del cappuccio e della clip. Esteticamente mi piace, non mi fa strappare le vesti ma mi piace, e non poco.
La penna sembra a prima vista semplice ed essenziale, ben costruita anche se con materiali non preziosi. Il pennino è un fine in acciaio, molto rigido, diretto e affidabile. Il barilotto ha una filettatura particolarmente lunga per il suo innesto sul gruppo pennino: questo consente un accoppiamento davvero “rigido” conferendo un’idea di solidità e di perfezione meccanica. Da segnalare purtroppo la veretta color argento che circonda il gruppo pennino: è una veretta non in materiale prezioso-pieno, è solo una decorazione con un nastro plastico color grigio sul gruppo. E’ proprio questo particolare che solo dopo poche settimane di uso si era danneggiato e una sua sostituzione si era resa necessaria. Con il particolare sostituito ad oggi nessun tipo di inconveniente. Sempre sul gruppo pennino risulta visibile il residuo della lavorazione dello stampo, una riga di cui avrei fatto a meno volentieri ma che risulta visibile solo agli “addetti ai lavori”.
Come si comporta
Il materiale del barilotto e del cappuccio è molto piacevole al tatto, consente una presa ottima dando comunque un aspetto elegante, sportivo e allo stesso tempo austero. L’impugnatura è molto ferma e le dita, complici l’impugnatura del puntale un po’ a rilievo per fermarle prima di entrare a contatto col pennino, fanno un egregio lavoro. Per i miei gusti avrei voluto un diametro dell’impugnatura un po’ più generoso, ma anche così le mie mani non si rifiutano affatto di utilizzarla quotidianamente. La bilanciatura è semplicemente perfetta, sia con cappuccio postato che senza; un vero piacere poterci scrivere anche durante le grandi sessioni. Come detto in precedenza il grande aspetto positivo è che le ditate sono solo un ricordo: una penna da usare, portare in giro. Altro grande pregio è la leggerezza, io porto la penna “appendendola” alla camicia e la sua estrema leggerezza fa si che non vi siano pieghe o sciupature. Il cappuccio è ad incastro, e un sonoro click consente all’utilizzatore di avere la certezza di aver bloccato il tutto. La clip ha il consueto aspetto a goccia delle Aurora anche più blasonate, e presenta un buon compromesso tra l’assicurare una buona presa sui tessuti e l’evitare di logorarli precocemente nel caso in cui fossero particolarmente delicati.
Su carta la musica cambia, e alla prima impressione si ha l’idea di aver a che fare con una penna”nervosa” dove l’estrema rigidità del pennino (ho scelto un fine) crea una strana sensazione alla quale ci si deve abituare: ho temuto all’inizio di aver sbagliato scelta. Come esperienza e forum insegnano occorre far passare un po’ di carta e un po’ di tempo (e un po’ di inchiostro) per poter pian piano sentire il pennino addolcirsi e volare con la conseguente riduzione del “rumore” quando si scrive. Per esser chiari, si tratta sempre di un’ Aurora con pennino fine, non di una giapponese con pennino broad flessibile, mai come in nessuna penna da me acquistata il “rodaggio” si è reso necessario. Il tratto è fine ma non troppo, ottimo per prendere appunti veloci (scrivo con una calligrafia a caratteri piccoli) e il flusso è decisamente “giusto”: non troppo abbondante e non troppo magro. Ho provato pure a caricarla con un Blue Midnight Montblanc, e devo dire di non aver rimpianto la scorrevolezza dell'inchiostro Aurora di ordinanza.
Non ho mai avuto in sei mesi di uso una falsa partenza, mai un’incertezza, mai un flusso non sufficiente in caso di scarabocchi. L’alimentatore risulta stampato e non dotato delle canoniche alette a vista, ma comunque svolge il suo compito in modo egregio.
Il come si comporta è senza dubbio il suo punto di forza, niente fronzoli un vero mulo, nel senso alpinistico-militare del termine.
Conclusioni
Se volete una penna prestigiosa ma economica, pratica nei viaggi, leggera, confortevole, performante, valida, sostanziosa e affidabile credo che faccia al caso vostro.
Se volete una penna vistosa, appariscente, inusuale, esclusiva e da poter ammirare anche senza usarla vi consiglio di scegliere altro.
Dopo aver acquistato circa sei mesi fa la penna in oggetto credo oggi di poter condividere qualche osservazione.
Chiedo umilmente clemenza dagli addetti ai lavori se la qualità del mio contributo non fosse in linea con le aspettative del forum, il mio vuole solo essere un ringraziamento alla comunità per le innumerevoli “dritte” ricevute nei mesi scorsi in altre decisioni di acquisto e uso.
Perché l’ho acquistata
Avevo bisogno di una penna di prestigio, ma tutto sommato economica visto che l’utilizzo che ne faccio è molto itinerante e raramente me ne sto seduto comodo alla mia scrivania senza rischi (per la penna) di una caduta accidentale, furto o smarrimento. Il marchio è di sicuro impatto e quindi in riunioni ufficiali non sfigura affatto, anzi suscita la curiosità di colleghi stranieri. La versione satin da me acquistata ha anche un altro pregio: non evidenzia le ditate che vengono mostrate con le cosi dette penne nere di resina preziosa. Personalmente non sono un fanatico delle penne a cartuccia-converter, ma se devo contare su di uno strumento per trasferte e voli aerei, la cartuccia di emergenza è sempre con me nella borsa e quindi la praticità rimane comunque assicurata.
La confezione d’acquisto
L’ho acquistata in un negozio fisico, che però me l’ha inviata via posta. Prediligo questo approccio per evitare disguidi nel caso un minimo di assistenza si renda necessaria, come effettivamente è stato nel mio caso, ma ho già dato spazio alla professionalità e gentilezza del rivenditore nell’apposita sezione. La confezione risulta imponente, anche per sostenere l’importanza del marchio, ma fin qui nulla di particolare: mi verrebbe da dire un po’ anonima.
Nella mia confezione ho trovato anche il convertitore Aurora che ho caricato subito con il nero (Aurora) di ordinanza.
Come appare
La forma non è troppo classica, presentando il barilotto di forma tronco conica e il cappuccio bombato: una buona idea di contrasto tra l’armonia essenziale, diretta e “rettilinea” del corpo penna con la rotondità affusolata del cappuccio e della clip. Esteticamente mi piace, non mi fa strappare le vesti ma mi piace, e non poco.
La penna sembra a prima vista semplice ed essenziale, ben costruita anche se con materiali non preziosi. Il pennino è un fine in acciaio, molto rigido, diretto e affidabile. Il barilotto ha una filettatura particolarmente lunga per il suo innesto sul gruppo pennino: questo consente un accoppiamento davvero “rigido” conferendo un’idea di solidità e di perfezione meccanica. Da segnalare purtroppo la veretta color argento che circonda il gruppo pennino: è una veretta non in materiale prezioso-pieno, è solo una decorazione con un nastro plastico color grigio sul gruppo. E’ proprio questo particolare che solo dopo poche settimane di uso si era danneggiato e una sua sostituzione si era resa necessaria. Con il particolare sostituito ad oggi nessun tipo di inconveniente. Sempre sul gruppo pennino risulta visibile il residuo della lavorazione dello stampo, una riga di cui avrei fatto a meno volentieri ma che risulta visibile solo agli “addetti ai lavori”.
Come si comporta
Il materiale del barilotto e del cappuccio è molto piacevole al tatto, consente una presa ottima dando comunque un aspetto elegante, sportivo e allo stesso tempo austero. L’impugnatura è molto ferma e le dita, complici l’impugnatura del puntale un po’ a rilievo per fermarle prima di entrare a contatto col pennino, fanno un egregio lavoro. Per i miei gusti avrei voluto un diametro dell’impugnatura un po’ più generoso, ma anche così le mie mani non si rifiutano affatto di utilizzarla quotidianamente. La bilanciatura è semplicemente perfetta, sia con cappuccio postato che senza; un vero piacere poterci scrivere anche durante le grandi sessioni. Come detto in precedenza il grande aspetto positivo è che le ditate sono solo un ricordo: una penna da usare, portare in giro. Altro grande pregio è la leggerezza, io porto la penna “appendendola” alla camicia e la sua estrema leggerezza fa si che non vi siano pieghe o sciupature. Il cappuccio è ad incastro, e un sonoro click consente all’utilizzatore di avere la certezza di aver bloccato il tutto. La clip ha il consueto aspetto a goccia delle Aurora anche più blasonate, e presenta un buon compromesso tra l’assicurare una buona presa sui tessuti e l’evitare di logorarli precocemente nel caso in cui fossero particolarmente delicati.
Su carta la musica cambia, e alla prima impressione si ha l’idea di aver a che fare con una penna”nervosa” dove l’estrema rigidità del pennino (ho scelto un fine) crea una strana sensazione alla quale ci si deve abituare: ho temuto all’inizio di aver sbagliato scelta. Come esperienza e forum insegnano occorre far passare un po’ di carta e un po’ di tempo (e un po’ di inchiostro) per poter pian piano sentire il pennino addolcirsi e volare con la conseguente riduzione del “rumore” quando si scrive. Per esser chiari, si tratta sempre di un’ Aurora con pennino fine, non di una giapponese con pennino broad flessibile, mai come in nessuna penna da me acquistata il “rodaggio” si è reso necessario. Il tratto è fine ma non troppo, ottimo per prendere appunti veloci (scrivo con una calligrafia a caratteri piccoli) e il flusso è decisamente “giusto”: non troppo abbondante e non troppo magro. Ho provato pure a caricarla con un Blue Midnight Montblanc, e devo dire di non aver rimpianto la scorrevolezza dell'inchiostro Aurora di ordinanza.
Non ho mai avuto in sei mesi di uso una falsa partenza, mai un’incertezza, mai un flusso non sufficiente in caso di scarabocchi. L’alimentatore risulta stampato e non dotato delle canoniche alette a vista, ma comunque svolge il suo compito in modo egregio.
Il come si comporta è senza dubbio il suo punto di forza, niente fronzoli un vero mulo, nel senso alpinistico-militare del termine.
Conclusioni
Se volete una penna prestigiosa ma economica, pratica nei viaggi, leggera, confortevole, performante, valida, sostanziosa e affidabile credo che faccia al caso vostro.
Se volete una penna vistosa, appariscente, inusuale, esclusiva e da poter ammirare anche senza usarla vi consiglio di scegliere altro.