JOHN HOLLAND TAPERED CAP
Inviato: giovedì 27 ottobre 2016, 20:09
La penna in presentazione, una ultracentenaria, mi da lo spunto per ricordare la figura di un giovanissimo migrante, che poi ebbe un ruolo certamente di rilievo nello sviluppo della stilografica americana. Quell'uomo si chiamava John Holland.
Figlio di Patrick Holland, John era nato in un piccolo paesino irlandese nell'agosto del 1838 e già all'età di dieci anni seguì i genitori nella loro migrazione dall'altra parte dell'oceano, negli Stati Uniti, dove il padre trovò un lavoro da scalpellino a Cincinnati. Vale la pena di ricordare che la città deve il suo nome al nostro Cincinnato, il console romano che rinunciò al potere e se ne tornò ad arare i campi, celebrato dagli americani come esempio di disinteressato servizio alla stato ( altri tempi, altri romani ...)
In quella città John sin da subito, appena dodicenne, cominciò a contribuire al bilancio familiare, andando a lavorare in una piccola azienda attiva nel settore della produzione dei pennini. Il ragazzo doveva essere sveglio e volenteroso se è vero che presto si fece apprezzare, tanto che , compiuti i venti anni, riuscì a rilevare di quella azienda prima un terzo e poi, nel 1862, i residui due terzi, portandola in breve da cinque a quaranta dipendenti. E da allora la storia del giovane John si lega indissolubilmente a quella della John Holland Gold Pen Company, con sede in Cincinnati, 127 - 129 Fourth Street East, certamente una delle più antiche case americane di penne stilografiche.Per meglio inquadrare cronologicamente il periodo di tali imprese si può ricordare che in quel 1862 era ancora in pieno svolgimento quella guerra civile che fino al 1865 vide scontrarsi sui campi di battaglia le divise grigie degli eserciti confederati del sud e quelle blu dei soldati dell'Unione Del resto anche se pare che l'azienda cominciasse a produrre stilografiche vere e proprie intorno al 1880, la stessa ha sempre rivendicato - come anche nella pubblicità qui di seguito - la propria nascita al 1841, data in cui era sorta la piccola azienda rilevata da John. La storia della Holland è ampiamente trattata nel nostro bellissimo wiki e dunque mi limito a ricordare la vitalità nella sperimentazione ed innovazione, sia nel sistema di raffinazione dell'iridio, sia nella produzione di un nuovo tipo di alimentatore, sia nei sistemi di caricamento, quando lasciata l'iniziale fase eyedropper, passò nel 1905 allo sleeve filler e l'anno successivo al pull filler.
La penna in presentazione è ancora una eyedropper, un numero 3, del tipo " tapered cap", la cui linea affusolata riprende ancora in modo evidente quella delle cannucce da intinzione E' lunga 14,8 cm chiusa e 15, 5 aperta, escluso il pennino, mentre il cappuccio misura 6 cm. La penna, in una bella ebanite nera lucida, è decorata da due bande, ognuna larga 1,6 cm, laminate in oro e lavorate a sbalzo in forme che da una recente presentazione di Giorgio ho imparato a chiamare " sea snails ", lumache di mare. Sul corpo, che si restringe nella parte finale per accogliere il cappuccio, è inciso con caratteri ancora ben leggibili, posti su due livelli, " John Holland Maker/ Cin'ti Pat. Juli 1 1902" ed il numero 3. Monta un pennino in oro 14, dove sotto lo sfiatatoio a cuoricino troviamo il nome del produttore. Si tratta di un pennino di ottima flessibilità che in mani meno incapaci delle mie consentirebbe certo belle soddisfazioni calligrafiche. Sottile e leggerissima la penna consente, specie calzata, una ottima impugnatura.
L'alimentatore in ebanite, a cui si riferisce il brevetto riportato sul corpo, esibisce il decantato - anche nella pubblicità di cui alla prima foto _" elastic fissured feed ", sostanzialmente caratterizzato da un taglio trasversale che, separando la parte superiore a quella inferiore, " flette insieme al pennino " e che dunque doveva garantire una particolare elasticità di scrittura. La penna è databile intorno al 1905, come all'incirca anche questa pubblicità che mostro dall'originale. Concludendo una penna che mi pare bene possa testimoniare quella fase di transizione del passaggio dalla " penna che va nell'inchiostro " a " l'inchiostro che va nella penna ".
John Holland morì nel 1917 ed i figli James, John e Robert gli subentrarono nella guida della società. Pur continuando ancora per diversi anni a produrre penne di qualità, la Holland subì pesantemente la crisi del 1929 e non riuscì più ad occupare sul mercato quelle posizioni di rilievo che aveva conquistato a cavallo del secolo.
Figlio di Patrick Holland, John era nato in un piccolo paesino irlandese nell'agosto del 1838 e già all'età di dieci anni seguì i genitori nella loro migrazione dall'altra parte dell'oceano, negli Stati Uniti, dove il padre trovò un lavoro da scalpellino a Cincinnati. Vale la pena di ricordare che la città deve il suo nome al nostro Cincinnato, il console romano che rinunciò al potere e se ne tornò ad arare i campi, celebrato dagli americani come esempio di disinteressato servizio alla stato ( altri tempi, altri romani ...)
In quella città John sin da subito, appena dodicenne, cominciò a contribuire al bilancio familiare, andando a lavorare in una piccola azienda attiva nel settore della produzione dei pennini. Il ragazzo doveva essere sveglio e volenteroso se è vero che presto si fece apprezzare, tanto che , compiuti i venti anni, riuscì a rilevare di quella azienda prima un terzo e poi, nel 1862, i residui due terzi, portandola in breve da cinque a quaranta dipendenti. E da allora la storia del giovane John si lega indissolubilmente a quella della John Holland Gold Pen Company, con sede in Cincinnati, 127 - 129 Fourth Street East, certamente una delle più antiche case americane di penne stilografiche.Per meglio inquadrare cronologicamente il periodo di tali imprese si può ricordare che in quel 1862 era ancora in pieno svolgimento quella guerra civile che fino al 1865 vide scontrarsi sui campi di battaglia le divise grigie degli eserciti confederati del sud e quelle blu dei soldati dell'Unione Del resto anche se pare che l'azienda cominciasse a produrre stilografiche vere e proprie intorno al 1880, la stessa ha sempre rivendicato - come anche nella pubblicità qui di seguito - la propria nascita al 1841, data in cui era sorta la piccola azienda rilevata da John. La storia della Holland è ampiamente trattata nel nostro bellissimo wiki e dunque mi limito a ricordare la vitalità nella sperimentazione ed innovazione, sia nel sistema di raffinazione dell'iridio, sia nella produzione di un nuovo tipo di alimentatore, sia nei sistemi di caricamento, quando lasciata l'iniziale fase eyedropper, passò nel 1905 allo sleeve filler e l'anno successivo al pull filler.
La penna in presentazione è ancora una eyedropper, un numero 3, del tipo " tapered cap", la cui linea affusolata riprende ancora in modo evidente quella delle cannucce da intinzione E' lunga 14,8 cm chiusa e 15, 5 aperta, escluso il pennino, mentre il cappuccio misura 6 cm. La penna, in una bella ebanite nera lucida, è decorata da due bande, ognuna larga 1,6 cm, laminate in oro e lavorate a sbalzo in forme che da una recente presentazione di Giorgio ho imparato a chiamare " sea snails ", lumache di mare. Sul corpo, che si restringe nella parte finale per accogliere il cappuccio, è inciso con caratteri ancora ben leggibili, posti su due livelli, " John Holland Maker/ Cin'ti Pat. Juli 1 1902" ed il numero 3. Monta un pennino in oro 14, dove sotto lo sfiatatoio a cuoricino troviamo il nome del produttore. Si tratta di un pennino di ottima flessibilità che in mani meno incapaci delle mie consentirebbe certo belle soddisfazioni calligrafiche. Sottile e leggerissima la penna consente, specie calzata, una ottima impugnatura.
L'alimentatore in ebanite, a cui si riferisce il brevetto riportato sul corpo, esibisce il decantato - anche nella pubblicità di cui alla prima foto _" elastic fissured feed ", sostanzialmente caratterizzato da un taglio trasversale che, separando la parte superiore a quella inferiore, " flette insieme al pennino " e che dunque doveva garantire una particolare elasticità di scrittura. La penna è databile intorno al 1905, come all'incirca anche questa pubblicità che mostro dall'originale. Concludendo una penna che mi pare bene possa testimoniare quella fase di transizione del passaggio dalla " penna che va nell'inchiostro " a " l'inchiostro che va nella penna ".
John Holland morì nel 1917 ed i figli James, John e Robert gli subentrarono nella guida della società. Pur continuando ancora per diversi anni a produrre penne di qualità, la Holland subì pesantemente la crisi del 1929 e non riuscì più ad occupare sul mercato quelle posizioni di rilievo che aveva conquistato a cavallo del secolo.