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Alla scuola elementare la maestra ci faceva scrivere (e questo per tutti e gli cinque anni) con la penna a intinzione, usando il calamaio innestato in un foro del banco; credo di essere stato tra gli ultimissimi ad aver usato questo sistema; le penne biro esistevano ovviamente da tempo, ma la maestra questo voleva, sia a scuola che a casa, dove, furbescamente, usavo una penna stilografica, per evitare lo "strazio" di dover intingere continuamente il pennino: era una Pelikan verde e nera, senza cappuccio perché smarrito, che girava per casa da anni...
Così mi è rimasta la passione, e nel tempo ho avuto diverse penne stilografiche (alternate comunque per comodità alle penne a sfera): da quelle super economiche che si compravano in cartoleria o in tabaccheria per due o trecento lire, a qualche Parker, Pelikano, Auretta, Primapenna (queste sono le uniche che mi sono rimaste; le altre si sono perse nel tempo e nei traslochi, ahimè) fino alla svolta: la Hastil regalatami da mia madre per la laurea che pagò, nel 1974, ben 25.000 lire... non poco. Ora in maturità, continuo ad usare la stilografica (MB, Pelikan, Aurora) e mi rendo conto che ho tante cose ancora da scoprire, pertanto trovo molto interessante seguire un forum come questo... quindi eccomi qua, e grazie dell'accoglienza.
Orso Bruno