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ma quel pezzo di ricambio cosa viene??
Inviato: lunedì 5 settembre 2016, 19:57
da Simonesimone
ciao a tutti, oggi mi ritrovo qua a chiedervi il vostro punto di vista su una questione che sto affrontando nell'ultimo mese... ovvero come valutate il "GIUSTO" prezzo di un pezzo di ricambio, per un cappuccio che vi si è rotto, o quel pennino che da anni cercavate in qualche mercatino come valutate se ne vale la pena comprarlo o aspettare ancora un po?? Ad esempio trovate online il cappuccio rosso di una penna che stavate cercando da tempo e vi domandate quanto sareste disposti a spendere per averlo, quale valutazione affrontare? mi capita di imbattermi in pezzi di ricambio per qualche penna che mi servirebbe, ma mi rendo conto di non avere bene in mente uno schema da seguire per darmi un tetto massimo di spesa.. ovviamente cerco di calcolare alla buona il valore medio della stessa penna venduta usata, ma poi??
Domenica mi sono imbattuto in una bancarella che aveva un paio di pennini OLO non in oro praticamente nuovi e non avevo idea di quanto avrei voluto spendere massimo per loro. Di solito mi impongo un prezzo massimo prima di chiedere il prezzo di vendita di una penna che mi piace al venditore, proprio per autolimitarmi un po!!
Vediamo quali sono i vostri metri di paragone... sono proprio curioso!!
a presto!!
ma quel pezzo di ricambio cosa viene??
Inviato: lunedì 5 settembre 2016, 20:23
da Ottorino
Impossibile dare norme universali e certe.
Esempio personale penshow di Bologna di qualche anno fa. Su un banco trovo un pennino stub per Sheaffer's Snorkel bicolore. Richiesta 40 €. Non ho contrattato e l'ho considerato un buonissimo affare.
Se non avessi avuto la penna su cui montarlo o se non avessi amato gli stub o se avessi odiato le Sheaffer's lo avrei lasciato senz'altro sul banco.
Dipende da cosa hai per le mani. Se è la penna del nonno, sei disposto a spendere molto di più che non per lun medesimo esemplare ma senza carica affettiva.
In altre parole, possiamo chiamarli "pezzi di ricambio" per intendersi, ma sono molto di più.
ma quel pezzo di ricambio cosa viene??
Inviato: lunedì 5 settembre 2016, 20:40
da Simonesimone
Certo questo dipende da mille fattori.
Ma quanto saresti stato disposto a spendere per quel pennino della sheaffer? Ti darai un tetto massimo di spesa giusto? Mi incuriosisce capire come si arriva a determinare un tetto massimo su un qualcosa che difficilmente riusciamo a confrontare.
ma quel pezzo di ricambio cosa viene??
Inviato: lunedì 5 settembre 2016, 20:57
da muristenes
Sono perfettamente d'accordo con Ottorino. Se l'aspetto affettivo o collezionistico è preponderante rispetto a quello economico il limite di spesa è proporzionale alla bramosia di possedere l'oggetto.
Detto questo, se completare una penna (non rara o introvabile) mi dovesse venire a costare quanto acquistarne una completa online, allora preferirei attendere.

ma quel pezzo di ricambio cosa viene??
Inviato: lunedì 5 settembre 2016, 21:44
da Ottorino
Simonesimone ha scritto:Certo questo dipende da mille fattori.
Ma quanto saresti stato disposto a spendere per quel pennino della sheaffer? Ti darai un tetto massimo di spesa giusto? Mi incuriosisce capire come si arriva a determinare un tetto massimo su un qualcosa che difficilmente riusciamo a confrontare.
Impossibile dirlo adesso: forse non 100, visto che ora ho un precedente.
Ma non sono in grado di dirti se 100 li avrei spesi allora. Forse si. Mai rivisto uno stub come quello.
Quello che voglio dire è che non si puo' fare una graduatoria o una norma su cose che sono soggettive (venditore/acquirente) e abbastanza infrequenti.
Altro esempio, non sui ricambi. Ebay: metto due lamy anni '60-'70 che non avrei voluto nemmeno regalate.
Era piu' un esperimento che una vendita. Io mi attendevo massimo 5-7 € ciascuna. Andate via per 26 € e rotti l'una: due offerenti le volevano e il vincitore mi si è raccomandato di sistemare bene il pennino. Motivo: due americani erano interessati alle Lamy perchè' da qualche parte erano state citate come buone penne.
Non credo che se ne avessi altre riuscirei a raggiungere quel prezzo.
Quello che conta sono le conoscenze tecniche, di mercato, affettive delle due parti e il momento in cui si incontrano.
ma quel pezzo di ricambio cosa viene??
Inviato: lunedì 5 settembre 2016, 22:46
da XFer
Io se per qualche motivo voglio davvero una penna o un ricambio, mi regolo con le quotazioni medie a cui vengono vendute su eBay.
E' un criterio grossolano, ma almeno è un criterio.
Se poi quella penna (o il ricambio per risistemarla) è un "piezz'e'core", allora salta tutto e spendo quello che posso permettermi di spendere.
Fer
ma quel pezzo di ricambio cosa viene??
Inviato: lunedì 5 settembre 2016, 23:52
da ciro
Ciao Simone,
come detto dagli altri non c'è un listino per il determinato pezzo. Tuttavia quello che posso fare è darti un momento il mio punto di vista sulla questione, il mio modus operandi così magari puoi svilupparne uno tuo.
Prendiamo il caso di una Asmuria Vintaggia, una bella penna completamente inventata con un po' di anni di storia, bella robusta e affidabile con il pennino in oro ahimè mancante.
Se la nostra Vintaggia è un modello abbastanza comune, con buona probabilità anche il ricambio lo sarà quindi posso farmi un'idea sul prezzo guardando sui vari siti d'aste o chiedendo un po' in giro; in questo caso viene fuori che il nostro pennino è venduto intorno ai 30€ quindi è ragionevole pagarlo dai 30€ in giù mentre non ha senso spendere di più.
Se il ricambio non è così comune e non si trovano riscontri di ricambi simili sulla rete allora ci si può basare sul pezzo al prezzo, ad esempio: se la nostra Vintaggia è quotata 45€ secondo i metodi di valutazione descritti ampliamente sul forum è ragionevole in alcuni casi anche pagare il solo pennino 30€ se si tratta d'oro mentre intorno ai 20€ è un buon prezzo per il pennino d'acciaio. Quì entra in gioco anche il problema del totale, bisogna un po' fare una valutazione mentale del valore dei vari prezzi che messi insieme dovrebbero dare il totale della penna aumentato di una certa percentuale tipo: pennino in oro 30€, sezione e alimentatore in ebanite 10€, fusto in celluloide con caricamento in plastica 20€ fanno in totale 60€... potrebbe avere senso.
Se invece abbiamo una Montebianco Rossonero molto rara può aver senso pagare un pennino in acciaio più di quello in oro, soprattutto se la nostra Rossonero è stata prodotta un centinaio di anni fa: il pennino in acciaio è molto raro perché molti sono periti sotto i colpi degli inchiostri d'epoca molto aggressivi.
Il problema più grande arriva con penne tecnicamente introvabili come la Alba Corno D'Africa di nonno Geppino che ci ha lasciato 5 anni fa e che poverina ha il fondello svitabile mancante... L'unico pazzo che abbiamo trovato con quel fondello in resina originale disponibile chiede 700€ al fronte di una penna che vale intorno ai 1200/1300€ - perché la Corno D'Africa è veramente rara - hai due strade dopo essere andato a letto ed esserti consultato telepaticamente con nonno Geppino dall'aldilà: riparare la penna o no. Chi meglio di te può dire qual'è la via migliore?
Sinceramente,