Cilindro di Ciro, 539 a. C.
Inviato: sabato 3 settembre 2016, 23:43
Carissimi amici,
il dopopranzo di questo sabato mi ha portato consiglio così, dopo aver sbrigato alcune faccende ho deciso di andare a visitare il famoso British Museum.
Questo museo, come gli altri musei di Londra, è completamente gratuito. Vanta fra le altre cose una delle più grandi collezioni al mondo di mummie egizie, reperti delle più antiche civiltà umane, mostre minerarie e reperti scientifici.
È inoltre possibile scattare foto tranquillamente, sedersi su uno sgabello a ritrarre le bellissime statue o i magnifici totem che sono in mostra e chiedere in determinati orari allo staff di poter maneggiare alcuni dei reperti esposti (anzi, ti invitano proprio a farlo!).
Ora, apparte la pubblicità gratuita, questa volta mi sono fatto colpire nel profondo da uno dei più antichi esempi di scrittura su un reperto che mi ha molto emozionato.
Il tipo di scrittura è una scrittura alfabetizzata - quindi non ad ideogrammi come il cinese - conosciuta come cuneiforme utilizzata dalle popolazioni mesopotamiche centinaia di anni prima della venuta di Cristo.
La scrittura cuneiforme si effettuava scavando supporti in pietra o incidendo su supporti in argilla con dei bastoncini a sezione triangolare.
Il manufatto che vi presento è un cilindro d'argilla suddiviso in almeno 44 righe che vanno da base a base conosciuto come "Cilindro di Ciro". Il cilindro di Ciro, o meglio il cilindro di Kuruš, deve il nome a questo tizio che ha osato rubarmi il nome circa 2600 anni fa che altri non era che il famoso Ciro II di Persia detto "il grande".
Per chi non lo sapesse Kuruš era re di Anšan e seguendo una politica di conquiste nel 539 a. C. entra in Babilonia come re supremo dell'universo e primo imperatore della storia.
Come da tradizione babilonese la proclamazione a re venne scritta e sepolta sotto le mura di Babilonia proprio su questo cilindro.
Il testo non è integro ed è scritto in lingua accadica ma le parti leggibili sono state tradotte.
Lasciandovi il piacere di trovare il testo e di restare affascinati da quest'ultimo vi saluto,
il dopopranzo di questo sabato mi ha portato consiglio così, dopo aver sbrigato alcune faccende ho deciso di andare a visitare il famoso British Museum.
Questo museo, come gli altri musei di Londra, è completamente gratuito. Vanta fra le altre cose una delle più grandi collezioni al mondo di mummie egizie, reperti delle più antiche civiltà umane, mostre minerarie e reperti scientifici.
È inoltre possibile scattare foto tranquillamente, sedersi su uno sgabello a ritrarre le bellissime statue o i magnifici totem che sono in mostra e chiedere in determinati orari allo staff di poter maneggiare alcuni dei reperti esposti (anzi, ti invitano proprio a farlo!).
Ora, apparte la pubblicità gratuita, questa volta mi sono fatto colpire nel profondo da uno dei più antichi esempi di scrittura su un reperto che mi ha molto emozionato.
Il tipo di scrittura è una scrittura alfabetizzata - quindi non ad ideogrammi come il cinese - conosciuta come cuneiforme utilizzata dalle popolazioni mesopotamiche centinaia di anni prima della venuta di Cristo.
La scrittura cuneiforme si effettuava scavando supporti in pietra o incidendo su supporti in argilla con dei bastoncini a sezione triangolare.
Il manufatto che vi presento è un cilindro d'argilla suddiviso in almeno 44 righe che vanno da base a base conosciuto come "Cilindro di Ciro". Il cilindro di Ciro, o meglio il cilindro di Kuruš, deve il nome a questo tizio che ha osato rubarmi il nome circa 2600 anni fa che altri non era che il famoso Ciro II di Persia detto "il grande".
Per chi non lo sapesse Kuruš era re di Anšan e seguendo una politica di conquiste nel 539 a. C. entra in Babilonia come re supremo dell'universo e primo imperatore della storia.
Come da tradizione babilonese la proclamazione a re venne scritta e sepolta sotto le mura di Babilonia proprio su questo cilindro.
Il testo non è integro ed è scritto in lingua accadica ma le parti leggibili sono state tradotte.
Lasciandovi il piacere di trovare il testo e di restare affascinati da quest'ultimo vi saluto,