
La premessa: impossibile in questa sede riportare, quand'anche superficialmente, tutti gli argomenti affrontati. Dalle 10 di mattina fino alle 18 circa (con una breve ma apprezzatissima pausa pranzo offerta da Visconti) si è parlato di tantissimi argomenti, una sorta di lunghissima e interessantissima seppur non lineare (come succede sempre durante le conversazioni stimolanti) conversazione che ha toccato tantissimi punti: dal "marketing della penna" all'attuale situazione di mercato, passando per approfondite discussioni tecniche su materiali e tecniche costruttive per terminare con un giro delle officine stesse, dove abbiamo potuto vedere l'intero "ciclo produttivo" di una penna che, uscita dalla mente di Del Vecchio, vede piano piano la luce attraverso le fasi che ci sono state illustrate.
Ma andiamo con (relativo) ordine...
La giornata è iniziata con l'arrivo alla spicciolata di dieci del forum. Io ho fatto un anticipo fantozziano, arrivando un'ora abbondante prima dell'ora fissata, per l'ansia di non trovare il posto. Posto che in realtà si trova benissimo. Insomma, bloccato il vialetto d'accesso e uscito dalla macchina per accertarmi di essere sulla via giusta per il parcheggio, fortunatamente vengo intercettato da Dante, col quale si inizia la chiacchierata.
Presto arrivano anche gli altri, e quando alle 10 e 15 arriva l'ultimo ospite, veniamo fatti accomodare nella sala conferenze di Visconti, dove comincia la conversazione.

Qui Dante. Accanto, Simone. Visto che ama i tratti e i pennini particolarmente fini, qui lo vediamo presso il suo ideale strumento di scrittura. Pare che possa scrivere solo su vele di galeoni, cartelloni pubblicitari di grattacieli e lenzuoli

Scherzi a parte, le parole scorrono come inchiostro fluido su carta liscia e mai c'è una pausa, un'esitazione, un momento morto: vengono poste domande, Dante risponde sempre schietto lasciando da parte (e di questo lo ringraziamo) un'eccessiva diplomazia che forse avrebbe "falsato" l'incontro.
Ci soffermiamo particolarmente a parlare della celluloide, della sua storia, dei suoi produttori (anche se forse l'uso del plurale è scorretto, dato che il produttore principale è uno solo) e dell'aneddotica relativa. La discussione a più ampio respiro verte poi sugli altri materiali, dall'acrilico all'acriloide, passando per il basalto della Homo Sapiens.

Qui esaminiamo alcuni campioni di colori che poi hanno preso forma nelle penne uscite (o che semplicemente sono stati accantonati).

Un modello di Van Gogh, dalla relativa prova di colore alla penna.

Sempre nella sala conferenze è esposta la collezione di Dante. Non ci aspettavamo niente di meno

Parliamo poi della scelta del palladio, che sta un po' diventando la firma di Visconti, delle sue motivazioni e dell'iter produttivo, e fra una cosa e l'altra si fa ora di pranzo.
L'incontro procede poi con la visita delle officine, dove i dipendenti sono stati disponibilissimi a mostrarci le varie tecniche produttive e macchine utilizzate (sicuramente questa parte è stata la più interessante per i più preparati tecnicamente).

Dietro possiamo vedere le barre di acrilico (la celluloide deve essere stoccata a parte data la natura particolarmente infiammabile del materiale in oggetto) e alcuni strumenti.

Ecco invece una foto relativa al processo di riparazione. Dante ci ha spiegato come avviene tutto l'iter, dal momento della ricezione della penna alla restituzione all'utente.
Personalmente posso dire di averne usufruito due o tre volte, e in tutti i casi i tempi non hanno mai superato la decina di giorni.
Assistiamo "in diretta" a come avviene la tecnica dello "scrimshaw", dalle altissime potenzialità decorative grazie all'altissimo livello di dettaglio raggiungibile (infatti per "goderne appiena" Dante ci ha prestato una lente d'ingrandimento).
Ecco un esempio:

Tra gli altri modelli "particolari" di Visconti, ci viene mostrato come nasce una istos aracnis:


Le penne si alternano ad aneddoti di varia natura e a quelle che non esiterei a definire vere e proprie lezioni di marketing, tutto ciò senza soluzione di continuità fino ad arrivare circa alle 18, ora alla quale ci accomiatiamo.
Personalmente una tale mole di informazioni mi ha visto, alla fine della giornata, stanchissimo (forse la bottiglietta di Prosecco gentilmente offerta a pranzo ha avuto il suo ruolo in ciò). Posso quindi soltanto immaginare in che condizioni fosse Dante, il quale in realtà continuava a sembrare bello fresco.

Da sinistra a destra: Simone, Federico, Andrea, Serena, Dante, Alberto, Daniele, Vera, Ottorino.
La giornata non è stata istruttiva, ma illuminante. Su Visconti, certo, ma anche più in generale sul mondo delle penne, a proposito del quale posso oggi tranquillamente affermare di saperne molto, molto di più.
Pertanto ringraziamo di cuore Dante che ha sostanzialmente sacrificato un intero giorno di lavoro per darci l'occasione di vivere quella che non esiterei a definire una lezione da "master" (personalmente sono particolarmente interessato a questo mondo anche dal punto di vista del mercato e dell'economia, e su questo "il caso Visconti" credo offra materiale a non finire).
Per la realizzazione di questo breve resoconto invece grazie a Vera, che ha fatto tutte le foto che potete vedere qua riprodotte.
Sarebbe bello poter riportare tutto quanto è stato detto, ma ovviamente questo è impossibile sia per via della natura dell'incontro che per la mole di informazioni delle quali siamo stati resi partecipi.Chi non era presente ritengo possa tranquillamente domandare qua per precisazioni, curiosità e chiarimenti: nei limite del possibile (e dell' "autorizzato"
