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Ancora semionciale insulare

Inviato: sabato 20 agosto 2016, 23:03
da fufluns
Ho copiato alcune righe del “De laude novae militiae ad Milites Templi”, scritto intorno al 1130 dal monaco francese e riformatore dell’Ordine Cistercense, Bernard de Fontaine (1090–1153), fondatore e abate dell’abbazia di Clairvaux, conosciuto in latino come Bernardus Claravallensis e italianizzato in Bernardo di Chiaravalle. Questa parte del testo, che inizia con le parole “Nullo tempore aut otiosi sedent…”, descrive lo stile di vita del Cavaliere del Tempio e ne rappresenta un potente ritratto idealizzato, visualizzandolo come impegnato in una battaglia allo stesso tempo fisica e spirituale, riunendo in sé le virtù del cavaliere e quelle del monaco.

La scrittura semionciale insulare che ho utilizzato é un po’ “antica” per il testo, poiché la massima fioritura di questa grafia si colloca tra il VII e il IX secolo, quasi 300 anni prima che Bernard de Clairvaux scrivesse la sua opera.

nullo tempore.jpg
Il testo in colore rosso é fatto con l’inchiostro Poppy Red di Montblanc, che non avevo ancora utilizzato. Dal vivo é un rosso bellissimo, un vero rosso papavero, senza sfumature porpora né arancio: un rosso vivido e squillante. Ora che l'ho provato, credo che lo userò con più frequenza.

Per le scritte ho usato pennini da intinzione da 1.3 e 3.0 millimetri, oltre al pennino extra-fine della mia Hemingway, con inchiostro Montblanc Toffee Brown, per disegnare il capolettera, e un pennarello “Calligraphy” della DecoColor di colore oro. Si tratta di un pennarello con pigmento opaco a base d’olio, che ho trovato straordinario per il suo colore veramente dorato e le sue capacità coprenti.

L'interlinea del testo é evidentemente sbagliato. Dopo averci pensato per un pezzo, ho finalmente scelto una spaziatura che non va bene, perché diluisce l'effetto fortemente "lineare" e decorativo della grafia insulare. Dovrò, in futuro, spaziare le linee di testo quasi il doppio.

Il pezzo di manto con pietre sulla sinistra é una parte di una vecchia borsa di mia moglie, che tempo addietro ho riscattato dalla pattumiera perché la trama di pietre e pelle me la faceva sembrare un po' "medievale" e speravo di usarla prima o poi in una fotografia ambientata.

Per la fotografia ho utilizzato luce fluorescente (con il sensore tarato per questa luce) e un flash filtrato attraverso una carta velina arancione, posto dietro una fessura ampia tra due cartoni per suggerire l'effetto di una luce di tramonto che entra di traverso attraverso una finestra piccola, d'accordo alla mia "visione" dello spazio claustrale.

Ancora semionciale insulare

Inviato: sabato 20 agosto 2016, 23:34
da Contax1961
:o COMPLIMENTI!! veramente bravo ti invidio!

Ancora semionciale insulare

Inviato: domenica 21 agosto 2016, 14:42
da Irishtales
Bravissimo come sempre, che talento e che doti fotografiche, oltre che calligrafiche! :clap: :clap: :clap:

Ancora semionciale insulare

Inviato: domenica 21 agosto 2016, 15:59
da Miata
Questa è arte allo stato puro :clap:

Ancora semionciale insulare

Inviato: martedì 23 agosto 2016, 8:25
da Dean82
@fufluns: ho scritto, cancellato, scritto nuovamente e ancora cancellato il mio intervento, perché mi è difficile trovare le parole adatte ad esprimere i miei pensieri dopo aver visto la tua opera e letto il post, per cui riassumo tutto così: "complimenti!".
Scoprire che la luce in foto è stata da creata, mi ha lasciato di stucco. Io ho proprio pensato alla luce solare che entra da un abbaìno/piccola finestra, mentre ho dovuto leggere la spiegazione per comprendere l'elemento di decoro.

Cordialmente,

Ancora semionciale insulare

Inviato: martedì 23 agosto 2016, 9:17
da Irishtales
E' una tecnica che - a quanto ricordi - la fotografia ha mutuato dalle riprese cinematografiche in studio. Nei film della metà del Novecento ad esempio, si usava schermare le lampade da studio con filtri di vario colore, specie azzurri o rossi per creare l'effetto notturno\crepuscolare o serale, agendo sulle luci. In fotografia si usa la velina colorata davanti ai flash o alle luci fisse e ci sono anche appositi filtri in gelatina. Chiaramente non è una tecnica appannaggio di tutti, ma Fufluns continua a stupirci, come dicevo, anche con la sua maestria in ambito fotografico ;)