Pagina 1 di 1

Plume carnet de bal

Inviato: mercoledì 17 agosto 2016, 11:23
da marilua
E' la prima immagine che mi è venuta in mente quando l' ho vista adagiata in una coppa di Lalique.
Con il suo fiocchetto di seta un po' sbiadito, tutta liscia e piccinina, faceva tenerezza e al comtempo mi ricordava i fasti della belle époque e il ballo delle debuttanti.
foto dal web
foto dal web
Nella realtà probabilmente usavano matite cancellabili e la piccola è una lady rientrante, anonima, marchiata oro 18 KR, il pennino "ragina 14 KR Italia".
Lunga (corta) da aperta 8,2 cm, chiusa 8 cm.

Quella delle rientranti sta diventando una vera mania a cui non so resistere, mantengo per il momento sufficiente lucidità per contrattare ferocemente sul prezzo ed impormi un limite di spesa molto basso per penna, ma quanto durerà questa fermezza? :?:

Plume carnet de bal

Inviato: mercoledì 17 agosto 2016, 11:29
da maxpop 55
:clap: :clap: molto femminile :thumbup:

Plume carnet de bal

Inviato: giovedì 18 agosto 2016, 0:01
da LorenzoB
Come hai detto te, alle rientrate laminate è impossibile resistere! :mrgreen:
A trovarle :roll:

Plume carnet de bal

Inviato: giovedì 18 agosto 2016, 17:22
da Musicus
Ciao Marilua! :thumbup:
Ho apprezzato l'accostamento della tua bella rientrante al Carnet de Bal: la penna andrebbe ricondotta, a mio avviso, ai primi anni '30, circa un ventennio dopo, probabilmente.
Ciò mi dà modo di fare un breve excursus su un interessante aspetto del marketing delle stilografiche nell'immediato anteguerra: il desiderio di appartenere alla nobiltà nel Regno d’Italia durante gli anni ‘30 del XX secolo costituisce un interessante e ricco filone di denominazione di prodotto…
[N.B.: quello che non si trova sul Wiki è ricavato dalla “bibbia” della stilografica italiana: “La Storia della Stilografica in Italia 1900-1950” di Letizia Jacopini].
miseria e nobiltà.jpg
miseria e nobiltà.jpg (9.83 KiB) Visto 932 volte
Procediamo con la parata…

- NOBILE rientranti laminate di origine sconosciuta di buona fattura risalenti ai primi anni 1930.

- CONTESSA, CONTESSA SUPERPENNA, CONTESSA PERLA, CONTESSA DE BERNARDI (di Genova, che rimarchiava penne di diversa origine produttiva, anche Omas).

- DUCALE, una sottomarca di Montegrappa.

- DUCHESSA: le stilografiche marcate "Duchessa" venivano prodotte dalla ditta P.C.M. di Milano, fondata nel 1935 da Pietro Codega (da cui la sigla con le iniziali del nome del fondatore e quello della città di origine). L'analisi dei rivestimenti delle stilografiche Duchessa lascia supporre un rapporto di collaborazione tra questa azienda di Milano e gli stabilimenti Montegrappa.

- PRINCEPS e PRINCIPE (entrambe tardi anni 1930/primi 1940) nonostante l’impegnativa denominazione di incerte origini produttive (ovvero figli di N.N.)

- ROYAL (economiche commercializzate da un negozio in Torino oppure offerte nei cataloghi Uhlmann's Eterno).
- REGALE (famosa Ditta Pagliero di Settimo Torinese).
- REX (origine produttiva sconosciuta).

Tralasciando gli Imperatori :D … finiamo in bellezza con la tua
- REGINA (non “rAgina” ;) ), penne prodotte dall'azienda di Davide Ceriani di Sesto Calende insieme alle penne marchiate Eletta (di categoria superiore) e poi Gloria e Balilla.
Le informazioni le trovi anche sul Wiki:
https://www.fountainpen.it/Ceriani
Il pennino della tua rientrante deve essere antecedente al 1934-5 (non riportando la caratura in millesimi dell’oro che era divenuta obbligatoria successivamente). Ma è comunque inusuale marchiare il pennino e non il fusto o il cappuccio o la clip: molto più frequente, solo per alcune produzioni minori, tuttavia, il contrario, ricorrendo in questi casi al pennino “Warranted” in oro.
La forma del fondello della tua penna, inoltre, non è la più usualmente adottata nel panorama italiano (che sarebbe del tipo Waterman, con un piccolo cilindretto come nottolino di caricamento), ma richiama piuttosto la tradizione tedesca (con un tronco di cono ben più lungo per la manovra).
In ogni caso, se il pennino è saldo e calza perfettamente io non escluderei che la penna sia davvero una REGINA...
Purtroppo, non saprei essere più preciso.

Però noto il buon gusto delle inquadrature e mi permetto, come ho fatto con altri, di segnalare alla tua attenzione che una foto che non dovrebbe mancare quando si mostra una penna è quella con cappuccio calzato, che veniva sempre utilizzata dal Produttore per mostrare il modello.
Nel caso delle rientranti (ancor più se di taglia Lady) ciò è quasi obbligatorio, poiché il cappuccio veniva svitato, calzato sul fondello e impugnato per estrarre il pennino con la rotazione (in chiusura era già lì pronto…).

Alla prossima coppia di traforate che avevo intravisto!! ;)
:wave:

Giorgio

Plume carnet de bal

Inviato: giovedì 18 agosto 2016, 18:58
da lucre
Complimenti Marilua sia per l'affascinante carnet ( mi pare sia rimasto libero solo un giro di valzer ) che per la bella Regina. :clap:
Luigi

Plume carnet de bal

Inviato: venerdì 19 agosto 2016, 8:59
da marilua
Musicus ha scritto:
- REGINA (non “rAgina” ;) ), penne prodotte dall'azienda di Davide Ceriani di Sesto Calende insieme alle penne marchiate Eletta (di categoria superiore) e poi Gloria e Balilla.
In ogni caso, se il pennino è saldo e calza perfettamente io non escluderei che la penna sia davvero una REGINA...
Purtroppo, non saprei essere più preciso.

Però noto il buon gusto delle inquadrature e mi permetto, come ho fatto con altri, di segnalare alla tua attenzione che una foto che non dovrebbe mancare quando si mostra una penna è quella con cappuccio calzato, che veniva sempre utilizzata dal Produttore per mostrare il modello.
Nel caso delle rientranti (ancor più se di taglia Lady) ciò è quasi obbligatorio, poiché il cappuccio veniva svitato, calzato sul fondello e impugnato per estrarre il pennino con la rotazione (in chiusura era già lì pronto…).

Alla prossima coppia di traforate che avevo intravisto!!
Giorgio
Ciao Giorgio :) ,

grazie innanzitutto per le preziosissime informazioni che mi permettono di inquadrare meglio la mia pennuccia!
Il pennino penso proprio che sia il suo originale.
Hai ragione manca la foto del cappuccio calzato, ma io non calzo mai i cappucci in nessuna penna, è una cosa che mi da proprio fastidio, un po' perché temo di segnare il fusto e poi sarà una fissa ma trovo che tutte le penne siano più equilibrate nella mia mano senza cappuccio, per me serve solo per chiuderle!
Ma ti prometto che la prossima laminata rientrante la fotograferò con il cappuccio calzato.( Ferragosto ne ha portate tre: la piccolina, la "Araldica Contessa?" dell'altro post e ..... :P un po' di pazienza perché devo finire di restaurare un mobiletto e aumentare la provvista di frutta sciroppata per l'inverno ;) )

Grazie Luigi, la foto è presa dal Web, mi piaceva troppo, e grazie per l'apprezzamento per la cucciola :D

p.s.: devo assolutamente procurarmi la bibbia delle stilografiche, costa un botto ma la voglio