Marca e modello
Come accennavamo nell’introduzione, nel primissimo dopoguerra Ancora disegnò una nuova penna sigariforme: la stilografica venne declinata in due classi (“Lusso” ed economica) in ragione del sistema di caricamento (a pistone, in celluloide semitrasparente, e a levetta, in celluloide opaca).
Molti sono i dettagli condivisi tra le due classi (il più importante, dopo la forma, è il pennino); per le differenze, tecniche e decorative, oltre che per conoscere la storia di questo glorioso Marchio italiano e l’arco temporale del modello, si consulti il nostro formidabile
Wiki partendo dalla voce Ancora Lusso:
https://www.fountainpen.it/Ancora_Lusso
In questa sede gioverà ricordare solamente che l’
Ancora #37 è il già generoso modello intermedio fra la #38 (
oversize) e la #36.
Il cappuccio
Il cappuccio è l’elemento stilisticamente più estremo, un autentico proiettile:
l’ogiva molto accentuata si diparte dalla metà esatta del cappuccio, all’altezza dei due fori di aerazione speculari.
Il fermaglio avvolgente, decisamente scenografico, è chiaramente ispirato a quello della
Sheaffer Balance Defender del 1940 (il cui brevetto di clip military “passante” si può consultare sul Wiki): al contrario del modello americano, tuttavia, esso rimane rigorosamente rettangolare per tutto il suo sviluppo lineare, per allargarsi leggermente soltanto sulla sommità, venendo a formare una splendente cupolina.
La decorazione, rifinita da una eccellente doratura, è completata da una veretta di oltre un millimetro di larghezza.
Il cappuccio si avvita compiendo poco più di un giro sulla filettatura.
Il fusto
Il fusto non mostra una pronunciata bombatura centrale, e risulta snello e filante: la percepita sensazione di movimento verso le estremità (pennino e fondello cieco) è indotta, oltre che dal graduale restringimento del fusto, anche dagli “archi” opalescenti che prorompono dalla bella celluloide (detta appunto “
arco”).
Sul lato opposto rispetto alla levetta orgogliosamente campeggia l'incisione del bel logo della gloriosa Casa italiana (l’ancora a due bracci) che contiene anche il numero del modello:
ANCORA
37
Se non sai che c’è, potresti anche non vederlo, nonostante sia perfettamente impresso: è il caso, proprio in questi giorni, di una Ancora 38 messa in vendita da un noto inserzionista straniero ad un prezzo (viste le forme e le pubblicità, coerentemente)
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, e rubricata come Ancora “modello sconosciuto” …
Il sistema di caricamento
Il sistema di caricamento, ancora nel primo dopoguerra, è la non più originalissima ma pur sempre affidabile
levetta, nel caso di specie facilmente azionabile grazie alla distintiva ansa ellissoidale che ne agevola non poco il sollevamento.
La leva si inserisce perfettamente nel disegno complessivo: notiamo, infatti, come le parti metalliche dorate (clip, veretta e leva) di forma “rettangolare” (reale o percepita), vengano a fungere da contraltare formale rispetto alle accentuate linee curve della struttura in celluloide.
Il pennino
Il pennino, in oro 14 Ct. con foro circolare, reca inciso:
ANCORA (in intersezione con il fusto del logo dell’ancora)
585 (in un rombo)
Osmiridi[um]
4
e risulta identico (come disegno, iscrizioni ed alimentatore in ebanite) a quello montato sui modelli della classe “
Lusso” a stantuffo (#87 e #97, lunghe come la presente media #37), seppure di misura solo leggermente inferiore (questo, come detto, è un #4).
Sempre con un misto di piacere e trepidazione completo l’esame di una vecchia stilografica offrendole la possibilità di lasciare nuovamente, spesso dopo molti decenni, il suo segno sulla carta: dopo qualche pagina vergata in sua compagnia (spesso, come in questo caso, riconoscente per l’ispirazione da essa ricevuta), concludo con la rituale dedica al nostro Forum...
Commiato
ANCORA 37, una stilografica davvero ben progettata:
per l’originale interpretazione delle sue moderne forme (che la rende riconoscibile all’interno di una corrente stilistica tra le più affollate), per la coloristica raffinatezza di oro e celluloide (nel solco della grande tradizione del Produttore), per i decori dall’affilata eleganza di un algido e quasi affettato
understatement…
In conclusione: “economica” a chi?!?
Grazie per l'attenzione!
Giorgio