LUXOR Mod.Grandvisible 60 1/2
Inviato: sabato 11 giugno 2016, 11:14
L'uomo al quale è legata la storia di questa marca, Heinrich Hebborn, nasce nel 1900 a Bergish Gladbach, nei pressi di Colonia. Grazie a Simone ne troviamo una foto, cinquantenne, ed un autografo sul nostro Wiki.
diventando responsabile della filiale di Colonia. Nel 1925 si associa ad un commerciante di origini ebraiche, Leo Boettigheimer, che morirà poi nel campo di Auschwitz nel 1943, ed ad un venditore Kaweco, Heinrich Schlicksupp ; i tre insieme danno vita ad una nuova società, la Hebborn & Co,
producendo stilografiche con il marchio Luxor, con il quale oggi è generalmente identificata la casa.
L'evidente riferimento nel nome all' antico egitto coltiva la perdurante passione per l' egittologia che già nel secolo precedente aveva affascinato
l'europa e nel particolare la germania, che vantava studiosi della materia di primo piano, come Adolph Erman, direttore del settore egizio del museo di Berlino e K. Sethe. Si pensi alla influenza che l' egittologia aveva avuto ed ancora aveva nei più svariati campi, da l' arredamento, alla gioielleria, alla musica ( l'Aida fu ispirata da un soggetto del famoso archeologo Mariette e rappresentata la prima volta al teatro dell' opera del Cairo )
La luxor ebbe il merito di lanciare una significativa innovazione tecnica consistente in un caricamento a pistone telescopico a doppio stadio, ridotto così da consentire una maggiore quantità di inchiostro, ma anche dal punto di vista estetico le Luxor sono innegabilmente stilo di grande pregio ed oggi vorrei mostrare il modello Grandvisible 60 1/2: La penna, in una bellissima celluloide verde candy stripe, è lunga 13 cm chiusa e 14, 3 con il cappuccio calzato, escluso il pennino. Databile fra il 1935 ed il 1940, ma anche dopo la guerra per qualche anno ne fu ripresa la produzione.
Il cappuccio evidenzia l'incisione " Original Luxor Grandvisible " indicazione alla quale talvolta veniva aggiunta l'espressione "Guaranty Pen", probabilmente su i modelli destinati all'esportazione. Sopra il labbro una tripla banda in oro ( stretta - larga- stretta ) con quella centrale più
larga percorsa da un girotondo di festoni. La clip nella parte in alto riporta il marchio Luxor, come di consueto avvolto in uno svolazzo della lettera L. Il cappuccio chiude in alto con un più affusolato tronco nero, sovrastato da una guarnizione su due gradini dorata, ove è inciso il marchio (in corsivo) ed il nome del modello ( stampatello) Il corpo della penna,lievemente bombato nella parte mediana, è in gran parte trasparente ed impreziosito dalla stessa decorazione candy stripe; il
fondello nero termina con una guarnizione di celluloise come quella dorata che sovrasta il cappuccio; in prossimità del fondello troviamo inciso
su due livelli "60 1/2 - EF"
Molto bello e flessibile il pennino in oro bicolore 14 Kt, che riporta inciso su tre livelli " Luxor/585 14 K/ 1st quality" scritte che sovrastano ancora
un richiamo all'antico egitto, con la raffigurazione di una piccola piramide, che sovrasta una H, che sta per Hebborn. Alimentatore in ebanite. Il modello veniva prodotto in almeno quattro colori, quelli che ho visionato tutti con la medesima decorazione candy stripe.
In conclusione una stilografica che trovo molto elegante, ma al tempo stesso adatta anche ad un uso più continuativo, prodotta con materiali
di prima scelta, molto curata nei dettagli e che consente una scrittura assolutamente piacevole.
La casa chiuse i battenti negli anni 70 quando fu rilevata dalla filiale tedesca della Parker.
La giovane età gli evita una partecipazione diretta alla prima guerra mondiale ed inizia poi a lavorare molto presto in una cartiera ( sintomo premonitore ?) finchè intorno al 1921 ad Heidelberg conosce Rudolph Weber, socio di riferimento della Kaweco, con la quale inizia a collaborarediventando responsabile della filiale di Colonia. Nel 1925 si associa ad un commerciante di origini ebraiche, Leo Boettigheimer, che morirà poi nel campo di Auschwitz nel 1943, ed ad un venditore Kaweco, Heinrich Schlicksupp ; i tre insieme danno vita ad una nuova società, la Hebborn & Co,
producendo stilografiche con il marchio Luxor, con il quale oggi è generalmente identificata la casa.
L'evidente riferimento nel nome all' antico egitto coltiva la perdurante passione per l' egittologia che già nel secolo precedente aveva affascinato
l'europa e nel particolare la germania, che vantava studiosi della materia di primo piano, come Adolph Erman, direttore del settore egizio del museo di Berlino e K. Sethe. Si pensi alla influenza che l' egittologia aveva avuto ed ancora aveva nei più svariati campi, da l' arredamento, alla gioielleria, alla musica ( l'Aida fu ispirata da un soggetto del famoso archeologo Mariette e rappresentata la prima volta al teatro dell' opera del Cairo )
La luxor ebbe il merito di lanciare una significativa innovazione tecnica consistente in un caricamento a pistone telescopico a doppio stadio, ridotto così da consentire una maggiore quantità di inchiostro, ma anche dal punto di vista estetico le Luxor sono innegabilmente stilo di grande pregio ed oggi vorrei mostrare il modello Grandvisible 60 1/2: La penna, in una bellissima celluloide verde candy stripe, è lunga 13 cm chiusa e 14, 3 con il cappuccio calzato, escluso il pennino. Databile fra il 1935 ed il 1940, ma anche dopo la guerra per qualche anno ne fu ripresa la produzione.
Il cappuccio evidenzia l'incisione " Original Luxor Grandvisible " indicazione alla quale talvolta veniva aggiunta l'espressione "Guaranty Pen", probabilmente su i modelli destinati all'esportazione. Sopra il labbro una tripla banda in oro ( stretta - larga- stretta ) con quella centrale più
larga percorsa da un girotondo di festoni. La clip nella parte in alto riporta il marchio Luxor, come di consueto avvolto in uno svolazzo della lettera L. Il cappuccio chiude in alto con un più affusolato tronco nero, sovrastato da una guarnizione su due gradini dorata, ove è inciso il marchio (in corsivo) ed il nome del modello ( stampatello) Il corpo della penna,lievemente bombato nella parte mediana, è in gran parte trasparente ed impreziosito dalla stessa decorazione candy stripe; il
fondello nero termina con una guarnizione di celluloise come quella dorata che sovrasta il cappuccio; in prossimità del fondello troviamo inciso
su due livelli "60 1/2 - EF"
Molto bello e flessibile il pennino in oro bicolore 14 Kt, che riporta inciso su tre livelli " Luxor/585 14 K/ 1st quality" scritte che sovrastano ancora
un richiamo all'antico egitto, con la raffigurazione di una piccola piramide, che sovrasta una H, che sta per Hebborn. Alimentatore in ebanite. Il modello veniva prodotto in almeno quattro colori, quelli che ho visionato tutti con la medesima decorazione candy stripe.
In conclusione una stilografica che trovo molto elegante, ma al tempo stesso adatta anche ad un uso più continuativo, prodotta con materiali
di prima scelta, molto curata nei dettagli e che consente una scrittura assolutamente piacevole.
La casa chiuse i battenti negli anni 70 quando fu rilevata dalla filiale tedesca della Parker.