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Grazie a Irishtales

Inviato: domenica 29 maggio 2016, 2:19
da fufluns
All'iniziare un nuovo argomento, non sono mai certo se dovrei farlo nella sezione di calligrafia o in quella del circolo artistico. Oggi opto per la sezione calligrafica.

Dunque, grazie a Irishtales: per l'ispirazione, per l'idea, per il disegno.

Ho malamente copiato alcuni dei suoi deliziosi modelli, senza peraltro neppure avvicinarmi alla grazia delicata dei suoi originali.

Il fiore del mio maldestro tentativo, però, ha una sua storia. E’ una pianta che ho classificato nel 2014, decimo anniversario di matrimonio con la mia cara moglie Elvira. Per questa ragione ho deciso di dedicare a lei la nuova specie di orchidea, battezzandola Lepanthes elvirae.

Dopo tanti anni, e tante nuove orchidee rivelate alla scienza, mia moglie non ne aveva ancora una che fosse la “sua” propria. Eccola dunque, una deliziosa pianta miniatura che misura poco più di 5 centimetri, ma con un fiore grande per il suo genere (si fa per dire: supera di poco il centimetro). Lepanthes elvirae é una pianta rara, endemica della Costa Rica, dove si conosce esclusivamente dalle foreste umide del versante caraibico della Cordigliera di Talamanca.

Avevo provato a scrivere il testo, sulla carta Fabriano Ingres da 90 gr, con un pennino da calligrafia da 1.3 mm, ma era troppo largo. Lo ho rifatto con il pennino medio italico della mia Montblanc Dumas, usando l'inchiostro Collodi (che sta ormai terminando...).

Per il disegno, ho usato matite acquarellabili Prismalo Caran d'Ache, e un pennarello "ciao" di colore Barium yellow della marca giapponese copic [scritto così] per dissolvere e amalgamare i colori.

La penna Hemingway é entrata nella fotografia solo perché ha scritto la data...

Più sotto allego il link alla pubblicazione originale, per chi fosse curioso di saperne di più.

Flos uxoris Elvirae (1).jpg
Flos uxoris Elvirae CFV-16.jpg
http://huh.harvard.edu/files/herbaria/f ... 1419973790

Grazie a Irishtales

Inviato: domenica 29 maggio 2016, 10:42
da Ottorino
.... malamente copiato.
Ma per piacere !!

Tornando serio: ma quanto ci hai messo ?

Grazie a Irishtales

Inviato: domenica 29 maggio 2016, 11:01
da Irishtales
Meraviglioso!!! :clap: :clap: :clap:

Grazie a Irishtales

Inviato: domenica 29 maggio 2016, 12:05
da ciro
Se il tuo obbiettivo era fare una copia spudorata del lavoro di Daniela non ci sei riuscito, si vede la mano diversa.
Tuttavia, è palese che non volessi fare una copia ma ti sei ispirato per creare qualcosa di tuo che devo ammettere che è ugualmente affascinante e ispirativo. :clap:

Passiamo alle domande tecniche: io a tempo perso faccio finta di studiare la cancelleresca sperando di vedere miglioramenti di tanto in tanto; nel poco che so c'è la classica forma base a losanga (o a triangolo ottusangolo che dir si voglia) della 'a' ad esempio che nel tuo scritto non vedo, anzi, è tutto un po' più tondo di quello che scrive Daniela o di quello che tento di scrivere io; si tratta di una tua interpretazione o è proprio un altro stile?
Preciso, mi piace quello che vedo e, se non fosse abbastanza chiaro, sono entusiasta dei tuoi lavori. Sono solo uno studentello parecchio poco perito curioso di sapere. :oops:

Grazie a Irishtales

Inviato: lunedì 30 maggio 2016, 1:13
da fufluns
Ottorino ha scritto:Tornando serio: ma quanto ci hai messo ?
Per dirla tutta... Per scovare la pianta, c'é voluta una camminata di una mezza giornata. Per fotografarla e illustrarla, una volta in fiore, una quindicina d'ore in totale. Per determinare che si trattasse di una specie non ancora conosciuta, circa sei mesi. Per scrivere l'articolo un paio di settimane, e per pubblicarlo altri quattro mesi.

Per il lavoro di calligrafia, la parte più difficile é "ordinare" le parole intorno al cerchio. Ci ho messo, disegnando il cerchio e facendo le prove a matita, e poi ripassando in bella, circa 4 ore. Per fare i disegnini ho dovuto andare a cercare il pennarello giallo, senza sapere esattamente che cosa stessi cercando. Per metterli sulla carta ho lavorato un paio di sere, diciamo altre quattr'ore, e la mattina di un sabato.

Grazie a Irishtales

Inviato: lunedì 30 maggio 2016, 1:18
da fufluns
ciro ha scritto:io a tempo perso faccio finta di studiare la cancelleresca sperando di vedere miglioramenti di tanto in tanto; nel poco che so c'è la classica forma base a losanga (o a triangolo ottusangolo che dir si voglia) della 'a' ad esempio che nel tuo scritto non vedo, anzi, è tutto un po' più tondo di quello che scrive Daniela o di quello che tento di scrivere io; si tratta di una tua interpretazione o è proprio un altro stile?
Ciro.jpg

Se provi a vedere i manoscritti scritti in stile cancelleresco (ve ne sono moltissimi in Internet), troverai che gli "stili", al plurale, sono in realtà moltissimi, come le mani che li hanno scritti. I libri di calligrafia tendono a generalizzare e a "canonizzare" gli stili calligrafici, ma nella loro contemporaneità questi devono essere stati molto vari, benché costruiti intorno a un modello di riferimento.

Grazie a Irishtales

Inviato: lunedì 30 maggio 2016, 8:47
da Silemar
Che splendore questa composizione... e quanto amore racconta! Amore per la botanica, per la cara moglie, per il disegno, i colori, la bella scrittura, gli inchiostri, le penne! Un vero incanto.

Grazie a Irishtales

Inviato: lunedì 30 maggio 2016, 8:59
da ciro
Franco,
effettivamente abbiamo già parlato parecchio della pluralità di salse cancelleresche che sono state preparate nei secoli ma ho pensato valesse la pena cercare conferma.

Io allora continuo sul mio modello più ritto con la speranza di riuscire un giorno a tracciare qualcosa di decente.
Intanto ti ringrazio per la risposta e ti saluto,