Ciao a tutti
Inviato: giovedì 26 maggio 2016, 21:28
Ciao a tutti!
Sono Silvia, ho (quasi) 21 anni e sono una studentessa di fisica.
Definirmi una neofita è un offesa verso la categoria. Piuttosto, prendendo in prestito un termine dall'ambito dei videogame, mi definirei una "noob".
Non ho neppure una vera penna stilografica, né ne ho mai usata una fino all'inizio di questa settimana.
Tra lo studio e una passione (non corrisposta) per la scrittura di racconti, ho sempre utilizzato carta e penne in quantità industriali, ma essendo una persona piuttosto spartana mi accontentavo di semplici biro. In più, le stilografiche me le sono sempre immaginate come qualcosa "da guadagnarsi": strumenti di qualità che sarebbero stati sprecati sulla mia grafia orripilante.
Non ho mai avuto grossi problemi con le ballpoint, e avrei continuato ad usarle felicemente, se quello che all'inizio era stato scambiato per un forte mal di schiena da tensione muscolare non si fosse rivelato in realtà l'inizio di una malattia da dolore cronico, che nel corso del 2014/2015 è peggiorata fino a causarmi dolori lancinanti anche a braccia e gambe. E dita. Mi sono trovata improvvisamente a riuscire a scrivere a fatica: semplicemente non ho più la forza per stringere una biro e premerla sul foglio abbastanza da lasciare un segno leggibile (le mie preferite, le pentel superb, sono sottilissime, che non aiuta), non tutti i giorni e non dovendo scrivere anche 8 ore al giorno.
Ad inizio 2016, ho provato a sostituirle con penne a gel, ma mi sono imbattuta in tre grossi problemi:
1. tutte le penne a gel facilmente reperibili hanno punta 0.7, e lasciano giganteschi blob di inchiostro sul foglio che impiegano ere geologiche ad asciugarsi (e rendono la mia grafia minuta e arzigogolata illeggibile),
2. a meno di non buttarsi sulla penna gel della marca del supermercato, con inchiostro così liquido da trapassare tre fogli e la copertina in cartoncino, costano una fucilata, e
3. tra appunti e esercizi, ne faccio fuori una media di una a settimana (problema parzialmente ovviato usando la penna a gel solo se sto particolarmente male quel giorno. Il mio quaderno non sarà ordinatissimo con l'alternanza di inchiostri, ma non lo sarebbe stato comunque)
Dove entrano in gioco le stilografiche? Bé, essendo una perditempo da guinness, leggo saltuariamente alcuni blog sulle penne (principalmente americani), perché mi piace la calligrafia, anche nel senso di bella scrittura nel quotidiano, e mi piacciono gli inchiostri colorati.
Così mi sono avvicinata al mondo delle stilo da spettatrice, e spulciando in qualche archivio ho trovato un video che consiglia le penne stilo agli studenti. Fra i punti a favore citati, c'era una maggiore scorrevolezza, che significa meno crampi. Così da circa un mese mi era rimasto questo tarlo in testa. Sarà vero? Ma non è che con una stilo sembrerebbe che io scriva in cirillico?
Poi, lunedì, giornata nera, non riuscivo neanche a premere abbastanza per la penna gel. Ho da anni sulla scrivania una stilo regalatami per un compleanno, mai usata. Mi è venuto l'istinto di andare in cartoleria a comprare un pacchetto di cartucce, per vedere se era vero. Ho lavato la penna per precauzione e martedì ho iniziato ad usarla.
La mia grafia fa sempre schifo e la penna non sarà un capolavoro (è fabbricata da un'azienda di idee regalo), ma faccio molta meno fatica anche rispetto alle penne gel.
Quindi eccomi qui, da niubba totale, a cercare di raccogliere consigli, idee e istruzioni per l'uso per regalarmi una stilo per il mio compleanno.
Non credo entrerò mai nelle cerchie del collezionismo, ma da quel poco che so già queste penne mi affascinano, e sento che al momento una buona stilo entry-level potrebbe essere la soluzione più pratica per me.
Aspettatevi presto un mio thread in "consigli ed esperienze per gli acquisti" perché ho mille domande e decisamente bisogno di consigli.
Grazie per aver letto questa presentazione logorroica (scusate), e spero di trovarmi bene qui!
Sono Silvia, ho (quasi) 21 anni e sono una studentessa di fisica.
Definirmi una neofita è un offesa verso la categoria. Piuttosto, prendendo in prestito un termine dall'ambito dei videogame, mi definirei una "noob".
Non ho neppure una vera penna stilografica, né ne ho mai usata una fino all'inizio di questa settimana.
Tra lo studio e una passione (non corrisposta) per la scrittura di racconti, ho sempre utilizzato carta e penne in quantità industriali, ma essendo una persona piuttosto spartana mi accontentavo di semplici biro. In più, le stilografiche me le sono sempre immaginate come qualcosa "da guadagnarsi": strumenti di qualità che sarebbero stati sprecati sulla mia grafia orripilante.
Non ho mai avuto grossi problemi con le ballpoint, e avrei continuato ad usarle felicemente, se quello che all'inizio era stato scambiato per un forte mal di schiena da tensione muscolare non si fosse rivelato in realtà l'inizio di una malattia da dolore cronico, che nel corso del 2014/2015 è peggiorata fino a causarmi dolori lancinanti anche a braccia e gambe. E dita. Mi sono trovata improvvisamente a riuscire a scrivere a fatica: semplicemente non ho più la forza per stringere una biro e premerla sul foglio abbastanza da lasciare un segno leggibile (le mie preferite, le pentel superb, sono sottilissime, che non aiuta), non tutti i giorni e non dovendo scrivere anche 8 ore al giorno.
Ad inizio 2016, ho provato a sostituirle con penne a gel, ma mi sono imbattuta in tre grossi problemi:
1. tutte le penne a gel facilmente reperibili hanno punta 0.7, e lasciano giganteschi blob di inchiostro sul foglio che impiegano ere geologiche ad asciugarsi (e rendono la mia grafia minuta e arzigogolata illeggibile),
2. a meno di non buttarsi sulla penna gel della marca del supermercato, con inchiostro così liquido da trapassare tre fogli e la copertina in cartoncino, costano una fucilata, e
3. tra appunti e esercizi, ne faccio fuori una media di una a settimana (problema parzialmente ovviato usando la penna a gel solo se sto particolarmente male quel giorno. Il mio quaderno non sarà ordinatissimo con l'alternanza di inchiostri, ma non lo sarebbe stato comunque)
Dove entrano in gioco le stilografiche? Bé, essendo una perditempo da guinness, leggo saltuariamente alcuni blog sulle penne (principalmente americani), perché mi piace la calligrafia, anche nel senso di bella scrittura nel quotidiano, e mi piacciono gli inchiostri colorati.
Così mi sono avvicinata al mondo delle stilo da spettatrice, e spulciando in qualche archivio ho trovato un video che consiglia le penne stilo agli studenti. Fra i punti a favore citati, c'era una maggiore scorrevolezza, che significa meno crampi. Così da circa un mese mi era rimasto questo tarlo in testa. Sarà vero? Ma non è che con una stilo sembrerebbe che io scriva in cirillico?
Poi, lunedì, giornata nera, non riuscivo neanche a premere abbastanza per la penna gel. Ho da anni sulla scrivania una stilo regalatami per un compleanno, mai usata. Mi è venuto l'istinto di andare in cartoleria a comprare un pacchetto di cartucce, per vedere se era vero. Ho lavato la penna per precauzione e martedì ho iniziato ad usarla.
La mia grafia fa sempre schifo e la penna non sarà un capolavoro (è fabbricata da un'azienda di idee regalo), ma faccio molta meno fatica anche rispetto alle penne gel.
Quindi eccomi qui, da niubba totale, a cercare di raccogliere consigli, idee e istruzioni per l'uso per regalarmi una stilo per il mio compleanno.
Non credo entrerò mai nelle cerchie del collezionismo, ma da quel poco che so già queste penne mi affascinano, e sento che al momento una buona stilo entry-level potrebbe essere la soluzione più pratica per me.
Aspettatevi presto un mio thread in "consigli ed esperienze per gli acquisti" perché ho mille domande e decisamente bisogno di consigli.
Grazie per aver letto questa presentazione logorroica (scusate), e spero di trovarmi bene qui!