La PesCaccia del 14 maggio
Inviato: domenica 15 maggio 2016, 3:00
Non ho ancora potuto fare le foto, ma uno degli esemplari mi piace molto e non riesco a trattenermi dall’iniziare a descriverveli.
Le foto poi verranno.
Partendo dal basso per salire di gradimento secondo il gusto personale, inizio dalla prima penna.
Stilo nera di plastica, carica a levetta, il cappuccio con chiusura a vite può essere avvitato anche al fondello, a sua volta filettato per accoglierlo.
Il pennino, forse flessibile, riporta le scritte PLATIRIUM 1ST QUALITY, è orfano di uno dei due rebbi, pazienza ne troverò un altro.
Il corpo oltre alla marca(?) PLATIRIUM, riporta anche, nella riga sotto “MADE IN ENGLAND” più in piccolo, è leggermente deformato nel punto in cui il pernino della levetta ha esercitato pressione, spero di riuscire a sistemarlo, magari col calore, comunque non è cosa fastidiosissima.
La penna chiusa misura 137 mm.
Il secondo esemplare è una matita a mina fine, probabilmente componente di un SET assieme al terzo pezzo catturato, essendo entrambi della stessa marca e contenuti in una piccola e carina custodia semi rigida in pelle nera con un malmesso interno in tela che andrà sostituito.
Qui i "purtroppo" sono due, forse tre, infatti uno dei petali del tulipano da cui esce la mina è stato rotto, ma non dispero di trovare un rimedio.
Il secondo "purtroppo" sta nel fatto che avendo trovato una parte del meccanismo in posizione sicuramente errata, devo riuscire a ricostruire la giusta sequenza delle parti, magari con l’aiuto della PotenteMenteCollettivaDelForum, inoltre, terzo(forse) "purtroppo", non è escluso che chi l'abbia smontata in precedenza non si sia perso qualche pezzo.
Sulla clip figura, penso riferita alla marca la scritta “Goldfink” in corsivo, e la stessa scritta appare anche sulla circonferenza del fondello assieme alla parola “Berlin”.
Il pezzo forte, a mio parere naturalmente, è la stilografica il cui pennino flessibile ha inciso su tre righe, Goldfink - Berlin - N°4. Il cappuccio ha due anellini lato bordo e la clip con la scritta Goldfink, scritta che appare anche sul corpo del cappuccio e sovrasta la parola Punktfüller.
La carica avviene con una variante del pulsante di fondo dove un fondello composto da due parti, vincolate ma rotanti, sostituisce il pulsante.
La prima parte, filettata, è avvitata al corpo penna e contiene un piccolo parallelepipedo di ottone, sagomato con due diagonali, sul lato che vede il secondo pezzo, per interagire con la chiavetta che vi è alloggiata.
Il secondo pezzo è vincolato al primo, ma è libero di ruotare, in senso orario quando il tutto è assemblato (è suggerito da una piccola freccia), la chiavetta che contiene, scorrendo sulla diagonale del parallelepipedo lo spinge in avanti e lui a sua volta spinge, piegandola, la leva a “i”, due volte al giro e ogni volta genera un sonoro CLAC prodotto dal ritorno in posizione di riposo.
Il fondello sulla sommità piana ha inciso il numero 23 e la lettera G.
Il Corpo penna ribadisce Goldfink Berlin sotto cui si aggiunge, Friedrichstr.77 e lato sezione sono presenti due finestrelle rotonde che permettono di vedere attraverso il corpo. La sezione dall’attacco sacca per i primi 15 mm è bordeaux scuro, forse in realtà vorrebbe essere trasparente, perché lo fosse, consentirebbe di vedere l’inchiostro attraverso i due piccoli oblò di cui sopra.
Le finiture metalliche di entrambe le Goldfink hanno le dorature in discrete condizioni, non penso che siano penne "vecchissime"
Ho provato a scrivere intingendo il pennino (la sacca è da sostituire), e devo dire che mi è anche piaciuto, dopo aver “fatto la mano” perché per un non calligrafico è un cinema con il pennino che spruzza, sbava, si impunta, spennella o sbinaria.
Ciao a tutti, quanto prima le foto (se non le volete ditelo). sandro
Le foto poi verranno.
Partendo dal basso per salire di gradimento secondo il gusto personale, inizio dalla prima penna.
Stilo nera di plastica, carica a levetta, il cappuccio con chiusura a vite può essere avvitato anche al fondello, a sua volta filettato per accoglierlo.
Il pennino, forse flessibile, riporta le scritte PLATIRIUM 1ST QUALITY, è orfano di uno dei due rebbi, pazienza ne troverò un altro.
Il corpo oltre alla marca(?) PLATIRIUM, riporta anche, nella riga sotto “MADE IN ENGLAND” più in piccolo, è leggermente deformato nel punto in cui il pernino della levetta ha esercitato pressione, spero di riuscire a sistemarlo, magari col calore, comunque non è cosa fastidiosissima.
La penna chiusa misura 137 mm.
Il secondo esemplare è una matita a mina fine, probabilmente componente di un SET assieme al terzo pezzo catturato, essendo entrambi della stessa marca e contenuti in una piccola e carina custodia semi rigida in pelle nera con un malmesso interno in tela che andrà sostituito.
Qui i "purtroppo" sono due, forse tre, infatti uno dei petali del tulipano da cui esce la mina è stato rotto, ma non dispero di trovare un rimedio.
Il secondo "purtroppo" sta nel fatto che avendo trovato una parte del meccanismo in posizione sicuramente errata, devo riuscire a ricostruire la giusta sequenza delle parti, magari con l’aiuto della PotenteMenteCollettivaDelForum, inoltre, terzo(forse) "purtroppo", non è escluso che chi l'abbia smontata in precedenza non si sia perso qualche pezzo.
Sulla clip figura, penso riferita alla marca la scritta “Goldfink” in corsivo, e la stessa scritta appare anche sulla circonferenza del fondello assieme alla parola “Berlin”.
Il pezzo forte, a mio parere naturalmente, è la stilografica il cui pennino flessibile ha inciso su tre righe, Goldfink - Berlin - N°4. Il cappuccio ha due anellini lato bordo e la clip con la scritta Goldfink, scritta che appare anche sul corpo del cappuccio e sovrasta la parola Punktfüller.
La carica avviene con una variante del pulsante di fondo dove un fondello composto da due parti, vincolate ma rotanti, sostituisce il pulsante.
La prima parte, filettata, è avvitata al corpo penna e contiene un piccolo parallelepipedo di ottone, sagomato con due diagonali, sul lato che vede il secondo pezzo, per interagire con la chiavetta che vi è alloggiata.
Il secondo pezzo è vincolato al primo, ma è libero di ruotare, in senso orario quando il tutto è assemblato (è suggerito da una piccola freccia), la chiavetta che contiene, scorrendo sulla diagonale del parallelepipedo lo spinge in avanti e lui a sua volta spinge, piegandola, la leva a “i”, due volte al giro e ogni volta genera un sonoro CLAC prodotto dal ritorno in posizione di riposo.
Il fondello sulla sommità piana ha inciso il numero 23 e la lettera G.
Il Corpo penna ribadisce Goldfink Berlin sotto cui si aggiunge, Friedrichstr.77 e lato sezione sono presenti due finestrelle rotonde che permettono di vedere attraverso il corpo. La sezione dall’attacco sacca per i primi 15 mm è bordeaux scuro, forse in realtà vorrebbe essere trasparente, perché lo fosse, consentirebbe di vedere l’inchiostro attraverso i due piccoli oblò di cui sopra.
Le finiture metalliche di entrambe le Goldfink hanno le dorature in discrete condizioni, non penso che siano penne "vecchissime"
Ho provato a scrivere intingendo il pennino (la sacca è da sostituire), e devo dire che mi è anche piaciuto, dopo aver “fatto la mano” perché per un non calligrafico è un cinema con il pennino che spruzza, sbava, si impunta, spennella o sbinaria.
Ciao a tutti, quanto prima le foto (se non le volete ditelo). sandro