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22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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La Penna del Re di maggio
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- Vacumatic
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- Iscritto il: lunedì 29 febbraio 2016, 15:10
- La mia penna preferita: Una Wahl Doric prima serie
- Il mio inchiostro preferito: Pelikan 4001
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: roma
- Gender:
La Penna del Re di maggio
La penna che vorrei presentarVi mostra una dedica che ci riporta indietro di più di un secolo, ad una città ed ad una data specifica che vide partecipi insieme personalità diversissime fra loro: un re, un futuro papa, un principe bambino e la prima aviatrice italiana. La città è Bergamo, la data quella del 23 Settembre 1913, un martedì assolato in cui Vittorio Emanuele III si recò nella città lombarda per inaugurare una statua a Cavour e porre la prima pietra dell'Istituto tecnico dedicato a Vittorio Emanuele II. Quel giorno il figlio Umberto ricevette in dono questa penna:
re d'italia, sia pure per solo poco più di un mese, dal 9 maggio 1946 al 13 Giugno dello stesso anno, tanto che fu definito il "Re di Maggio". Figura discussa, su di lui molto è stato detto da estimatori e detrattori e non è certo questa la sede per entrare nel merito di una valutazione complessa.
Per la cronaca di quel 23 Settembre ci affidiamo all'Eco di Bergamo: " E' una giornata di febbrile attività. Dappertutto per le piazze, per le case si lavora a sistemare selciati, approntare palchi, disporre bandiere... l'animazione in città è vivissima e la caccia per accaparrarsi le finestre che guardano sulla via ove passerà il corteo reale è accanita. Certi proprietari di alberghi chiedono persino quindici lire per finestra !.... Il re arrivò alle
nove ( in treno) ... la banda intona la marcia reale ed il re scende in bassa divisa da generale..." Inaugurato il monumento a Cavour " in prefettura Vittorio Emanuele si trattenne a lungo con le varie autorità, privatamente con il vescovo Radini Tedeschi, accompagnato dal segretario, sacerdote
dottor Roncalli " proprio colui che 45 anni dopo, nel 1958, salirà sul trono di Pietro con il nome di Giovanni XXIII, che qui vediamo in una foto
di quel 1913. Dopo il pranzo a casa del conte Suardi, di cui le cronache del tempo dettagliano il menù ( dalla supreme de volaille en belle vue allo Chateau Lafitte
en carafe) il re salutato " da una folla entusiasta disposta su due lati si recò al Foro Boario per la posa della prima pietra dell'istituto tecnico.
Riprende con enfasi l'Eco di Bergamo: " all'augusta presenza di Sua Maestà scendeva nelle viscere della terra la prima pietra a segnare il luogo dell'edificio grandioso monumento di civiltà moderna irradiante luce di arte, poesia, sapere ..." Intanto sul cielo di Bergamo " è volato un aeroplano
che si è abbassato sin quasi sopra la stazione ... " ; alla guida di quel Caproni c'era Rosina Ferrario, una giovane milanese venticinquenne, prima
italiana ad ottenere un brevetto di volo e molto attiva nel rivendicare alle donne ruoli e competenze all'epoca ritenute di pertinenza maschile. Al momento non mi è dato sapere chi omaggiò della penna il giovane principe... il prefetto ? il vescovo ? la cittadinanza ? posso solo sperare
di trovare qualche ulteriore documento che oggi non ho.
La penna misura chiusa 9,7 cm e sul corpo riporta avvolgente in stampatello la dedica "Umberto di Savoia Bergamo "23 Settembre 1913". Solo dopo
aver svitato il cappuccio, la penna svela il suo doppio effetto telescopico, allungandosi prima fino a 12,5 cm e in una seconda fase fino a 16 cm,
rivelando una sobria filettatura che la percorre verticalmente fino ad incontrare un motivo decorativo orizzontale che introduce alla sezione in ebanite Le penne telescopiche erano alla fine del 1800 ed inizio 900 piuttosto in voga sulla scia di pencil e dip pen prodotte da affermati maestri quali Sampson Mordan e W.S.Hicks in Inghilterra e Stati Uniti. Sul corpo è ben leggibile la sigla DRGM (Deutsches Reichsgebrauchsmuster) marchio che dal 1891 e fino al 1950 circa ha rappresentato l'avvenuta registrazione di un disegno o di una funzione in tutte le regioni tedesche. Il sistema di carica è un classico eyedropper.
Il pennino è un Monterosa n. 1, ancor privo del profilo delle montagne; il marchio era stato fondato a Zurigo da F.Dimmler e registrato in Italia nel 1912 da Walter Kessel, concessionario SIMPLO e colui che registrò in Italia il marchio Rouge et Noir.
L'alimentatore è del tipo piatto, in ebanite.
La presenza del marchio DRGM fa pensare ad una produzione di qualche casa/gioielliere tedesco: ce ne erano in quegli anni alcuni particolarmente
apprezzati nella città di Pforzheim, fra i quali Rodi e Wienenberger, attiva anche a Milano già nei primissimi anni del 1900.
Sarei lieto se qualcuno più esperto potesse darmi altre indicazioni su questo esemplare di fascino, sia per la sua eleganza che per la testimonianza
storica
Umberto era allora appena un bambino ( era infatti nato nel 1904 a Racconigi) e ne vediamo qui una foto ripresa proprio in quel 1913.
Era il terzo.genito di Vittorio Emanuele, dopo le sorelle Jolanda e Mafalda ( poi deceduta in campo di concentramento a Buchenwald) e sarà l'ultimore d'italia, sia pure per solo poco più di un mese, dal 9 maggio 1946 al 13 Giugno dello stesso anno, tanto che fu definito il "Re di Maggio". Figura discussa, su di lui molto è stato detto da estimatori e detrattori e non è certo questa la sede per entrare nel merito di una valutazione complessa.
Per la cronaca di quel 23 Settembre ci affidiamo all'Eco di Bergamo: " E' una giornata di febbrile attività. Dappertutto per le piazze, per le case si lavora a sistemare selciati, approntare palchi, disporre bandiere... l'animazione in città è vivissima e la caccia per accaparrarsi le finestre che guardano sulla via ove passerà il corteo reale è accanita. Certi proprietari di alberghi chiedono persino quindici lire per finestra !.... Il re arrivò alle
nove ( in treno) ... la banda intona la marcia reale ed il re scende in bassa divisa da generale..." Inaugurato il monumento a Cavour " in prefettura Vittorio Emanuele si trattenne a lungo con le varie autorità, privatamente con il vescovo Radini Tedeschi, accompagnato dal segretario, sacerdote
dottor Roncalli " proprio colui che 45 anni dopo, nel 1958, salirà sul trono di Pietro con il nome di Giovanni XXIII, che qui vediamo in una foto
di quel 1913. Dopo il pranzo a casa del conte Suardi, di cui le cronache del tempo dettagliano il menù ( dalla supreme de volaille en belle vue allo Chateau Lafitte
en carafe) il re salutato " da una folla entusiasta disposta su due lati si recò al Foro Boario per la posa della prima pietra dell'istituto tecnico.
Riprende con enfasi l'Eco di Bergamo: " all'augusta presenza di Sua Maestà scendeva nelle viscere della terra la prima pietra a segnare il luogo dell'edificio grandioso monumento di civiltà moderna irradiante luce di arte, poesia, sapere ..." Intanto sul cielo di Bergamo " è volato un aeroplano
che si è abbassato sin quasi sopra la stazione ... " ; alla guida di quel Caproni c'era Rosina Ferrario, una giovane milanese venticinquenne, prima
italiana ad ottenere un brevetto di volo e molto attiva nel rivendicare alle donne ruoli e competenze all'epoca ritenute di pertinenza maschile. Al momento non mi è dato sapere chi omaggiò della penna il giovane principe... il prefetto ? il vescovo ? la cittadinanza ? posso solo sperare
di trovare qualche ulteriore documento che oggi non ho.
La penna misura chiusa 9,7 cm e sul corpo riporta avvolgente in stampatello la dedica "Umberto di Savoia Bergamo "23 Settembre 1913". Solo dopo
aver svitato il cappuccio, la penna svela il suo doppio effetto telescopico, allungandosi prima fino a 12,5 cm e in una seconda fase fino a 16 cm,
rivelando una sobria filettatura che la percorre verticalmente fino ad incontrare un motivo decorativo orizzontale che introduce alla sezione in ebanite Le penne telescopiche erano alla fine del 1800 ed inizio 900 piuttosto in voga sulla scia di pencil e dip pen prodotte da affermati maestri quali Sampson Mordan e W.S.Hicks in Inghilterra e Stati Uniti. Sul corpo è ben leggibile la sigla DRGM (Deutsches Reichsgebrauchsmuster) marchio che dal 1891 e fino al 1950 circa ha rappresentato l'avvenuta registrazione di un disegno o di una funzione in tutte le regioni tedesche. Il sistema di carica è un classico eyedropper.
Il pennino è un Monterosa n. 1, ancor privo del profilo delle montagne; il marchio era stato fondato a Zurigo da F.Dimmler e registrato in Italia nel 1912 da Walter Kessel, concessionario SIMPLO e colui che registrò in Italia il marchio Rouge et Noir.
L'alimentatore è del tipo piatto, in ebanite.
La presenza del marchio DRGM fa pensare ad una produzione di qualche casa/gioielliere tedesco: ce ne erano in quegli anni alcuni particolarmente
apprezzati nella città di Pforzheim, fra i quali Rodi e Wienenberger, attiva anche a Milano già nei primissimi anni del 1900.
Sarei lieto se qualcuno più esperto potesse darmi altre indicazioni su questo esemplare di fascino, sia per la sua eleganza che per la testimonianza
storica
Ultima modifica di lucre il martedì 3 maggio 2016, 19:36, modificato 1 volta in totale.
- Irishtales
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Re: La Penna del Re di maggio
La penna, oltre ad essere unica per il suo valore storico, è decisamente elegante.
Magnifica presentazione, un bel salto nel passato!
Magnifica presentazione, un bel salto nel passato!
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Re: La Penna del Re di maggio
Mi viene da citare Toto'
Alla faccia del bicarbonato di sodio !!
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Re: La Penna del Re di maggio
Grazie del bellissimo contributo, Luigi: uno splendido pezzo unico, davvero ben documentato!!
Le telescopiche sono affascinanti, e questa tua è anche un piccolo capolavoro di augusta semplicità: non ancora influenzato dai dettami dello Jugendstil (nemmeno nei caratteri della bella dedica in iscrizione), è un manufatto dalla sobrietà ancora tutta neoclassica. Un vero gioiello!!
Sai che vorrei sapere quanti millilitri di inchiostro (acqua) poteva contenere, ma tu non rischiare di schiarire l'ebanite per dirmelo...
Anche una prova di scrittura per intinzione, magari vergando un "apprezzamento regale" al nostro Forum, sarebbe benvenuta!
Voliamo alti, come la prode Rosina Ferrario!!
Giorgio
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Le telescopiche sono affascinanti, e questa tua è anche un piccolo capolavoro di augusta semplicità: non ancora influenzato dai dettami dello Jugendstil (nemmeno nei caratteri della bella dedica in iscrizione), è un manufatto dalla sobrietà ancora tutta neoclassica. Un vero gioiello!!
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Sai che vorrei sapere quanti millilitri di inchiostro (acqua) poteva contenere, ma tu non rischiare di schiarire l'ebanite per dirmelo...
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Anche una prova di scrittura per intinzione, magari vergando un "apprezzamento regale" al nostro Forum, sarebbe benvenuta!
Voliamo alti, come la prode Rosina Ferrario!!
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Giorgio
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Re: La Penna del Re di maggio
Davvero complimenti per il ritrovamento, penna di notevolissimo interesse ed eccezionale rilevanza storica...
Eccellente ed esaustiva anche la tua ricerca sui documenti dell'epoca....
Max
Eccellente ed esaustiva anche la tua ricerca sui documenti dell'epoca....
Max
" La gloria di Colui che tutto move
per l'Universo penetra e risplende
in una parte più, e meno altrove..."
Dante Par. C I
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Re: La Penna del Re di maggio
Grazie per averci mostrato questo piccolo grande gioiello, è una penna che sarebbe affascinante anche di per sé, con le linee semplici e pulite ed il sofisticato meccanismo telescopico, ma la storia che si porta dietro la rende davvero unica. E grazie anche per avercela fatta conoscere, lei e la sua storia.
Simone
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Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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e per aiutare chi non trova un termine:
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Re: La Penna del Re di maggio
Luigi, la penna è interessante, ma la storia che hai raccontato lo è ancor di più.
Grazie.
Nicolò
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Re: La Penna del Re di maggio
Grazie Daniela,Irishtales ha scritto:La penna, oltre ad essere unica per il suo valore storico, è decisamente elegante.
Magnifica presentazione, un bel salto nel passato!
il tuo apprezzamento mi fa particolarmente piacere
Grazie Ottorino,Ottorino ha scritto:Mi viene da citare Toto'Alla faccia del bicarbonato di sodio !!
sei stato molto gentile ed anche divertente
Grazie a te Giorgio, per il tuo apprezzamento e le interessanti valutazioni stilistiche. Ora sono fuori casa, ma nei prossimi giorni non mi sottrarrò ad una prova di scrittura per intinzioneMusicus ha scritto:Grazie del bellissimo contributo, Luigi: uno splendido pezzo unico, davvero ben documentato!!![]()
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Giorgio
Grazie ancora
Grazie Max,maxpen2012 ha scritto:Davvero complimenti per il ritrovamento, penna di notevolissimo interesse ed eccezionale rilevanza storica...
Eccellente ed esaustiva anche la tua ricerca sui documenti dell'epoca....
Max
i complimenti fatti da te, che possiedi gioielli unici, non possono che fare un piacere particolare
Grazie ancora
Luigi
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Re: La Penna del Re di maggio
Grazie Daniela,Irishtales ha scritto:La penna, oltre ad essere unica per il suo valore storico, è decisamente elegante.
Magnifica presentazione, un bel salto nel passato!
il tuo apprezzamento mi fa particolarmente piacere
Grazie Ottorino,Ottorino ha scritto:Mi viene da citare Toto'Alla faccia del bicarbonato di sodio !!
sei stato molto gentile ed anche divertente
Grazie a te Giorgio, per il tuo apprezzamento e le interessanti valutazioni stilistiche. Ora sono fuori casa, ma nei prossimi giorni non mi sottrarrò ad una prova di scrittura per intinzioneMusicus ha scritto:Grazie del bellissimo contributo, Luigi: uno splendido pezzo unico, davvero ben documentato!!![]()
Le telescopiche sono affascinanti, e questa tua è anche un piccolo capolavoro di augusta semplicità: non ancora influenzato dai dettami dello Jugendstil (nemmeno nei caratteri della bella dedica in iscrizione), è un manufatto dalla sobrietà ancora tutta neoclassica. Un vero gioiello!!![]()
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Grazie Max,maxpen2012 ha scritto:Davvero complimenti per il ritrovamento, penna di notevolissimo interesse ed eccezionale rilevanza storica...
Eccellente ed esaustiva anche la tua ricerca sui documenti dell'epoca....
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i complimenti fatti da te, che possiedi gioielli unici, non possono che fare un piacere particolare
Grazie ancora
Grazie a te Simone per quel che hai fatto e quel che fai per il Forumpiccardi ha scritto:Grazie per averci mostrato questo piccolo grande gioiello, è una penna che sarebbe affascinante anche di per sé, con le linee semplici e pulite ed il sofisticato meccanismo telescopico, ma la storia che si porta dietro la rende davvero unica. E grazie anche per avercela fatta conoscere, lei e la sua storia.
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Re: La Penna del Re di maggio
Grazie Nicolò, sei gentilissimoDerAlte ha scritto:Luigi, la penna è interessante, ma la storia che hai raccontato lo è ancor di più.
Grazie.
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Luigi
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Re: La Penna del Re di maggio
È magnifica, ma dove hai trovato questa meraviglia estetico/storica?
Fosse mia l’alloggerei in un tabernacolo sigillato con l’obbligo di doccia purificatrice e vestizione di gala prima di procedere alla rottura dei sigilli.
Non oso immaginare (ne tanto mento chiedere) quanto può essere stato l’importo richiesto per il suo riscatto. Complimenti, ciao, sandro
Fosse mia l’alloggerei in un tabernacolo sigillato con l’obbligo di doccia purificatrice e vestizione di gala prima di procedere alla rottura dei sigilli.
Non oso immaginare (ne tanto mento chiedere) quanto può essere stato l’importo richiesto per il suo riscatto. Complimenti, ciao, sandro
- maxpop 55
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Re: La Penna del Re di maggio
Ciao Luigi, grazie di aver condiviso con noi questa meraviglia ed averci raccontato la sua storia.
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Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Re: La Penna del Re di maggio
Grazie Sandro, sei veramente gentile. Spero prima o poi di riuscire a sapere chi fu l'autore di questo dono al giovane principe; per ora non ci sono riuscito, ma chissà che prima o poi ...ooti ha scritto:È magnifica, ma dove hai trovato questa meraviglia estetico/storica?
Fosse mia l’alloggerei in un tabernacolo sigillato con l’obbligo di doccia purificatrice e vestizione di gala prima di procedere alla rottura dei sigilli.
Non oso immaginare (ne tanto mento chiedere) quanto può essere stato l’importo richiesto per il suo riscatto. Complimenti, ciao, sandro
Grazie ancora
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Re: La Penna del Re di maggio
Grazie a te Max, per completare la storia mi manca di sapere chi fu l'autore del dono ... speriamo che prima o poi ...maxpop 55 ha scritto:Ciao Luigi, grazie di aver condiviso con noi questa meraviglia ed averci raccontato la sua storia.![]()
Luigi