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Volevo chiedere una curiosità.

Facendo fatica a reperire le cartucce Quink 4001 proprietarie delle penne Parker e avendo a disposizione in casa parecchie scatoline di inchiostri Pelikan 4001 in varie tinte ho pensato di provare a fare entrare proprio queste nell'alloggiamento delle penne. Ci vuole un po' di forza e precisione al momento del caricamento, bisogna porre attenzione a centrare e fissare bene la cartuccia nella giusta posizione ma la cosa si può fare senza problemi o danneggiamenti alla penna, purtroppo le cartucce Pelikan hanno il foro di uscita inchiostro più stretto di quello delle cartucce originali fornite apposta per le Penne Parker ed è per questo che bisogna dunque esercitare maggiore pressione della cartuccia nella penna inserendo la stessa col pennino e serbatoio in posizione capovolta e appoggiandosi su un piano altrimenti non si riesce a fare la giusta forza per fissarle bene.

Comunque per chi ancora non ci abbia provato vi avviso che secondo me si riesce bene a far funzionare tranquillamente le penne Parker anche con cartucce diverse dalle proprietarie come le comunissime Pelikan. Parlo, secondo la mia esperienza sia delle penne di plastica Parker "Demonstrator" che per le Parker "Sonnet" i modelli di questa marca che ho in casa.

Ci vuole solo un po' di precisione, attenzione e forza manuale in più quando si inserisce la cartuccia, null'altro. Questa storia che certe penne funzionano solo con le cartucce proprietarie secondo me è una cosa non vera. Sono tutte strategie inventate dalle case produttrici per obbligare l'utilizzatore finale a comprare i marchi del loro inchiostro ma non è vero che le penne non funzionano se caricate con cartucce di altri inchiostri.

Qualcun'altro oltre a me riesce a far funzionare una Parker con le cartucce Pelikan 4001 tenuto conto del sistema di alloggiamento della cartuccia che è più largo rispetto alla forma delle cartucce Pelikan?

Sicuramente i produttori sono interessati a vendere le loro cartucce piu' che adattarsi a uno standard internazionale. E non dubito che con un po' di pazienza si possano utilizzare cartucce diverse da quelle previste su alcune penne. Il fatto e' che comunque i formati sono tanti: uno per ciascuna delle tre marche giapponesi, le cosiddette "universali" Pelikan, quelle Parker-Aurora ecc.

E c'e' sempre il rischio di romperle, o magari non s'inseriscono bene e di conseguenza non funzionano a dovere o hanno delle perdite.

E' uno dei motivi per cui in molti preferiamo i sistemi di caricamento integrati. Infatti quando compro una cartuccia/converter so sempre che finiro' ad utilizzarla col suo converter; tutt'al piu' utilizzero' le cartucce fornite assieme alla penna.

Onestamente, piuttosto che provare a usare cartucce di altre marche su una Sailor o una Pilot (tutte le mie c/c appartengono a questi due produttori) preferisco risparmiare con un inchiostro in boccetta, cosa che tra l'altro mi garantisce anche piu' varieta' di scelta.

Anche io preferisco non rischiare ed usare il converter.L'ugello delle cartucce Parker ed Aurora è molto più ampio e se si rompe,cosa abbastanza probabile,c'è il rischio di ritrovarsi con l'interno della penna allagato;inoltre l'inchiostro potrebbe fuoriuscire anche all'esterno,visto che il corpo non è a tenuta.Viceversa,le cartucce Pelikan,se usate su penne Parker o Aurora,avendo la bocchetta più piccola possono rompersi,provocando un guaio simile a quello sopra descritto.
Per il resto sono d'accordo anche io che i produttori hanno escogitato il sistema delle cartucce personalizzate per far sì che si sia costretti a comprare le loro.
Cordiali saluti