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Inchiostri “preparatori”

I colori preferiti, le miscele sperimentate, le misture autoprodotte. Tutto sull'inchiostro che utilizzate nella vostra fedelissima stilografica!
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A Casirati
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Inchiostri “preparatori”

Messaggio da A Casirati »

S.175 engraving.JPG
Una delle caratteristiche più comuni nelle stilografiche d’epoca, almeno in quelle prodotte fino agli anni 30, è quella del flusso molto abbondante quando vengono alimentate con inchiostri moderni, mediamente più fluidi di quelli della prima metà del XX secolo.
Il mio inchiostro preferito è lo Sheaffer Skrip nero, usualmente poco adatto a stilografiche ante 1940 proprio a causa della sua fluidità. Normalmente, perciò, in quei casi ricorro al Pelikan 4001 nero.
Ho però notato che alimentare una stilografica fabbricata prima del 1940 e fresca di restauro direttamente con quest’ultimo non garantisce un flusso ed una regolarità di scrittura sufficienti.
Quelle penne hanno alimentatori in ebanite, che si impregnano d’inchiostro in modo del tutto particolare rispetto a quelli moderni in plastica o resina (scusate la scarsa precisione tecnica nell'uso di questi termini).
Ho risolto il problema utilizzando prima lo Sheaffer Skrip nero poi, a prima carica esaurita, il Pelikan 4001 nero.

Da qui una domanda: è possibile che un inchiostro più fluido, in caso d’alimentatori in ebanite, faciliti la “ripresa” nel caso di una stilografica sottoposta a restauro e dunque ad una pulizia più profonda?
Alberto Casirati
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Ottorino
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Re: Inchiostri “preparatori”

Messaggio da Ottorino »

Butto la.

"fluidi" anche se usato colloquialmente, significa poco.

In questo caso userei "tensioattivi", "con bassa tensione superficiale", "saponosi", "bagnanti" e via di questi sinonimi.

Altro termine che spesso sento sul forum è "densi".
La densità è il rapporto peso/volume e niente ha a che fare con le caratteristiche di scorrevolezza/bagnabilità.

Non è una lezione, ma serve sapere queste cose negli scambi scriti altrimenti non ci si capisce.

Sicuramente il precedente inchiostro Skrip lascia delle molecole adsorbite sull'ebanite e ne puo' cambiare le proprieta' superficiali.

Come queste proprieta' poi si riflettano sul funzionamento finale, non è facile prevederlo.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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