Il Cigno - Mabie Todd "Swan" 362 Med
Inviato: domenica 27 marzo 2016, 18:09
La penna, completamente in ebanite, dopo l’usuale restauro conservativo si presenta in ottime condizioni generali. Nonostante sia stata evidentemente utilizzata, pur abbastanza rispettosamente, per un lungo periodo (la fine cesellatura del corpo è ancora ben visibile ma, data anche la tenerezza del materiale, non è più così evidente), presenta pochi segni ed abrasioni e sia il pennino in oro a 14 carati sia le due bande dorate sono ancora belli.
Particolarmente interessante l’alimentatore, dalla caratteristica forma a bulbo. Si pensava che fosse riservato alle penne di maggiori dimensioni (cfr. “Pen Repair”, pag. 136), ma ogni giorno si impara qualcosa di nuovo!
Un’incisione sul fondello riporta la scritta “362”, che identifica precisamente il modello, e, sotto, “MED”, che informa sul tipo di pennino.
Il corpo, finemente cesellato, riporta incisi sia il cigno, con la scritta “Trade mark”, sia, su tre righe successive, “The Swan pen”, “Mabie Todd & C°”, “Made in England”.
Naturalmente la stilografica, composta solo da pennino, impugnatura, alimentatore, corpo e cappuccio, è caratterizzata dalla massima semplicità costruttiva. Una qualità, questa, che garantisce grande facilità di manutenzione ed una lunghissima vita utile, purché si osservino alcune cautele. Per il caricamento, infatti, è necessario svitare la sezione, tenere il corpo in posizione verticale e riempirlo d’inchiostro mediante un contagocce. La sezione viene quindi riavvitata, senza serrarla troppo, e la penna è pronta all’uso, garantendo un’ottima tenuta. La filettatura è sottile e precisa, dunque impone un po’ di cautela nelle operazioni. D’altra parte, “la calma è la virtù dei forti” !
La penna non è certo corta quando chiusa (138 mm) ed arriva ai 176 mm quando è aperta con il cappuccio calzato. Questo assetto è da sempre consigliato dai produttori, al fine di preservare il pennino nell’eventualità di cadute accidentali. Il peso del cappuccio, infatti, tende a far puntare il pennino verso l’alto durante il “volo” involontario, preservandolo dall’impatto.
Ecco le altre misure principali:
- lunghezza aperta a cappuccio non calzato: 126 mm
- diametro del fusto: 10 mm
- diametro del cappuccio: 12 mm
- diametro medio della sezione: 7 mm
- lunghezza della sezione: 22 mm
- lunghezza della parte esposta del pennino: 17 mm
La sezione è sottile, ma molto confortevole e la sua lunghezza consente impugnature molto diverse.
Il pennino si dimostra morbido anche se non flessibile, con una scrittura molto precisa ed un flusso deciso ma non abbondante, senza salti o partenze false. L’ideale per il lavoro in ufficio o per l’agenda, che sempre più spesso ci costringono a confrontarci con carte di qualità scarsa, soggette a spiumaggio.
Il bilanciamento è ottimo anche a cappuccio calzato, grazie alla leggerezza dell’ebanite.
Ottima l’autonomia di scrittura, grazie al fatto che il corpo della penna funge direttamente da serbatoio.
Trovo bellissima questa stilografica: elegante (difficilissimo battere un'eyedropper d'inizio secolo sotto questo profilo...), sobria e di proporzioni molto aggraziate. La forma affusolata e le due bande dorate, tipiche degli anni 1910 / 20, le donano un tocco di classe in più. L’assenza della clip riporta ai fantastici scrittoi in mogano o noce degli inizi del secolo XX.
Una penna del tutto degna del nome scelto per il suo marchio e senz’altro in grado d’ispirare atmosfere tranquille e raffinate, sempre più rare, ahimé, al giorno d’oggi…