Noodler's Old Dutch Colony Sepia
Inviato: venerdì 25 marzo 2016, 21:51
Ciao a tutti!
Spero di fare un piacere alla comunità nel recensire -dal basso delle mie capacità- un inchiostro che, per ovvi motivi, è ben difficile da reperire in Italia, ancor più del resto della gamma Noodler's. Si tratta infatti dell'Old Dutch Colony Sepia, prodotto in esclusiva per il Fountain Pen Hospital di New York, graditissimo regalo di mio zio.
Si tratta, come facilmente intuibile, di un inchiostro volutamente retrò (se non direttamente anticheggiante), dal classico tono seppia virante al nocciola e al beige tipico -se ne avete familiarità- del cangiante inchiostro ferrogallico con cui erano scritti i documenti tre-quattro-cinque secoli fa.
Sotto questo punto di vista non è un inchiostro insolito o innovativo; si rivela anzi una tinta molto sobria, difficile a stancare.
Passando dallo stilistico al tecnico, in base alla mia esperienza questo Old Dutch Colony Sepia è un inchiostro abbastanza schizzinoso in fatto di penne e carta. Sembra non apprezzare i pennini sottili (figuriamoci i sottilissimi...), assieme ai quali dà origine ad un flusso magro, seppur senza alcun problema in fatto di affidabilità. Con gli stessi pennini sottili perde inoltre le fantastiche ombreggiature e le lievi variazioni di tonalità, ma come contraltare ottiene la capacità di scrivere discretamente anche su carte di scarsa qualità.
Ma è con i pennini dal medio in su che questo inchiostro, secondo me, riesce ad esprimersi al meglio. Oltre all'ottimo shading, infatti, riesce a fornire alle penne una buona fluidità, che rende la scrittura simile al tagliare il burro con un coltello caldo. Attenzione però: in questo caso è d'obbligo l'uso di carta di ottima qualità, pena l'inutilizzabilità del verso del foglio ed un feathering imbarazzante.
Tra le altre caratteristiche dimostra una discreta velocità di asciugatura ed una parziale resistenza all'acqua (il testo diventa slavato ma rimane perfettamente leggibile).
Conclusioni: si tratta di un inchiostro qualitativamente molto buono (in base alla mia scarsa esperienza), ma probabilmente troppo classico per riuscire a spiccare tra gli altri inchiostri seppia. Questa caratteristica, d'altro canto, lo rende molto sobrio e senz'altro utilizzabile nel quotidiano da parte di chi vuole staccarsi dal classico blu o nero.
Ps- Chiedo solennemente scusa per la mia "cacografia", nonchè per la foto fatta col cellulare (purtroppo manco di scanner)
Pps- Non so se sia il luogo adatto, ma sono disposto volentieri a scambiare un po' di questo inchiostro con qualche colore diverso, magari in zona Lazio. I calamai Noodler's sono enormi, credo che se dovessi finirlo da solo impiegherei 10 anni!
Spero di fare un piacere alla comunità nel recensire -dal basso delle mie capacità- un inchiostro che, per ovvi motivi, è ben difficile da reperire in Italia, ancor più del resto della gamma Noodler's. Si tratta infatti dell'Old Dutch Colony Sepia, prodotto in esclusiva per il Fountain Pen Hospital di New York, graditissimo regalo di mio zio.
Si tratta, come facilmente intuibile, di un inchiostro volutamente retrò (se non direttamente anticheggiante), dal classico tono seppia virante al nocciola e al beige tipico -se ne avete familiarità- del cangiante inchiostro ferrogallico con cui erano scritti i documenti tre-quattro-cinque secoli fa.
Sotto questo punto di vista non è un inchiostro insolito o innovativo; si rivela anzi una tinta molto sobria, difficile a stancare.
Passando dallo stilistico al tecnico, in base alla mia esperienza questo Old Dutch Colony Sepia è un inchiostro abbastanza schizzinoso in fatto di penne e carta. Sembra non apprezzare i pennini sottili (figuriamoci i sottilissimi...), assieme ai quali dà origine ad un flusso magro, seppur senza alcun problema in fatto di affidabilità. Con gli stessi pennini sottili perde inoltre le fantastiche ombreggiature e le lievi variazioni di tonalità, ma come contraltare ottiene la capacità di scrivere discretamente anche su carte di scarsa qualità.
Ma è con i pennini dal medio in su che questo inchiostro, secondo me, riesce ad esprimersi al meglio. Oltre all'ottimo shading, infatti, riesce a fornire alle penne una buona fluidità, che rende la scrittura simile al tagliare il burro con un coltello caldo. Attenzione però: in questo caso è d'obbligo l'uso di carta di ottima qualità, pena l'inutilizzabilità del verso del foglio ed un feathering imbarazzante.
Tra le altre caratteristiche dimostra una discreta velocità di asciugatura ed una parziale resistenza all'acqua (il testo diventa slavato ma rimane perfettamente leggibile).
Conclusioni: si tratta di un inchiostro qualitativamente molto buono (in base alla mia scarsa esperienza), ma probabilmente troppo classico per riuscire a spiccare tra gli altri inchiostri seppia. Questa caratteristica, d'altro canto, lo rende molto sobrio e senz'altro utilizzabile nel quotidiano da parte di chi vuole staccarsi dal classico blu o nero.
Ps- Chiedo solennemente scusa per la mia "cacografia", nonchè per la foto fatta col cellulare (purtroppo manco di scanner)
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Pps- Non so se sia il luogo adatto, ma sono disposto volentieri a scambiare un po' di questo inchiostro con qualche colore diverso, magari in zona Lazio. I calamai Noodler's sono enormi, credo che se dovessi finirlo da solo impiegherei 10 anni!