Delta Dolcevita Masterpiece - Prime impressioni
Inviato: lunedì 14 marzo 2016, 17:42
Buongiorno a tutti,
una decina di giorni fa, desideroso di acquistare una nuova penna stilografica e, alla ricerca di consigli, mi sono iscritto al forum.
I suggerimenti non hanno tardato ad arrivare e mi hanno consentito di avere un’idea precisa di quanto offre il mercato, in relazione alle mie esigenze (essenzialmente affidabilità per un uso quotidiano, seppur alternato a quello di un altro paio di penne già in mio possesso).
E così l’acquisto si è concretizzato.
Giovedì scorso sono passato a ritirare la mia Delta Dolcevita Masterpiece.
Ne avevo dato, quasi immediatamente, segnalazione nella sezione dei consigli.
Adesso, mi sembra corretto riportare qui qualche impressione... non certo una recensione, che implicherebbe delle conoscenze ed un’esperienza in materia che non ho.
Partiamo dalla fase dell’acquisto.
L’ho presa in un negozietto di Torino, che non conoscevo e davanti alla cui vetrina non ero mai passato prima.
Il feeling con il titolare è stato subito ottimo. È stato disponibile, mi ha fatto sentire ben consigliato e mi ha lusingato con un po’ di sconto e due omaggi (l’incisione e un inchiostro della migliore qualità).
Al ritiro l’entusiasmo iniziale si è molto smorzato: arrivato a caso, infatti, mi sono accorto che la contro-contro-scatola era danneggiata, la contro-scatola riportava l’indicazione del pennino sbagliata (“F” anziché “M”), la garanzia non era né timbrata e né firmata e l’inchiostro non era turchese, come avevo chiesto, bensì blu-verde (e dire che l’avevo scelto io dalla mensola ma, evidentemente, sono un po’ daltonico oltre che completamente a digiuno della lingua giapponese).
Ma ora veniamo alla penna.
Esteticamente la trovo molto appagante: la misura e le proporzioni sono esattamente quelle che avevo in mente. La trovo ben fatta, con l’eccezione della clip: povera a mio modo di vedere.
Nella taschino interno della giacca entra con difficoltà, a causa della lunghezza e della clip: la Montblanc 146 entra, invece, con la massima naturalezza.
Scrivere è un piacere! Un grande piacere… Resta confermata l’impressione che avevo avuto all’atto della scelta iniziale.
Adesso allego (almeno ci provo) un paio di foto.
Vi saluto e ringrazio nuovamente dei consigli.
Sergio
una decina di giorni fa, desideroso di acquistare una nuova penna stilografica e, alla ricerca di consigli, mi sono iscritto al forum.
I suggerimenti non hanno tardato ad arrivare e mi hanno consentito di avere un’idea precisa di quanto offre il mercato, in relazione alle mie esigenze (essenzialmente affidabilità per un uso quotidiano, seppur alternato a quello di un altro paio di penne già in mio possesso).
E così l’acquisto si è concretizzato.
Giovedì scorso sono passato a ritirare la mia Delta Dolcevita Masterpiece.
Ne avevo dato, quasi immediatamente, segnalazione nella sezione dei consigli.
Adesso, mi sembra corretto riportare qui qualche impressione... non certo una recensione, che implicherebbe delle conoscenze ed un’esperienza in materia che non ho.
Partiamo dalla fase dell’acquisto.
L’ho presa in un negozietto di Torino, che non conoscevo e davanti alla cui vetrina non ero mai passato prima.
Il feeling con il titolare è stato subito ottimo. È stato disponibile, mi ha fatto sentire ben consigliato e mi ha lusingato con un po’ di sconto e due omaggi (l’incisione e un inchiostro della migliore qualità).
Al ritiro l’entusiasmo iniziale si è molto smorzato: arrivato a caso, infatti, mi sono accorto che la contro-contro-scatola era danneggiata, la contro-scatola riportava l’indicazione del pennino sbagliata (“F” anziché “M”), la garanzia non era né timbrata e né firmata e l’inchiostro non era turchese, come avevo chiesto, bensì blu-verde (e dire che l’avevo scelto io dalla mensola ma, evidentemente, sono un po’ daltonico oltre che completamente a digiuno della lingua giapponese).
Ma ora veniamo alla penna.
Esteticamente la trovo molto appagante: la misura e le proporzioni sono esattamente quelle che avevo in mente. La trovo ben fatta, con l’eccezione della clip: povera a mio modo di vedere.
Nella taschino interno della giacca entra con difficoltà, a causa della lunghezza e della clip: la Montblanc 146 entra, invece, con la massima naturalezza.
Scrivere è un piacere! Un grande piacere… Resta confermata l’impressione che avevo avuto all’atto della scelta iniziale.
Adesso allego (almeno ci provo) un paio di foto.
Vi saluto e ringrazio nuovamente dei consigli.
Sergio