Una super classica: Parker 45
Inviato: sabato 5 marzo 2016, 17:20
Recentemente ho avuto modo di acquistare sulla baia una Parker modello 45, credo una delle stilografiche più diffuse in assoluto. L'ho acquistata nell'ambito di un'offerta "predi 2 paghi 1", nella quale la 45 ricopriva il ruolo di "quasi omaggio".
In effetti ero interessato all'altra stilografica della coppia, ma dopo avere provato a scrivere con questa 45 il mio interesse nei suoi confronti é aumentato di molto.
La Parker 45 ha avuto una vita lunghissima: dai primi anni 60 sino a circa dieci anni fa. Conseguentemente é stata commercializzata in molte versioni differenti, aventi prevalentemente come target una fascia di clienti interessati ad una stilografica dal costo contenuto ma capace di sopportare un utilizzo intenso. In primo luogo, quindi, la categoria degli studenti.
Pare sia stata una delle prime stilografiche alimentate a cartuccia, e forse la prima ad essere equipaggiata con un converter.
Anche i materiali dei vari modelli sono differenti. Si va dalle prime versioni con il corpo in materiale plastico (polistirene) e cappuccio in metallo (il mitico cappuccio Parker Lustraloy) a modelli completamente in polistirene, a modelli più recenti completamente in metallo, laccato o satinato. Insomma, ce n'é per tutti i gusti.
Da quello che sono riuscito a comprendere dalla documentazione che ho letto (oltre al nostro Wiki ho consultato http://www.richardspens.com e parkercollector.com ) la 45 in mio possesso é il modello Arrow, messo sul mercato nei primi anni 60 (62 o 64).
Anche il mio modello segue la forma classica della 45, che é rimasta sostanzialmente fedele a se stessa nel corso degli anni. Ricorda la tipica forma a sigaro, ma piuttosto allungato e relativamente sottile. Una linea essenziale e senza troppi fronzoli, con il fusto a sezione circolare che si restringe decisamente verso la sua estremità. Anche il cappuccio si restringe nettamente nella sezione, e termina con un piccolo cilindretto in metallo connesso alla tradizionale clip a dardo.
Il pennino in oro é piuttosto piccolo, é semi carenato e quindi in parte nascosto dalla parte inferiore del fusto a cui é connesso assieme all'alimentatore. Entrambi sono tenuti assieme da un componente unico, avvitato alla parte inferiore del fusto. E' così possibile svitare il tutto, e successivamente separare pennino e alimentatore dal loro comune supporto.
Non avendo avuto alcuna necessità di una pulizia approfondita non ho smontato queste parti, sempre fedele alla mia filosofia secondo cui una stilografica di età non più verdissima deve essere disturbata solo per buoni motivi....
Le dimensioni mi sembrano nella media. I valori approssimati (sono privo di calibro) sono i seguenti: 13,6 cm di lunghezza (12,8 cm senza cappuccio), mentre il diametro massimo é di circa 11,5 mm e si riduce a 5 mm in fondo al fusto ed a 6 mm dalla parte opposta, sulla punta del cappuccio.
Qui di seguito alcune foto: Purtroppo, almeno per me, l'assenza di parti in metallo comporta un peso davvero minimo: siamo nella categoria dei pesi piuma, con un peso complessivo di circa 13 grammi, di cui 5 grammi abbondanti per il solo cappuccio.
Dopo un utilizzo abbastanza significativo, esaurimento di una cartuccia grande della Parker, posso dire che l'esperienza di scrittura sia ottima.
Il tratto medio / fine é regolare, come il flusso. La misura del pennino dovrebbe essere una M, ma forse a causa della mia mano piuttosto leggera non mi pare molto più spesso di un F europeo.
L'impressione é quella di una scrittura estremamente "morbida", anche se il pennino non é certo un flex e permette variazioni di tratto limitate.
Va anche detto che personalmente fatico ad esercitare una pressione particolarmente elevata sul pennino, essenzialmente per la paura di deformarlo. Per prove estreme dovrei ricorrere a mio cognato, soprannominato "mano di pietra" per il suo stile di scrittura. Come potete immaginare, di norma lo tengo lontano anni luce dalle mie stilografiche....
Ecco una breve prova d scrittura: In definitiva, una stilografica dai costi modesti e di facile reperibilità visto il volume degli esemplari prodotti in più di 50 anni (!), che comunque regala un'ottima esperienza di scrittura grazie ad un pennino molto morbido e scorrevole.
Personalmente non apprezzo l'eccessiva leggerezza del mio modello Arrow, completamente in polistirene. Potendo scegliere, avrei preferito acquistare un modello parzialmente o completamente in metallo.
per questa volta, that's all folks!
Alla prossima, magari per la pseudo recensione di un'altra ciofeca Cinese...
Ciao
In effetti ero interessato all'altra stilografica della coppia, ma dopo avere provato a scrivere con questa 45 il mio interesse nei suoi confronti é aumentato di molto.
La Parker 45 ha avuto una vita lunghissima: dai primi anni 60 sino a circa dieci anni fa. Conseguentemente é stata commercializzata in molte versioni differenti, aventi prevalentemente come target una fascia di clienti interessati ad una stilografica dal costo contenuto ma capace di sopportare un utilizzo intenso. In primo luogo, quindi, la categoria degli studenti.
Pare sia stata una delle prime stilografiche alimentate a cartuccia, e forse la prima ad essere equipaggiata con un converter.
Anche i materiali dei vari modelli sono differenti. Si va dalle prime versioni con il corpo in materiale plastico (polistirene) e cappuccio in metallo (il mitico cappuccio Parker Lustraloy) a modelli completamente in polistirene, a modelli più recenti completamente in metallo, laccato o satinato. Insomma, ce n'é per tutti i gusti.
Da quello che sono riuscito a comprendere dalla documentazione che ho letto (oltre al nostro Wiki ho consultato http://www.richardspens.com e parkercollector.com ) la 45 in mio possesso é il modello Arrow, messo sul mercato nei primi anni 60 (62 o 64).
Anche il mio modello segue la forma classica della 45, che é rimasta sostanzialmente fedele a se stessa nel corso degli anni. Ricorda la tipica forma a sigaro, ma piuttosto allungato e relativamente sottile. Una linea essenziale e senza troppi fronzoli, con il fusto a sezione circolare che si restringe decisamente verso la sua estremità. Anche il cappuccio si restringe nettamente nella sezione, e termina con un piccolo cilindretto in metallo connesso alla tradizionale clip a dardo.
Il pennino in oro é piuttosto piccolo, é semi carenato e quindi in parte nascosto dalla parte inferiore del fusto a cui é connesso assieme all'alimentatore. Entrambi sono tenuti assieme da un componente unico, avvitato alla parte inferiore del fusto. E' così possibile svitare il tutto, e successivamente separare pennino e alimentatore dal loro comune supporto.
Non avendo avuto alcuna necessità di una pulizia approfondita non ho smontato queste parti, sempre fedele alla mia filosofia secondo cui una stilografica di età non più verdissima deve essere disturbata solo per buoni motivi....
Le dimensioni mi sembrano nella media. I valori approssimati (sono privo di calibro) sono i seguenti: 13,6 cm di lunghezza (12,8 cm senza cappuccio), mentre il diametro massimo é di circa 11,5 mm e si riduce a 5 mm in fondo al fusto ed a 6 mm dalla parte opposta, sulla punta del cappuccio.
Qui di seguito alcune foto: Purtroppo, almeno per me, l'assenza di parti in metallo comporta un peso davvero minimo: siamo nella categoria dei pesi piuma, con un peso complessivo di circa 13 grammi, di cui 5 grammi abbondanti per il solo cappuccio.
Dopo un utilizzo abbastanza significativo, esaurimento di una cartuccia grande della Parker, posso dire che l'esperienza di scrittura sia ottima.
Il tratto medio / fine é regolare, come il flusso. La misura del pennino dovrebbe essere una M, ma forse a causa della mia mano piuttosto leggera non mi pare molto più spesso di un F europeo.
L'impressione é quella di una scrittura estremamente "morbida", anche se il pennino non é certo un flex e permette variazioni di tratto limitate.
Va anche detto che personalmente fatico ad esercitare una pressione particolarmente elevata sul pennino, essenzialmente per la paura di deformarlo. Per prove estreme dovrei ricorrere a mio cognato, soprannominato "mano di pietra" per il suo stile di scrittura. Come potete immaginare, di norma lo tengo lontano anni luce dalle mie stilografiche....
Ecco una breve prova d scrittura: In definitiva, una stilografica dai costi modesti e di facile reperibilità visto il volume degli esemplari prodotti in più di 50 anni (!), che comunque regala un'ottima esperienza di scrittura grazie ad un pennino molto morbido e scorrevole.
Personalmente non apprezzo l'eccessiva leggerezza del mio modello Arrow, completamente in polistirene. Potendo scegliere, avrei preferito acquistare un modello parzialmente o completamente in metallo.
per questa volta, that's all folks!
Alla prossima, magari per la pseudo recensione di un'altra ciofeca Cinese...
Ciao
