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22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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Recensione Inchiostro Herbin "1670" Anniversary Ink
- klapaucius
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- Il mio inchiostro preferito: Pilot Iroshizuku Tsuki-yo
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Recensione Inchiostro Herbin "1670" Anniversary Ink
Come promesso, provo a recensire quest'inchiostro speciale firmato Herbin, uscito nel 2010 per celebrare il 340° anniversario della nascita della ditta. Inizialmente non era chiaro se sarebbe stata un'edizione limitata o meno. A quanto pare non lo è, sebbene il prezzo sia da "edizione limitata".
Si tratta di un rosso vivo chiamato Rouge Hematite dal nome di un minerale dal caratteristico color sangue, e vuole riprodurre il rosso della ceralacca usata dalle corti reali che lo stesso Jean Herbin riforniva.
Inutile dire che ciò che distingue questo inchiostro è proprio il suo essere un'edizione "celebrativa", una specie di rosso deluxe che si fa notare in quanto tale soprattutto dalla confezione.
(Le foto sono scattate con una banale webcam, senza nessuna cura per la "location" o l'illuminazione, da cui la scarsa qualità del tutto).
Una scatola bianca, vergata in oro e più alta rispetto alle normali scatole cubiche degli altri inchiostri Herbin, contiene una boccetta dalla forma cubica, seccamente squadrata, di vetro trasparente, il cui spessore aumenta via via che si scende dal collo verso il fondo, è chiusa da un tappo di alluminio ricoperto da un sottile strato di cera rossa ed è cinta a mo' di collana da una cordicella dorata fissata con una medaglia di ceralacca dorata, con stampigliato sopra "1670". La boccetta, da 50 ml, è davvero bella. Nella scatola è anche presente un foglietto in cinque lingue, che racconta brevemente i fasti della ditta.
La prima cosa che colpisce, se si presta un po' di attenzione, è il fatto che questo inchiostro tende a creare un deposito sul fondo, anche abbastanza spesso e resistente. Benché nel foglietto e sulla scatola non ci sia scritto nulla in proposito, entrambe le volte che ho caricato questo rosso ho dapprima scosso più volte la boccetta fino a "rompere" e diffondere il sedimento, seguendo i consigli dati sui vari forum e blog da diversi utenti.
Per quanto possa sembrare strano, c'è infatti un motivo per cui è desiderabile che le parti più solide di questo inchiostro non proprio fluidissimo restino in sospensione: è la presenza di pigmenti che danno un caratteristico alone dorato al tratto su carta. Sono come delle piccole schegge o pagliuzze d'oro ben visibili ad occhio nudo, specie se osservate di riflesso, un po' in controluce, benché (temo) non siano discernibili nella mia scansione (carta Fabriano, blocchi da scrittura Traccia).
Queste sfumature gialle fanno virare il rosso appena verso l'arancio. Il colore resta vivo sulle penne dal flusso abbondante: si può notare dalla scansione come la Pilot 78 G Broad con l'alimentatore da me ritoccato renda una vividezza superiore a quello della Pelikan M151, decisamente più scuro. Personalmente apprezzo molto questa varietà di comportamento. In più questo inchiostro non ha mostrato difetti di feathering o bleedthrough su nessuna delle carte che ho utilizzato, anche se naturalmente più è abbondante il flusso della penna, più è facile che qualcosa dall'altra parte del foglio si veda.
Come detto, l'inchiostro non è dei più fluidi, diciamo pure che è abbastanza corposo, per via del pigmento dorato che contiene. Se avessi una macchina fotografica decente vi farei vedere l'aspetto un po' inquietante assunto dai pennini... le macchie rosso-arancio sono praticamente impossibili da pulire con un fazzoletto o con un panno, dato che si riformano subito e si seccano rapidamente. Tuttavia dopo averne utilizzato un intero converter sulla Pilot e dopo qualche giorno di utilizzo con la Pelikan a pistone, posso dire che si tratta di un inchiostro sicuro, che certo richiede un'accurata pulizia prima di cambiarlo con un altro, ma che non dovrebbe dare grossi problemi, anche se consiglierei di utilizzarlo solo con penne dal flusso generoso.
I tempi di asciugatura, sebbene non li abbia cronometrati, non sono poi molto lunghi.
Per concludere io penso che si tratti di un inchiostro che a chi non usa tanto spesso il rosso potrebbe piacere possedere, in quanto fa la sua bella figura sia scenograficamente, sulla scrivania, per via della sua confezione, sia per quegli eleganti effetti dorati, che possono rendere più belli messaggi d'auguri, inviti e lettere. Chi invece ha bisogno di un rosso da uso quotidiano forse sarebbe meglio si rivolgesse a qualcosa di più economico.
Si tratta di un rosso vivo chiamato Rouge Hematite dal nome di un minerale dal caratteristico color sangue, e vuole riprodurre il rosso della ceralacca usata dalle corti reali che lo stesso Jean Herbin riforniva.
Inutile dire che ciò che distingue questo inchiostro è proprio il suo essere un'edizione "celebrativa", una specie di rosso deluxe che si fa notare in quanto tale soprattutto dalla confezione.
(Le foto sono scattate con una banale webcam, senza nessuna cura per la "location" o l'illuminazione, da cui la scarsa qualità del tutto).
Una scatola bianca, vergata in oro e più alta rispetto alle normali scatole cubiche degli altri inchiostri Herbin, contiene una boccetta dalla forma cubica, seccamente squadrata, di vetro trasparente, il cui spessore aumenta via via che si scende dal collo verso il fondo, è chiusa da un tappo di alluminio ricoperto da un sottile strato di cera rossa ed è cinta a mo' di collana da una cordicella dorata fissata con una medaglia di ceralacca dorata, con stampigliato sopra "1670". La boccetta, da 50 ml, è davvero bella. Nella scatola è anche presente un foglietto in cinque lingue, che racconta brevemente i fasti della ditta.
La prima cosa che colpisce, se si presta un po' di attenzione, è il fatto che questo inchiostro tende a creare un deposito sul fondo, anche abbastanza spesso e resistente. Benché nel foglietto e sulla scatola non ci sia scritto nulla in proposito, entrambe le volte che ho caricato questo rosso ho dapprima scosso più volte la boccetta fino a "rompere" e diffondere il sedimento, seguendo i consigli dati sui vari forum e blog da diversi utenti.
Per quanto possa sembrare strano, c'è infatti un motivo per cui è desiderabile che le parti più solide di questo inchiostro non proprio fluidissimo restino in sospensione: è la presenza di pigmenti che danno un caratteristico alone dorato al tratto su carta. Sono come delle piccole schegge o pagliuzze d'oro ben visibili ad occhio nudo, specie se osservate di riflesso, un po' in controluce, benché (temo) non siano discernibili nella mia scansione (carta Fabriano, blocchi da scrittura Traccia).
Queste sfumature gialle fanno virare il rosso appena verso l'arancio. Il colore resta vivo sulle penne dal flusso abbondante: si può notare dalla scansione come la Pilot 78 G Broad con l'alimentatore da me ritoccato renda una vividezza superiore a quello della Pelikan M151, decisamente più scuro. Personalmente apprezzo molto questa varietà di comportamento. In più questo inchiostro non ha mostrato difetti di feathering o bleedthrough su nessuna delle carte che ho utilizzato, anche se naturalmente più è abbondante il flusso della penna, più è facile che qualcosa dall'altra parte del foglio si veda.
Come detto, l'inchiostro non è dei più fluidi, diciamo pure che è abbastanza corposo, per via del pigmento dorato che contiene. Se avessi una macchina fotografica decente vi farei vedere l'aspetto un po' inquietante assunto dai pennini... le macchie rosso-arancio sono praticamente impossibili da pulire con un fazzoletto o con un panno, dato che si riformano subito e si seccano rapidamente. Tuttavia dopo averne utilizzato un intero converter sulla Pilot e dopo qualche giorno di utilizzo con la Pelikan a pistone, posso dire che si tratta di un inchiostro sicuro, che certo richiede un'accurata pulizia prima di cambiarlo con un altro, ma che non dovrebbe dare grossi problemi, anche se consiglierei di utilizzarlo solo con penne dal flusso generoso.
I tempi di asciugatura, sebbene non li abbia cronometrati, non sono poi molto lunghi.
Per concludere io penso che si tratti di un inchiostro che a chi non usa tanto spesso il rosso potrebbe piacere possedere, in quanto fa la sua bella figura sia scenograficamente, sulla scrivania, per via della sua confezione, sia per quegli eleganti effetti dorati, che possono rendere più belli messaggi d'auguri, inviti e lettere. Chi invece ha bisogno di un rosso da uso quotidiano forse sarebbe meglio si rivolgesse a qualcosa di più economico.
Ultima modifica di klapaucius il mercoledì 12 settembre 2012, 9:34, modificato 1 volta in totale.
Giuseppe
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Re: Recensione Inchiostro Herbin "1670" Anniversary Ink
Bella recensione... complimenti !
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Re: Recensione Inchiostro Herbin "1670" Anniversary Ink
Complimenti per l'ottima recensione, era da un po' che avevo adocchiato questo inchiostro..
Mi chiedevo: il fatto che sia così corposo e ricco di "sedimenti" o comunque pigmenti dorati non crea rischi di intasamento o macchie della penna?
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Re: Recensione Inchiostro Herbin "1670" Anniversary Ink
Complimenti per la tua recensione,molto accurata.Ogni tanto,nonostante il costo,anche a me viene la voglia di provare qualcosa di nuovo.E poi la confezione è davvero molto elegante.
Cordiali saluti
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Alessandro
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Re: Recensione Inchiostro Herbin "1670" Anniversary Ink
Temo che il rischio di intasamento sia molto concreto,soprattutto in quanto quasi tutti gli alimentatori moderni hanno un flusso piuttosto ristretto.Alexander ha scritto:Complimenti per l'ottima recensione, era da un po' che avevo adocchiato questo inchiostro..
Mi chiedevo: il fatto che sia così corposo e ricco di "sedimenti" o comunque pigmenti dorati non crea rischi di intasamento o macchie della penna?
Cordiali saluti
Alessandro
- klapaucius
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Re: Recensione Inchiostro Herbin "1670" Anniversary Ink
Beh sì, il rischio c'è. Non per niente l'ho provato su una penna da 10 dollari e poi sulla M150.Alexander ha scritto:Complimenti per l'ottima recensione, era da un po' che avevo adocchiato questo inchiostro..
Mi chiedevo: il fatto che sia così corposo e ricco di "sedimenti" o comunque pigmenti dorati non crea rischi di intasamento o macchie della penna?
Come detto, il pennino si sporca facilmente e a poco vale pulirlo ogni tanto. Tuttavia devo dire che non ho riscontrato problemi di intasamento, finora, sulle due penne da me usate, che anzi ripartono subito e senza tentennamenti. E tieni presente che il rosso lo uso molto meno spesso degli altri inchiostri.
Io penso che su una penna dal flusso abbondante sia ragionevolmente sicuro.
Giuseppe
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Re: Recensione Inchiostro Herbin "1670" Anniversary Ink
Complimenti per la recensione! Tra l'altro, ero proprio curioso di sapere qualcosa riguardo questo inchiostro, quindi mi hai anticipato!
come hai detto - e concordo - è un inchiostro un po' più da grandi occasioni, piuttosto che da tutti i giorni.
Io, per esempio, prediligo certe tonalità per scrivere le lettere

Io, per esempio, prediligo certe tonalità per scrivere le lettere
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Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.
W.W.
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Che il potente spettacolo continui,
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- Tiberio G
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Mi ero perso questa recensione, davvero ben fatta, per un inchiostro proprio singolare.
Mi pare proprio adatto per scrivere qualche bel biglietto in calligrafia, da usare per occasioni speciali, ma a me non capiterebbe spesso...
Anche la versione blu "1670" ha questa peculiare pagliuzza dorata in sospensione?
Mi pare proprio adatto per scrivere qualche bel biglietto in calligrafia, da usare per occasioni speciali, ma a me non capiterebbe spesso...
Anche la versione blu "1670" ha questa peculiare pagliuzza dorata in sospensione?
Tiberio
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Recensione Inchiostro Herbin "1670" Anniversary Ink
Grazie Tiberio per averlo recuperato, anche a me era sfuggito questo argomento.
Mi sembra un ottimo prodotto e particolarmente indicato per qualche occasione speciale.
Vedrò in rete se c'è qualche indicazione per altri colori.
Mi sembra un ottimo prodotto e particolarmente indicato per qualche occasione speciale.
Vedrò in rete se c'è qualche indicazione per altri colori.
"Quando si scrive delle donne, bisogna intingere il pennino nell'arcobaleno". Denis Diderot
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Ne ho sempre sentito parlare bene, ma non l'avevo mai visto all'opera... Davvero un bell'inchiostro! 
Ho la stessa curiosità di Tiberio: magari, anzichè dorato, l'alone è argentato!

Ho la stessa curiosità di Tiberio: magari, anzichè dorato, l'alone è argentato!

"Non è morto ciò che può vivere in eterno, e in strani eoni anche la morte può morire..."
H.P. Lovecraft
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- La mia penna preferita: mmhh, non so..vediamo..forse..
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a parte la scenografica confezione, mi sembra di leggere tra le righe che il bilancio sia pendente vs. il negativo o sbaglio?klapaucius ha scritto:...
Per concludere io penso che si tratti di un inchiostro che a chi non usa tanto spesso il rosso potrebbe piacere possedere, in quanto fa la sua bella figura sia scenograficamente, sulla scrivania, per via della sua confezione, sia per quegli eleganti effetti dorati, che possono rendere più belli messaggi d'auguri, inviti e lettere. Chi invece ha bisogno di un rosso da uso quotidiano forse sarebbe meglio si rivolgesse a qualcosa di più economico.
Per scrivere rapidamente, bisogna avere pensato molto.
Charles Baudelaire.
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gianpi73 ha scritto:a parte la scenografica confezione, mi sembra di leggere tra le righe che il bilancio sia pendente vs. il negativo o sbaglio?klapaucius ha scritto:...
Per concludere io penso che si tratti di un inchiostro che a chi non usa tanto spesso il rosso potrebbe piacere possedere, in quanto fa la sua bella figura sia scenograficamente, sulla scrivania, per via della sua confezione, sia per quegli eleganti effetti dorati, che possono rendere più belli messaggi d'auguri, inviti e lettere. Chi invece ha bisogno di un rosso da uso quotidiano forse sarebbe meglio si rivolgesse a qualcosa di più economico.
Assolutamente no.
O meglio, è una questione di esigenze: se si ha bisogno di un rosso da usare tutti i giorni (grande consumo e quindi bisogno di risparmio) meglio rivolgersi altrove. Ma l'inchiostro è meno problematico di quanto non possa sembrare per la storia delle particelle dorate.
Giuseppe