FountainPen.it Forum

Io al momento ho solo due stilografiche quindi adesso ne uso solo una (la pilot 78g) e mai l'altra (una anonima economica).
So però che molti di voi hanno decine di penne e ne hanno varie che tengono contemporaneamente inchiostrate. La domanda è: ma in assoluto, quale è la penna, fra tutte, con cui fisicamente scrivete di più, riempiendo più pagine di testo?
Scusate se l'argomento era già stato trattato annullate questo post

Io sostanzialmente uso di più le penne che carico di inchiostro nero, che sia l'aurora 98, la Parker 51, la capless o chissà quale altra che si trova a rivestire quel ruolo in quel periodo, al secondo posto ci sono le verdi, in genere Montblanc noblesse VIP o Anastasia (Meisterstuck n°149) poi le blu, lamy 80w in genere, e in fine le rosse.

ciro ha scritto:Io sostanzialmente uso di più le penne che carico di inchiostro nero, che sia l'aurora 98, la Parker 51, la capless o chissà quale altra che si trova a rivestire quel ruolo in quel periodo, al secondo posto ci sono le verdi, in genere Montblanc noblesse VIP o Anastasia (Meisterstuck n°149) poi le blu, lamy 80w in genere, e in fine le rosse.

Ah!
Che ingenuo che sono! In effetti qua dalla tua risposta mi rendo conto che le variabili in gioco, quando si hanno molte penne, sono tante, già ne ho capite due: 1) rotazione penne inchiostrate e 2) gamma di inchiostri preferiti
Probabilmente capire quale penna scriva fisicamente di più, diciamo in un mese, o in un anno,può essere più complesso di quanto avessi pensato

Beh, si.
Dovrei tener traccia degli scritti sulla agenda il che renderebbe la risposta alla tua domanda un po' più precisa ma molto meno immediata.
Se ci tieni posso provare ad elaborare una tabella e darti una risposta fra un certo periodo di tempo.

la penna che uso di più è quella che uso in ufficio: la Pilot Capless

Io vado a periodi e a seconda della rotazione penne. Ultimamente mi trovo molto bene con la Delta The Journal e una Omas 556-s.

credo che quella che finisce più spesso nella rotazione per l'ufficio sia la twsbi 580
(combinazione di robustezza, autonomia, dimensioni, valore contenuto, pennini intercambiabili, ecc.)

subito dietro la pilot falcon

non sono ancora arrivato a portarmene dietro più di una per volta

a casa invece é un'equa distribuzione, anche se le penne a pistone rimangono piú a lungo per l'autonomia maggiore

No, Ciro, non sono interessato a sapere che usi la penna A il 35 %, la B il 33 % e la C il 32% , con la tua organizzazione si può infatti dire che usi praticamente le penne in modo regolare, ero più alla ricerca di situazioni (se esistono) del tipo - ho 20 - 40 - 100 penne ma per il 70% scrivo sempre con la penna x.
È che io farei così, se ne avessi tante.
Dalle altre risposte vedo un'altra cosa che non mi aspettavo: pensavo che le penne migliori e più costose si usassero raramente e poi per scrivere tutti i giorni si utilizzasse una penna da 30 euro, invece vedo che si usano buone penne anche per uso intensivo e questo mi piace

zen71 ha scritto:credo che quella che finisce più spesso nella rotazione per l'ufficio sia la twsbi 580
(combinazione di robustezza, autonomia, dimensioni, valore contenuto, pennini intercambiabili, ecc.)

In effetti stavo pensando a questa per la mia prossima penna, per fare un passo avanti rispetto alla mia pilot78g solo sono indeciso sul pennino perchè qui nel forum ho capito che pur essendo la 580 giapponese come la mia 78g in realtà il pennino m della 580 è più simile a un Lamy m che al pennino m della mia 78g e quindi sono qua indeciso perché non so se la devo ordinare con il pennino m o f. È che da un lato mi piace scrivere fino dall'altro ho letto che le giapponesi m sono già fine, insomma non so con che pennino mi conviene ordinarla, è vero che si possono cambiare...

Come disse qualcuno in giro per il forum "Ma usiamole ste penne pregiate! A che serve che ci sopravvivano?"

Comunque spesso mi succede che vado per mercatini, trovo una penna e dopo averla ripristinata la carico e la uso fino al prossimo acquisto. Questa settimana così è stato con la Sheaffer Targa che trovai domenica scorsa. Ora l'ho scaricata e ho ripreso la 98 che avevo lasciato inchiostrata da settimane quindi conto di esaurirla e passare alla 51 e così via finché non le ho esaurite e lavate tutte, poi dovrò darmi anche io una regola.

Gli oggetti pregiati, se concepiti per l'uso, come penne, orologi, ecc. ed usati con la giusta attenzione, ci sopravviveranno lo stesso.

Ma anche quelli economici !!

Anch'io uso principalmente la Twsbi 580 caricata con il solito Pelikan Black. Di solito può capitare di cambiare inchiostro, magari passando a qualcosa di colorato, tipo Diamine Evergreen, e in fondo in fondo è quella che ho sempre inchiostrata.

Per quanto riguarda l'utilizzo delle più costose/economiche di solito in passato preferivo non portarmi dietro quelle a cui tenevo di più per paura di rovinarle, ma, complice anche una piacevole chiacchierata con l'amico Ciro, mi sono convinto che lasciarle inutilizzate è molto peggio. Diciamo che tutte devono essere vissute, solo così possiamo prenderci le migliori soddisfazioni. Non a caso sono riuscito a mettere a posto un'Aurora 88P che avevo da un bel pò e a cui tenevo molto e da una settimana la sto usando sempre senza alcun timore e finalmente riuscendo a godermela appieno.

Concordo, io ho intenzione di acquistare qualche altra penna, visto che ne ho solo due, ma le compreró per usarle, più o meno intensamente non solo per collezionarle ed esporre.
Per quello che riguarda la rotazione già so che sarà sbilanciata e che finirò per usare di più quelle che mi piaceranno di più, trascurando un pò quelle che mi piaceranno meno. Ma forse è anche umano.

Ottorino ha scritto:Ma anche quelli economici !!

Certo... ma in genere ci si fanno meno problemi nel portarsi a spasso la Bic anziché penne che costano centinaia di volte tanto...

Considerazioni da inizio di digestione:

1) Gli oggetti non pregiati, o meglio non costosi, di un tempo, invecchiando diventano via via più pregiati, specie se ben conservati e con una qualche valenza storica, estetica, ecc.. Il tempo li rende via via meno disponibili e questo aiuta ad aumentarne il valore economico. Per capirci la peggior pentola d'automobile degli anni 20, adesso è interessantissima agli occhi di un collezionista.

2) Quando ci sopravvivranno, queste penne, saranno probabilmente ereditate da nostri cari e penso che avranno una valenza maggiore se saranno tramandate con qualche traccia di un corretto uso da parte del bisnonno, piuttosto che asetticamente conservate come nuove. Ma è ovviamente solo un'opinione.

3) Questi sono oggetti che hanno una funzione, cioè scrivere, e che hanno ciascuna un proprio modo di scrivere, che dipende dalle scelte tecniche, dai materiali, dagli assemblaggi. Non averle nemmeno provate significa che non si è potuto apprezzare una parte fondamentale della loro bellezza. Sempre secondo me.

Quella con inchiostro nero al lavoro, TWSBI eco, e quella con inchiostro verde per tutto quelli che non sono documenti ufficiali, MB 146