Eccomi di nuovo: sempre in argomento, questo come si smonta?
E' di una Ero (non so se sia il suo originale), generica dicitura "14K gold plated", innesto a vite ma senza l'anello metallico (mi sembrerebbe un corpo unico pressofuso con il pennino, non vedo segni di congiunzione).
Problema: non scrive. Aspira e scarica regolarmente l'inchiostro, ma questo non affluisce alla punta del pennino. Se provo a forzare il pistone l'inchiostro schizza fuori dal forellino di sfiato anteriore.
Grazie!
Avete tutti ragione, sulla scia della Pelikan ero stato colto dal raptus dello smontaggio.
In realtà pennino ed alimentatore sembrano (di sicuro c'è solo la morte) ben solidali fra di loro; ma i rebbi sono molto serrati: potrei per prima cosa tentare di distanziarli un po' (avevo da qualche parte in garage uno spessimetro, potrei provare con quello, oppure con un vecchio negativo fotografico in celluloide).
Se poi non ottengo risultati provo a smontare, come ha spiegato Analogico.
Grazie a tutti!
Nel caso, basta appoggiare il bordo del tubetto di plastica sul bordo di un tavolo con il pennino che punta in basso.
Un paio di colpetti sulla coda dell'alimentatore quel tanto che basta per farlo avanzare di qualche millimetro, poi è semplicissimo separare i pezzi manualmente.
Antonio
Essere moderni vuol dire affaccendarsi nell’ Incurabile.
(Emil M. Cioran)
Provato con un foglietto da bloc notes: fra alimentatore e pennino, cercando di infilarlo dalla parte della punta, non passa assolutamente.
Passa da lato (il pennino è ovviamente più largo dell'alimentatore), ma poi si ferma subito.
Analogo risultato con una Jinhao 599 (che scrive benissimo) e che ho usato come campione.
Piuttosto, con il mio famoso microscopio cinese ho notato che, mentre sulla Jinhao i rebbi sono sia pure impercettibilmente distanziati fino alla punta (è quanto meno ben visibile il solco fra i due), su questa no: il solco è appena visibile, tanto è unito.
Provo con lo spessimetro (che nel frattempo ho ritrovato), iniziando ovviamente ad inserire cautamente quello più sottile per vedere se riesco ad allargarli un po'?
Per ora (senza smontare nulla) ho provato ad alzare un po' le ali e ad esercitare una certa pressione con la punta su un foglio di carta (pigia e lascia, pigia e lascia: sistema che avevo adottato qualche tempo fa per cercare di convincere una maledettissima Omas DS a scrivere qualcosa).
Poi ho rimontato e ricaricato.
Al momento scrive (un bel tratto fine), ma nell'alimentatore c'è ancora l'inchiostro della ricarica; bisognerà vedere con l'uso.
Grazie a tutti e buona domenica!
Questa è risolta: ho "messo le ali" al pennino, secondo i suggerimenti Red Bull - Ottorino, e continua a scrivere senza problemi.
Il pennino non è il massimo della scorrevolezza (non è sicuramente il suo originale: ho altre Ero con pennino marchiato Ero, e questo non lo è, quindi deve essere stato sostituito), ma è un Fine e fa il suo dovere.
Direi che non necessitano altri interventi; ma con l'occasione ho imparato come si smonterebbe anche questo gruppo e come si allargherebbero i rebbi.
Grazie!
Se scrive bene è tutto ok.
Il tuo pennino pare anche del tipo privo di pallino di iridio, ma con la semplice sagomatura della punta.
Devo aggiungere che io ho una ERO che per il momento è l'unica penna in mio possesso che scrive sempre molto bene, con qualsiasi inchiostro e su qualsiasi carta.
Antonio
Essere moderni vuol dire affaccendarsi nell’ Incurabile.
(Emil M. Cioran)