Mancavo solo io...mi presento.
Inviato: sabato 23 gennaio 2016, 15:43
Ciao a tutti, eccomi qua. Vi leggo da tanto ed è giunta l'ora di fare parte anch'io di questo simpatico forum. Vivo in Trentino, la passione per le stilografiche è nata quasi per caso. Dopo il diploma del liceo, mi regalano una Parker Sonnet che tengo nel cassetto fino a quando, un giorno mi accorgo che dopo ore di scrittura la mano iniziava a farmi delle domande insistenti; una in particolare:
La mano: " Ma perché non ti compri una stilografica "
Io: " Ho già una una stilografica, me l'hanno regalata tempo fa "
La mano: " E che aspetti a prenderla "
Io: " Ok, domani la prendo e scriverai con quella, promesso,
La mano: " Voglio proprio vedere "
Io:" Tranquilla, vedrai ".
Il giorno dopo, apro il cassetto, prendo la penna e l'inchiostro, ma, sorpresa, il pennino è italico, poco o per nulla adatto a prendere appunti veloci. Da quel momento è iniziata una vera ricerca di pennini e altre penne stilografiche e, ovviamene la mano era felice. Ma non solo, anche la mente era più rilassata da quel piacevole rumorino che assecondo della carta usata il pennino produceva. Ora ho una decine di penne, quattro sonnet con pennini diversi (f,m, italico,e una f da 18k), due Pelikan m200 (f,m), un paio di Vector, una Pelikan scolastica e altre anonime.
Con quale mi trovo meglio? Con la Parker Sonnet Silver Tartan con il pennino 18k f. Che dire, poesia pura, carattere, variabilità di tratto, ergonomia. Contrariamente a quanto leggevo in rete, io con le Pelikan non riesco a parlare, figuriamoci a scrivere. Le reputo ottimi strumenti di scrittura, sì, ma non riesco ad aggiungere altro. Tuttavia, le uso più o meno tutte, le Pelikan per appunti veloci ., ma trovo il tratto (sia M che F) monotono anche se i pennini navigano molto bene.
Un saluto a tutti,
Brian
La mano: " Ma perché non ti compri una stilografica "
Io: " Ho già una una stilografica, me l'hanno regalata tempo fa "
La mano: " E che aspetti a prenderla "
Io: " Ok, domani la prendo e scriverai con quella, promesso,
La mano: " Voglio proprio vedere "
Io:" Tranquilla, vedrai ".
Il giorno dopo, apro il cassetto, prendo la penna e l'inchiostro, ma, sorpresa, il pennino è italico, poco o per nulla adatto a prendere appunti veloci. Da quel momento è iniziata una vera ricerca di pennini e altre penne stilografiche e, ovviamene la mano era felice. Ma non solo, anche la mente era più rilassata da quel piacevole rumorino che assecondo della carta usata il pennino produceva. Ora ho una decine di penne, quattro sonnet con pennini diversi (f,m, italico,e una f da 18k), due Pelikan m200 (f,m), un paio di Vector, una Pelikan scolastica e altre anonime.
Con quale mi trovo meglio? Con la Parker Sonnet Silver Tartan con il pennino 18k f. Che dire, poesia pura, carattere, variabilità di tratto, ergonomia. Contrariamente a quanto leggevo in rete, io con le Pelikan non riesco a parlare, figuriamoci a scrivere. Le reputo ottimi strumenti di scrittura, sì, ma non riesco ad aggiungere altro. Tuttavia, le uso più o meno tutte, le Pelikan per appunti veloci ., ma trovo il tratto (sia M che F) monotono anche se i pennini navigano molto bene.
Un saluto a tutti,
Brian