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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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In quanto sbiadisce l'inchiostro?
In quanto sbiadisce l'inchiostro?
Volendo - con scarsa umiltà - che le parole vergate ci sopravvivano e non sbiadiscano fino a sparire, che tipo di inchiostro dovremmo usare?
Voglio dire, se fra quarant'anni volessi leggere i miei scritti tardo-giovanili (sono generoso con me stesso) che inchiostro dovrei usare per evitare di trovare cumuli di fogli bianchi?
È meglio andare su un ferrogallico? O sono preoccupazioni eccessive e qualsiasi inchiostro in realtà è leggibile per più tempo di quanto chiunque vorrebbe farlo?
Grazie per le risposte e perdonatemi se è una domanda sciocca.
Voglio dire, se fra quarant'anni volessi leggere i miei scritti tardo-giovanili (sono generoso con me stesso) che inchiostro dovrei usare per evitare di trovare cumuli di fogli bianchi?
È meglio andare su un ferrogallico? O sono preoccupazioni eccessive e qualsiasi inchiostro in realtà è leggibile per più tempo di quanto chiunque vorrebbe farlo?
Grazie per le risposte e perdonatemi se è una domanda sciocca.
Re: In quanto sbiadisce l'inchiostro?
In linea generale salvo acqua o se conservati in cattive condizioni tutti gli inchiostri resistono al tempo, al massimo si sbiadiscono un po'. Ho visto pagine scritte più di 30 anni fà con il Pelikan Royal Blu, che addirittura é anche lavabile, perfettamente leggibili.
Certo un ferrogalico o un permanente ti darebbe la certezza che i tuoi scritti ti sopravvivano e di rimandare ai posteri la sentenza
Certo un ferrogalico o un permanente ti darebbe la certezza che i tuoi scritti ti sopravvivano e di rimandare ai posteri la sentenza
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Re: In quanto sbiadisce l'inchiostro?
Anche a me è capitato di trovare appunti di lavoro scritti con inchiostro cancellabile in cartuccia, e constatare che dopo solo qualche mese erano quasi trasparenti. Specialmente se lasciati alla luce sulla scrivania. Se però i fogli sono ben conservati al riparo da luce e umidità non dovresti avere problemi.
Io ora sto provando gli inchiostri Koh-I-Noor document ink che dovrebbero essere certificati proprio per non dare questi problemi. Oltretutto costano veramente poco, mentre gli altri inchiostri li uso quando scrivo cose non importanti giusto per il gusto di usare la stilografica o per appunti che non devo conservare.
Io ora sto provando gli inchiostri Koh-I-Noor document ink che dovrebbero essere certificati proprio per non dare questi problemi. Oltretutto costano veramente poco, mentre gli altri inchiostri li uso quando scrivo cose non importanti giusto per il gusto di usare la stilografica o per appunti che non devo conservare.
Re: In quanto sbiadisce l'inchiostro?
Un permanente di qualità quale potrebbe essere? Ho lo Scabiosa ferrogallico ma lo trovo un po' liquido, diluito, se è il termine giusto.Eroica ha scritto:In linea generale salvo acqua o se conservati in cattive condizioni tutti gli inchiostri resistono al tempo, al massimo si sbiadiscono un po'. Ho visto pagine scritte più di 30 anni fà con il Pelikan Royal Blu, che addirittura é anche lavabile, perfettamente leggibili.
Certo un ferrogalico o un permanente ti darebbe la certezza che i tuoi scritti ti sopravvivano e di rimandare ai posteri la sentenza
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Re: In quanto sbiadisce l'inchiostro?
Occhio però ad utilizzare un ferrogallico per stilografiche. I ferrogallici per intinzione hanno all'interno gomma arabica che intaserebbe il gruppo d'alimentazione.
La Diamine, ad esempio, ha nel proprio catalogo un ferrogallico per stilografiche.
La Diamine, ad esempio, ha nel proprio catalogo un ferrogallico per stilografiche.
Re: In quanto sbiadisce l'inchiostro?
Personalmente come permanenti ho solo il Salix ferrogallico e il MONTBLANC permanent black con certificato ISO.Zona ha scritto:Un permanente di qualità quale potrebbe essere? Ho lo Scabiosa ferrogallico ma lo trovo un po' liquido, diluito, se è il termine giusto.Eroica ha scritto:In linea generale salvo acqua o se conservati in cattive condizioni tutti gli inchiostri resistono al tempo, al massimo si sbiadiscono un po'. Ho visto pagine scritte più di 30 anni fà con il Pelikan Royal Blu, che addirittura é anche lavabile, perfettamente leggibili.
Certo un ferrogalico o un permanente ti darebbe la certezza che i tuoi scritti ti sopravvivano e di rimandare ai posteri la sentenza
Se il primo lo sto cominciando ad apprezzare solo adesso con penne dal flusso abbondante e dal tratto medio, il secondo invece è superbo, un' inchiostro che mi ha piacevolmente stupito.
Comunque dai un occhiata qui
https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=9&t=6456
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Re: In quanto sbiadisce l'inchiostro?
Lo Scabiosa, infatti, è un ferrogallico per stilografiche prodotto dalla nota casa rohrer & klingnernemesy75 ha scritto:Occhio però ad utilizzare un ferrogallico per stilografiche. I ferrogallici per intinzione hanno all'interno gomma arabica che intaserebbe il gruppo d'alimentazione.
La Diamine, ad esempio, ha nel proprio catalogo un ferrogallico per stilografiche.
Riccardo
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Re: In quanto sbiadisce l'inchiostro?
Grassie nè.stanzarichi ha scritto: Lo Scabiosa, infatti, è un ferrogallico per stilografiche prodotto dalla nota casa rohrer & klingner
Non si finisce mai di imparare. Ho scoperto l'esistenza dello Scabiosa dal post di zona. Tra l'altro sembra pure una bella tonalità di violetto.
Alle superiori ho avuto la brillante idea di utilizzare il ferrogallico di mia sorella su di una stilografica a cui ero anche affezionato. Morale della favola: mi hanno regalato una stilo nuova! Si era incrostato tutto l'alimentatore e non c'è stato verso di ripulirla.
Ho scoperto solamente alcuni anni fa il motivo tecnico del guasto.
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Re: In quanto sbiadisce l'inchiostro?
nei ferrogallici specificatamente per calligrafia, che vanno usati solo per intinzione con gli appositi pennini calligrafici, non è la gomma arabica il solo problema, ma anche la notevole quantità di pigmenti che restano in sospensione. Lo stesso discorso vale per l'inchiostro di china. Prodotti da evitare assolutamente con le stilografiche. Al contrario, gli inchiostri stilografici permanenti, alcuni dei quali ferrogallici, sono testati e sicuri; unica accortezza è pulire più spesso accuratamente la penna, in modo che eventuali depositi vengano prontamente rimossi.
Ho ordinato anche io i Koh-i-noor (come resistere?!). Quanto ai permanenti, mi trovo bene, anzi benissimo, con il superbo KWZ Blue-black (ferrogallico) che a differenza del R&K Salix è saturo e scuro anche con tratti sottili e poco umidi.
Ho ordinato anche io i Koh-i-noor (come resistere?!). Quanto ai permanenti, mi trovo bene, anzi benissimo, con il superbo KWZ Blue-black (ferrogallico) che a differenza del R&K Salix è saturo e scuro anche con tratti sottili e poco umidi.
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
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Re: In quanto sbiadisce l'inchiostro?
Concordo in pieno per esperienza diretta: per apprezzare sia il Salix che lo Scabiosa occorre utilizzarli su una penna dal flusso tendente all'abbondante e con pennimo M (o addirittura B): con pennino F e flusso scarso il Salix diventa un grigio/bluastro slavato, lo Scabiosa quasi nero.
Restano permanenti (in realtà la loro base grigia, i pigmenti colorati con l'acqua se ne vanno), ma non se ne apprezza il colore.
Fra i permanenti (non ferrogallici) vorrei segnalare la linea Document della De Atramentis: svariati colori e (a leggere in giro) ottimi inchiostri.
Poi ci sono sempre i classici Noodler's, la nuova linea della R&K, i Koh-I-Noor...
Comunque, i miei appunti delle medie e del liceo (oltre 40 anni fa ), scritti in buona parte con le classiche cartucce Pelikan o Auretta di allora, sia pure conservati in cassetti, sono ancora tutti perfettamente leggibili (solo un po' più sbiaditi).
Ho però l'impressione che l'inchiostro blu royale delle cartucce Pelikan sia cambiato (e peggiorato): cose scritte la scorsa estate (fra l'altro con una maledettissima stilografiuca Pelikan trasparente di cui si è anche parlato qui e che consumava più inchiostro di una Ferrari) sono già diventate molto, ma molto "pallide".
Se vuoi tramandare i tuoi scritti ai posteri hai una buona scelta, caro concittadino!
Restano permanenti (in realtà la loro base grigia, i pigmenti colorati con l'acqua se ne vanno), ma non se ne apprezza il colore.
Fra i permanenti (non ferrogallici) vorrei segnalare la linea Document della De Atramentis: svariati colori e (a leggere in giro) ottimi inchiostri.
Poi ci sono sempre i classici Noodler's, la nuova linea della R&K, i Koh-I-Noor...
Comunque, i miei appunti delle medie e del liceo (oltre 40 anni fa ), scritti in buona parte con le classiche cartucce Pelikan o Auretta di allora, sia pure conservati in cassetti, sono ancora tutti perfettamente leggibili (solo un po' più sbiaditi).
Ho però l'impressione che l'inchiostro blu royale delle cartucce Pelikan sia cambiato (e peggiorato): cose scritte la scorsa estate (fra l'altro con una maledettissima stilografiuca Pelikan trasparente di cui si è anche parlato qui e che consumava più inchiostro di una Ferrari) sono già diventate molto, ma molto "pallide".
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Giuseppe.
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Re: In quanto sbiadisce l'inchiostro?
Secondo me il problema maggiore è la luce (a parte bagni in acqua) non il tempo.
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Re: In quanto sbiadisce l'inchiostro?
cercavo questo argomento, finalmente l'ho trovato
da quando ho trovato il forum sono in discussione con un mio amico, con cui ho avuto tempi stilografici assai graziosi, su questo fatto della durevolezza
tutti e due usiamo l'inchiostro per disegnare. io gli faccio vedere inchiostri, ma lui ripete che lo stilografico sbiadisce
c'è un disegno suo, di tanti anni fa, che vorrei mostrarvi, dell'età proprio ragazzino. conosco quest'amico e il disegno da quarantatre anni, per la precisione. certo il disegno ha cambiato colore, scomparso per fortuna non si può dire.
penso che avesse usato due o tre blu, allora facilmente reperibili, quasi certamente pelikan, ma forse c'era pure inchiostro parker turchese
il disegno si mantiene su vari toni tendenti al seppia, come se un elemento 'seppia', fosse rimasto, e quello blu impallidito
proverò a fotografare e a indagare
il disegno è stato appeso, sempre, ora è in un punto alquanto buio, certo non è mai stato al sole
lettere conservate nei cassetti, anche più vecchie, sembrano inalterate, anche quelle blu royal
naturalmente, io ho reagito dicendo che non aspiro più a far niente di duraturo. il problema però, è che questo non è del tutto ,vero, anzi, mi lancerei volentieri in acquisti variopinti, compatibilmente coi prezzi. dovrei pure trovare a chi scrivere....
insomma che ne pensate dei disegni stilografici?
e poi, disegni o scritti, che differenza fa?
ci sono inchiostri sicuri?
vedo che il Pettirosso e altri hanno già in parte risposto, scusate la lungaggine. ma vedo che anche degli inchiostri di china, ce n'è di sospetti....
da quando ho trovato il forum sono in discussione con un mio amico, con cui ho avuto tempi stilografici assai graziosi, su questo fatto della durevolezza
tutti e due usiamo l'inchiostro per disegnare. io gli faccio vedere inchiostri, ma lui ripete che lo stilografico sbiadisce
c'è un disegno suo, di tanti anni fa, che vorrei mostrarvi, dell'età proprio ragazzino. conosco quest'amico e il disegno da quarantatre anni, per la precisione. certo il disegno ha cambiato colore, scomparso per fortuna non si può dire.
penso che avesse usato due o tre blu, allora facilmente reperibili, quasi certamente pelikan, ma forse c'era pure inchiostro parker turchese
il disegno si mantiene su vari toni tendenti al seppia, come se un elemento 'seppia', fosse rimasto, e quello blu impallidito
proverò a fotografare e a indagare
il disegno è stato appeso, sempre, ora è in un punto alquanto buio, certo non è mai stato al sole
lettere conservate nei cassetti, anche più vecchie, sembrano inalterate, anche quelle blu royal
naturalmente, io ho reagito dicendo che non aspiro più a far niente di duraturo. il problema però, è che questo non è del tutto ,vero, anzi, mi lancerei volentieri in acquisti variopinti, compatibilmente coi prezzi. dovrei pure trovare a chi scrivere....
insomma che ne pensate dei disegni stilografici?
e poi, disegni o scritti, che differenza fa?
ci sono inchiostri sicuri?
vedo che il Pettirosso e altri hanno già in parte risposto, scusate la lungaggine. ma vedo che anche degli inchiostri di china, ce n'è di sospetti....
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Re: In quanto sbiadisce l'inchiostro?
Gli scritti e i disegni fatti con inchiostri di china rimangono perfetti anche dopo svariati decenni. Ho avuto modo di verificarlo proprio recentemente: ho gettato sull'immondizia 4 borse piene di vecchi scritti e disegni, ancora tutti perfetti. Parlo di cose di 40 e passa anni addietro. Anche disegni su lucido rimasti parzialmente esposti alla luce erano ancora immacolati.
- shinken
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Re: In quanto sbiadisce l'inchiostro?
Gli inchiostri di china o simili sono usati da migliaia di anni e sono molto resistentiPaolooo ha scritto:Gli scritti e i disegni fatti con inchiostri di china rimangono perfetti anche dopo svariati decenni. Ho avuto modo di verificarlo proprio recentemente: ho gettato sull'immondizia 4 borse piene di vecchi scritti e disegni, ancora tutti perfetti. Parlo di cose di 40 e passa anni addietro. Anche disegni su lucido rimasti parzialmente esposti alla luce erano ancora immacolati.
Ci sono documenti millenari , opere calligrfiche ecc, scritti con questi inchiostri e attualmente ancora leggibili
Credo che un problema delicato nei documenti potrebbe essere qualità della carta
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intervengo tardi ma sono interessato.
l'ink di china va bene solo per il pennino non per la stilo : la blocca
qualcuno ha esperienza circa i "moderni" ferrogallici ? dagli anni 70-80 in poi ? sono passati decenni e sarebbe interessante se qualcuno ha riscontri in merito.
sulla questione della carta sono interessatissimo !!! qualche consiglio oltre ai conosciuti rodia e francesi vari ?
vorrei solo considerare che oltre il problema della luce, spesso c'è il problema dell'umidità. sia per chi scritti ( quelli che mi incuriosiscono ) che per i disegni .
l'ink di china va bene solo per il pennino non per la stilo : la blocca
qualcuno ha esperienza circa i "moderni" ferrogallici ? dagli anni 70-80 in poi ? sono passati decenni e sarebbe interessante se qualcuno ha riscontri in merito.
sulla questione della carta sono interessatissimo !!! qualche consiglio oltre ai conosciuti rodia e francesi vari ?
vorrei solo considerare che oltre il problema della luce, spesso c'è il problema dell'umidità. sia per chi scritti ( quelli che mi incuriosiscono ) che per i disegni .