FountainPen.it Forum

So che è una domanda un po' ebete.
la questione però rimane aperta: a volte la penna vola perché ho qualcosa da scrivere..altre volte sto con la penna in mano...e non so che scrivere, manco per provare penna e inchiostro.
In genere redigo un diario giornaliero, ma certi giorni sono troppo stanco per ragionare.

Parole e lettere slegate tanto per scrivere mi sembrano uno spreco.
Voi..cosa scrivete?

Sai che questa è una domanda che volevo fare da tempo, ma poi andando in giro per il forum si capisce, però è vero spesso non so cosa scrivere e allora mi dedico alla compilazione, in un piccolo notebook, delle cose della mia professione che ricordo meno come terapie o nomi di farmaci perchè a volte mi succede di non ricordare il nome di quel farmaco che ho prescritto mille volte ( come il Brivudin contro l' Herpes Zoster ), e ciò , di fronte al paziente ,è piuttosto imbarazzante e per quanto mi sforzi non c' è niente da fare ( allora vado di prontuario dicendo : forse hanno cambiato fascia o numero di esenzione, aspetti che controllo ) .

Io risolvo così: mi metto di fronte alla libreria, scelgo un libro a caso, se non l'ho letto lo scarto e ricomincio altrimenti cerco i segnalibri che di solito lascio per segnare parti che mi sono piaciute particolarmente e inizio a ricopiare, poi rielaboro, poi prendo le penne calligrafiche e provo alcuni pezzi in vari stili fino a che poi non si è fatto tardi e devo smettere.
(i precedenti passaggi possono saltare in parte e avvenire in ordine sparso n.d.r.)

Io durante il giorno scrivo molte cose di lavoro poi compilo l'agenda, appuntamenti, appunti, promemoria, contatti ecc. ecc..
La sera dopo cena , scelgo un passo che mi piace e lo trascrivo, a volte su una pagina bianca dell'agenda stessa, altre volte su un quaderno che ho sempre con me.
Questa sera ho scelto il Cantico delle Creature di San Francesco di Assisi, uno scritto che nonostante lo abbia letto e trascritto innumerevoli volte non smette mai di emozionarmi donandomi una straordinaria sensazione di pace e serenità, che dopo una frenetica giornata di lavoro terminata solo a tarda sera, è davvero salutare per il corpo e per lo spirito.

Io mi sono iscritto ad un corso di scrittura creativa, ovviamente non aspiro a diventare il nuovo Hemingway, l' ho fatto per capire come mettere su carta qualcosa di mio. È stato illuminante. Il primo esercizio partiva da una semplice immagine: un ponte. Eravamo in dieci ed ognuno ha scritto cose molto differenti. I primi 2/3 minuti sono rimasto bloccato con la penna in mano e la certezza che non mi sarebbe uscito nulla, poi mi sono buttato e ne è scaturito un inizio per un romanzo che negli ultimi 3 mesi sta prendendo forma nella mia testa. Tralasciando gli aspetti tecnici di narratologia, comunque importanti, quel primo esercizio mi ha fatto capire che per scrivere basta la voglia di farlo, un po' di fantasia e ovviamente inchiostro e una buona penna!

Argomento interessantissimo e credo molto utile per confrontrci su una questione così delicata...almeno per me lo è perchè il momento della scrittura è molto intimo al punto che quasi nessuno sa che mi piace imbrattare pagine bianche.

Spesso scrivo per il solo piacere di usare la stilo, anzi è proprio perchè vedo la penna che dico "adesso devo scrivere qualcosa"...invece che uno strumento diventa il fine.
Quindi (come Medicus) magari faccio appunti, archiovio normative, faccio liste (anche della spesa), catalogo oggetti...poi spesso capito che dopo qualche giorno butto via tutto.

Altre volte invece ho qualcosa da dire o da dirmi e allora la penna diventa il mezzo che mi da grandissimo piacere nel produrre quel che scrivo.
Se si vuole scrivere sistematicamente magari anche con la voglia di mettere giù un racconto o un libro credo che l'esercizio migliore sia quello di csrivere tutti i giorni un poco, sforzandosi di metter giù qualcosa di buono...proprio come per suonare: bisogna esercitasi anche quando non si è ispirati così ci si mantiere "freschi" e pronti e quando arriva l'ispirazione ZAC abbiamo il bagaglio, faticosamente costruito, che ci permette di "esprimerci".

Ironnib ha scritto:Argomento interessantissimo e credo molto utile per confrontrci su una questione così delicata...almeno per me lo è perchè il momento della scrittura è molto intimo al punto che quasi nessuno sa che mi piace imbrattare pagine bianche.

Spesso scrivo per il solo piacere di usare la stilo, anzi è proprio perchè vedo la penna che dico "adesso devo scrivere qualcosa"...invece che uno strumento diventa il fine.
Quindi (come Medicus) magari faccio appunti, archiovio normative, faccio liste (anche della spesa), catalogo oggetti...poi spesso capito che dopo qualche giorno butto via tutto.

Altre volte invece ho qualcosa da dire o da dirmi e allora la penna diventa il mezzo che mi da grandissimo piacere nel produrre quel che scrivo.
Se si vuole scrivere sistematicamente magari anche con la voglia di mettere giù un racconto o un libro credo che l'esercizio migliore sia quello di csrivere tutti i giorni un poco, sforzandosi di metter giù qualcosa di buono...proprio come per suonare: bisogna esercitasi anche quando non si è ispirati così ci si mantiere "freschi" e pronti e quando arriva l'ispirazione ZAC abbiamo il bagaglio, faticosamente costruito, che ci permette di "esprimerci".

Condivido il tuo pensiero, spesso anche io vedo lo scrivere come scusa per far scivolare il pennino sulla carta, e come Ciro a volte ricopio qualche pagina scelta dai miei libri. E per quanto riguarda i racconti anche molti grandi scrittori la vedono come un esercizio da portare avanti con costanza, poi da parola nasce parola

Personalmente, preferisco molto di più lo stile pensieri sparsi o aforismi, piuttosto che la narrativa che presuppone più impegno e elaborazione.
A volte però, sembrano più semplici invettive e sfogo libero.

Concordo con @Inka e @Ironnib, anche io spesso scrivo per il gusto di usare la penna, e lo prendo come geste per distrarmi e togliermi i vari pensieri che creano zavorra nella mente, tante volte scrivo quel che mi passa per la testa in quel momento, altre volte quel che vorrei accadesse o mi è capitato durante la giornata, altre volte mi diverto ad allenarmi nel migliorare la mia calligrafia (qualche anno fa mi ruppi spalla sinistra e avambraccio destro andando in bici, da allora scrivevo da schifo, fino a quando con l'esercizio del suonare la chitarra mi ha fatto da seconda riabilitazione) e provare nuovi modi di scrivere e collegare le lettere, per rendere più bella la mia calligrafia e il modo in cui scrivo.
Però non ho mai provato a scrivere testi ispirati, o racconti e simili...

Kevan ha scritto:Personalmente, preferisco molto di più lo stile pensieri sparsi o aforismi, piuttosto che la narrativa che presuppone più impegno e elaborazione.
A volte però, sembrano più semplici invettive e sfogo libero.

Beh gli sfoghi fanno bene...il libro "dei cattvi pensieri"

giusto per rappresentare tutti ... io non mi faccio nessun problema a scrivere paginate di parole e frasi a caso, lelelelele, mmmmnnnn e serie di ovali e tratteggi vari

poi finito un quaderno, lo strappo e lo butto
(non fosse che i miei non sono per niente belli potrei provare a buttare lì un paragone con i mandala )

gli appunti di lavoro, schizzi, progetti,ecc. ovviamente li tengo

Ironnib ha scritto:La butto lì....e se condividessimo qualche cosa che abbiamo scritto in apposito topic?
secondo voi funzionerebbe?

Credo sia un idea geniale... e anche un ottio modo per conoscersi in modo più approfondito!

Visto il tuo entusiasmo non posso che concretizzare
Vedi Qui

Deo Gratias, il lavoro dell'Avvocato comporta sempre di più la scrittura (il processo civile ormai ha ben poco di orale...). E' vero si scrive al pc, ma io, per scalette e brogliacci vado di stilo.
Ho una penna dedicata a scrivere sull'agenda gli appuntamenti, una finissima Safari, inchiostrata a nero.
Una Urban fine blu, per le udienze sull'agenda.
Una Nononsense in viola per firmare le diffide.
Una Connaisseur Media in Nero per le comparse e gli atti in genere.
Una MB 146 in Rosso per correggere gli atti.
Insomma, scrivo.
Quando, quasi 20 anni fa, cominciai la pratica, il mio "dominus" scriveva gli atti a mano e poi la segretaria li trasferiva sul pc...
Ormai vien più immediato scrivere direttamente su word, ma appunti e scartafacci comunque io li faccio a mano...
le scalette sarebbero da analisi.... Freccie, freccioni, asterischi, riporti....