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Sconosciute da identificare
Inviato: martedì 6 ottobre 2015, 16:08
da stanzarichi
Mio nonno, saputo di questa mia nuova "passione" per le stilografiche, sta scandagliando il magazzino della tabaccheria del cognato a caccia di resti
Quelle rosse sono Pierre Cardin in plastica, non penso abbiano un gran valore, ma può risultarmi utile l'abbinata stilo + roller. Qualcuno ha idea se le cartucce Pelikan possono essere compatibili?
Quella dorata, invece, ha un sistema di caricamento interessante direi. L'ho subito inchiostrata e non pare scrivere male. Nessun nome o indizio sulla marca, ma pare utilizzabilissima come penna da battaglia
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Re: Sconosciute da identificare
Inviato: martedì 6 ottobre 2015, 16:12
da cusdenver
la dorata potrebbe essere una universal? ne ho trovata una a casa di mio nonno con il medesimo converter molto simile alla tua penna.
Re: Sconosciute da identificare
Inviato: martedì 6 ottobre 2015, 20:32
da stanzarichi
cusdenver ha scritto:la dorata potrebbe essere una universal? ne ho trovata una a casa di mio nonno con il medesimo converter molto simile alla tua penna.
Non so se possa essere una universal, ma pare saldato al corpo della penna il "converter/serbatoio".
Re: Sconosciute da identificare
Inviato: mercoledì 7 ottobre 2015, 8:52
da Pettirosso
Era un sistema ampiamente in uso in quegli anni (direi prima metà '60), i nomi poi variavano: Universal, Primula, Flaminia, Gymnasium... Si trova un po' di tutto, e non vanno assolutamente male. In fin dei conti altro non è che una versione semplificata del caricamento a pistone. Solo un po' scomodo da azionare (almeno per me) il perno.
Stilisticamente, poi, tutte con pennino carenato, sulla scia della Parker 51.
Re: Sconosciute da identificare
Inviato: mercoledì 7 ottobre 2015, 10:02
da rolex hunter
Quasi certamente le penne rosse usano l'attacco Pelikan; è il più utilizzato, quindi ha senso che una penna "generica" usi quel tipo di attacco.
Penna laminata:
Quel tipo di caricamento si definisce "siringa inversa", è piuttosto comune sulle italiane degli anni 60 di natali non particolarmente famosi.
In effetti, pur non essendo "tecnicamente" un converter (nel senso che era fisso all'interno del corpo penna), è un pezzo amovibile; dico questo perchè ho visto i pezzi originali, che venivano inseriti nella penna (e poi avvitati e/o fissati in maniera stabile); se li trovo nel "gran rebelot" di casa mia, posto qualche foto