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A giorni alterni...
Inviato: sabato 11 febbraio 2012, 13:17
da Simone
Buongiorno,
In attesa della Pelikan M200 che ho acquistato anche sotto consiglio del forum (e che sto aspettando, data la premura del rivenditore (Goldpen), per evitare che gli inchiostri o la penna si rovinino), continuo a studiare con la Mia Faber Castell con converter e inchiostro Aurora Black.
Ho notato, però, Che ci sono giorni in cui il pennino (misura F) gratta e giorni i cui, invece, vola sulla carta. A questo punto non capisco cosa possa essere!
Ho provato ad agitare l'inchiostro, a caricare e scaricare più volte la penna, ma niente! Ho notato, inoltre, che c'è sempre un po' di aria nel converter, ma sempre in alto rispetto al pennino. Diciamo alla fine del converter.
Devo ancora provare a lavare tutta la penna, solo che il problema va a giorni; inoltre, usando la stilografica per tutto, dagli appunti universitari agli scarabocchi personali, non capisco come possa essersi ostruita.
Vi ringrazio,
Simone
Re: A giorni alterni...
Inviato: sabato 11 febbraio 2012, 13:21
da Simone
Aggiungo altri dati:
Parità di carta, poiché uso lo stesso quaderno.
Parità di "pressione", nel senso che non spingo mai, anzi, prediligo quasi non appoggiare il pennino sula, carta, in modo che scivoli su di essa.
Re: A giorni alterni...
Inviato: sabato 11 febbraio 2012, 13:39
da ghostrider
Ciao, è capitata pure a me una cosa analoga, e i motivi possono essere due:
1) I rebbi del pennino sono un po' in contrasto tra loro, per cui quando capita che sono disalinneati ti danno la sensazione di grattamdnto
2) Questione psicologica: in base alla differente agitazione cui siamo sottoposti dallo stress quotidiano contraiamo in maniera più o meno intensa i vari muscoli, col risultato che ne risente anche il modo in cui impugniamo la penna. Se fai caso quando si è nervosi la grafia diventa più brutta, mentre quando si è più rilassati la grafia migliora notevolmente.
Re: A giorni alterni...
Inviato: sabato 11 febbraio 2012, 14:03
da Simone
ghostrider ha scritto:Ciao, è capitata pure a me una cosa analoga, e i motivi possono essere due:
1) I rebbi del pennino sono un po' in contrasto tra loro, per cui quando capita che sono disalinneati ti danno la sensazione di grattamdnto
2) Questione psicologica: in base alla differente agitazione cui siamo sottoposti dallo stress quotidiano contraiamo in maniera più o meno intensa i vari muscoli, col risultato che ne risente anche il modo in cui impugniamo la penna. Se fai caso quando si è nervosi la grafia diventa più brutta, mentre quando si è più rilassati la grafia migliora notevolmente.
Quoto molto il punto 2, proverò a prestare attenzione. Comunque, per fortuna, essendo a casa a studiare in santa pace, non dovrei essere troppo stressato.
Adesso darò un occhio aI rebbi, se questi sono i due pezzi che formano la punta!

eh sì, sono ignorante!:)
Re: A giorni alterni...
Inviato: sabato 11 febbraio 2012, 14:53
da Simone
Ok, posso cominciare ad imbarazzarmi

... Ho provato a spostare il quaderno, a spostare la mano, a girare la stilo, a spostare la mano; insomma, a cambiare impugnatura.
Risultato: mi sono a corto che oggi tengo il quaderno dritto, non girato di 45° rispetto alla mano, quindi quando scrivo, ho la stilografica perpendicolare al senso di scrittura...
Purtroppo dall'ipad non riesco ad inserire immagini, ma praticamente, invece che scrivere con la mano sotto la stilo, con la punta sopra alla mano, scrivo con la mano a destra e la stilo che segue, come se trascinassi.
Appena riesco a postare una foto, mi potrete tranquillamente prendere in giro!
Almeno adesso che me ne sono accorto, ho il problema opposto: il flusso è abbondante!
Scusate l'idiozia: questo dimostra che l'impugnatura ha il suo fortissimo influsso, per lo meno....
Re: A giorni alterni...
Inviato: sabato 11 febbraio 2012, 16:02
da casesa
Ciao Simone,
speravo che ti fosse già arrivata la Pelikan. Evidentemente la neve ha rallentato le consegne...
Riguardo la tua Faber iniziavo a preoccuparmi anche perché non ho ancora deciso per l'acquisto e potrebbe essere la candidata...
ciao!
Re: A giorni alterni...
Inviato: sabato 11 febbraio 2012, 16:09
da Simone
casesa ha scritto:Ciao Simone,
speravo che ti fosse già arrivata la Pelikan. Evidentemente la neve ha rallentato le consegne...
Riguardo la tua Faber iniziavo a preoccuparmi anche perché non ho ancora deciso per l'acquisto e potrebbe essere la candidata...
ciao!
Mi dispiace, avevo intenzione di scriverlo, ma mi passava di mente! Ovviamente non posso ancora paragonare, però posso aggiungerti una cosa: ho provato a pulire anche la penna, perché comunque c'era troppa aria nel converter.
Mi sembra, dopo la lavata di pennino e converter, che ci sia fin troppa aria e non riesco a capire se sia un problema del converter o un problema fisiologico di tutte le converter.
Ho anche notato che nel pennino e in tutto il sistema di alimentazione c'era davvero tanto inchiostro, che forse poteva anche otturare un po' il sistema.
Comunque, dopo la lavata, la penna è più fluida che mai!
Ti segnalo, inoltre, un piccolo problema della Faber, giusto per farti riflettere e per non essere OT: Nella mia tende a svitassi il sistema di alimentazione dal corpo della stilografica, così mi macchio le dita ogni volta per un non nulla!
Devo dire che è scocciante, perché devi anche stringere ogni tanto il sistema di alimentazione. Penso che questo alla Pelikan non succede affatto e ti assicuro che non è poco, più che altro perché hai sempre le dita sporche!
Re: A giorni alterni...
Inviato: sabato 11 febbraio 2012, 16:19
da casesa
Ok, grazie delle info.
Ma tutti questi problemi non li avevi quando usavi solo cartucce, o sbaglio?
Ciao
Re: A giorni alterni...
Inviato: sabato 11 febbraio 2012, 16:39
da Simone
Con le cartucce, che io ricordi, meno.
Ma avevo problemi di durata (troppo, troppo scarsa, per i miei gusti). Anzi, all'università, durante la lezione, risultava eccessivamente scomodo: il prof. Spiega una parte importante, stai scrivendo e... Tac, finito l'inchiostro. Con il converter è meglio, perché comunque, prima della lezione, si può ricaricare con l'inchiostro.
La cartuccia cosa fai, la butti quando manca 1/4? Gia è uno spreco la cartuccia in se, poi costa mooooooolto di più delle boccette!
Inoltre, un problema della cartuccia, usando pelikan 4001, era l'eccessiva densità, che mi faceva grattare il pennino : non lo sopporto! Non ho mai provato altre marche, perché non riuscivo a trovare cartucce più lunghe che fossero compatibili con le dimensioni della penna, in termini di sezione.
Mettila così: dopo mesi di inchiostro in boccetta, lo prediligo di certo alle cartucce, per diversi motivi:
Risparmio non indifferente.
Eleganza e fascino dell'uso di un sistema che, normalmente, non vedi più utilizzare; per questo non vedo l'ora di provare lo stantuffo, perché sembra un ritorno maggiore "alle origini", diciamo meglio al classico.
Direi quindi che è questione di esigenze e gusti: io sono affascinato dallo stantuffo e dalla preparazione della penna alla scrittura (il rito della ricarica). Ma ci può essere chi non ha voglia di imbrattarsi o non ha tempo o preferisce la praticità delle cartucce (con sempre i limiti, soggettivi, elencati sopra).
Il converter mi sembra un ripiego, attualmente: mi sembra una voglia di stantuffo, cercando di coadiuvarla alle esigenze di riduzione dei costi (sia per il produttore che per l'utente, legato al discorso della facilità e l'esiguo costo di ricambio di un converter).
Spero di non essere stato eccessivamente prolisso
Re: A giorni alterni...
Inviato: sabato 11 febbraio 2012, 17:06
da klapaucius
Simone ha scritto:
Mi dispiace, avevo intenzione di scriverlo, ma mi passava di mente! Ovviamente non posso ancora paragonare, però posso aggiungerti una cosa: ho provato a pulire anche la penna, perché comunque c'era troppa aria nel converter.
Mi sembra, dopo la lavata di pennino e converter, che ci sia fin troppa aria e non riesco a capire se sia un problema del converter o un problema fisiologico di tutte le converter.
Ho anche notato che nel pennino e in tutto il sistema di alimentazione c'era davvero tanto inchiostro, che forse poteva anche otturare un po' il sistema.
Comunque, dopo la lavata, la penna è più fluida che mai!
Che ci sia aria nel converter e tanto inchiostro nell'alimentatore mi sembra non solo normale ma addirittura auspicabile. Chiaramente non si dovrebbero formare bolle, ma questo secondo me è dovuto più alla presenza di impurità o di grasso. Così come impurità e inchiostro rappreso possono ostruire in parte l'alimentatore rallentando il flusso.
Quindi pulire bene una penna che non scrive regolarmente sarebbe la prima cosa da fare...
Ti segnalo, inoltre, un piccolo problema della Faber, giusto per farti riflettere e per non essere OT: Nella mia tende a svitassi il sistema di alimentazione dal corpo della stilografica, così mi macchio le dita ogni volta per un non nulla!
Cosa intendi per sistema di alimentazione? Immagino non la sezione, perché comunque non dovrebbe fuoriuscire inchiostro.
Re: A giorni alterni...
Inviato: sabato 11 febbraio 2012, 20:35
da ghostrider
Simone ha scritto:Almeno adesso che me ne sono accorto, ho il problema opposto: il flusso è abbondante!
Scusate l'idiozia: questo dimostra che l'impugnatura ha il suo fortissimo influsso, per lo meno....
Secondo me è proprio questa l'essanza della penna stilografica, ossia che ti insegna a impugnare correttamente una penna; mentre le biro scrivono in qualsiasi modo, queste scrivono bene solo se le impugni correttamente.
Domenico
Re: A giorni alterni...
Inviato: sabato 11 febbraio 2012, 23:02
da vikingo60
Simone ha scritto:Con le cartucce, che io ricordi, meno.
Ma avevo problemi di durata (troppo, troppo scarsa, per i miei gusti). Anzi, all'università, durante la lezione, risultava eccessivamente scomodo: il prof. Spiega una parte importante, stai scrivendo e... Tac, finito l'inchiostro. Con il converter è meglio, perché comunque, prima della lezione, si può ricaricare con l'inchiostro.
La cartuccia cosa fai, la butti quando manca 1/4? Gia è uno spreco la cartuccia in se, poi costa mooooooolto di più delle boccette!
Inoltre, un problema della cartuccia, usando pelikan 4001, era l'eccessiva densità, che mi faceva grattare il pennino : non lo sopporto! Non ho mai provato altre marche, perché non riuscivo a trovare cartucce più lunghe che fossero compatibili con le dimensioni della penna, in termini di sezione.
Mettila così: dopo mesi di inchiostro in boccetta, lo prediligo di certo alle cartucce, per diversi motivi:
Risparmio non indifferente.
Eleganza e fascino dell'uso di un sistema che, normalmente, non vedi più utilizzare; per questo non vedo l'ora di provare lo stantuffo, perché sembra un ritorno maggiore "alle origini", diciamo meglio al classico.
Direi quindi che è questione di esigenze e gusti: io sono affascinato dallo stantuffo e dalla preparazione della penna alla scrittura (il rito della ricarica). Ma ci può essere chi non ha voglia di imbrattarsi o non ha tempo o preferisce la praticità delle cartucce (con sempre i limiti, soggettivi, elencati sopra).
Il converter mi sembra un ripiego, attualmente: mi sembra una voglia di stantuffo, cercando di coadiuvarla alle esigenze di riduzione dei costi (sia per il produttore che per l'utente, legato al discorso della facilità e l'esiguo costo di ricambio di un converter).
Spero di non essere stato eccessivamente prolisso
Prolisso?Assolutamente no!Condivido in pieno le tue riflessioni.Ma ha ragione Giuseppe (Klaupacius) nel dire che l'aria in fondo al converter non deve preoccuparti;anzi.Se non entrasse,la penna smetterebbe di scrivere.Diverso è il caso delle bolle d'aria:queste sono segno di un non corretto interscambio aria/inchiostro,dovuto a difetti della penna o anche a residui di lubrificante o d'inchiostro "coagulato".Va detto anche che la tua Faber Castell non ha il cappuccio a vite,per cui l'evaporazione dell'inchiostro è facilitata.
Ciò potrebbe in parte rendere ragione del fatto per cui in certi giorni il flusso sembra più magro,e del miglioramento dopo il lavaggio.
L'uso di inchiostri densi,come il Pelikan 4001 nero (ma anche altri neri) peggiora nettamente le cose.
Cordiali saluti
Re: A giorni alterni...
Inviato: sabato 11 febbraio 2012, 23:26
da Andrea C
ghostrider ha scritto:Simone ha scritto:Almeno adesso che me ne sono accorto, ho il problema opposto: il flusso è abbondante!
Scusate l'idiozia: questo dimostra che l'impugnatura ha il suo fortissimo influsso, per lo meno....
Secondo me è proprio questa l'essanza della penna stilografica, ossia che ti insegna a impugnare correttamente una penna; mentre le biro scrivono in qualsiasi modo, queste scrivono bene solo se le impugni correttamente.
Domenico
Sono d'accordo al 1000 %...
La stilo ti OBBLIGA ad usare una postura corretta nello scrivere... sennò non scrive..!
Re: A giorni alterni...
Inviato: sabato 11 febbraio 2012, 23:35
da Simone
klapaucius ha scritto:Simone ha scritto:
Mi dispiace, avevo intenzione di scriverlo, ma mi passava di mente! Ovviamente non posso ancora paragonare, però posso aggiungerti una cosa: ho provato a pulire anche la penna, perché comunque c'era troppa aria nel converter.
Mi sembra, dopo la lavata di pennino e converter, che ci sia fin troppa aria e non riesco a capire se sia un problema del converter o un problema fisiologico di tutte le converter.
Ho anche notato che nel pennino e in tutto il sistema di alimentazione c'era davvero tanto inchiostro, che forse poteva anche otturare un po' il sistema.
Comunque, dopo la lavata, la penna è più fluida che mai!
Che ci sia aria nel converter e tanto inchiostro nell'alimentatore mi sembra non solo normale ma addirittura auspicabile. Chiaramente non si dovrebbero formare bolle, ma questo secondo me è dovuto più alla presenza di impurità o di grasso. Così come impurità e inchiostro rappreso possono ostruire in parte l'alimentatore rallentando il flusso.
Quindi pulire bene una penna che non scrive regolarmente sarebbe la prima cosa da fare...
Ti segnalo, inoltre, un piccolo problema della Faber, giusto per farti riflettere e per non essere OT: Nella mia tende a svitassi il sistema di alimentazione dal corpo della stilografica, così mi macchio le dita ogni volta per un non nulla!
Cosa intendi per sistema di alimentazione? Immagino non la sezione, perché comunque non dovrebbe fuoriuscire inchiostro.
Più che aria, ho avuto vere e proprie bolle. Adesso non ho controllato, domani verificherò.
Per gruppo di alimentazione intendo il pennino e tutto il pezzo di plastica nera che arriva al converter.
Posto qualche link della penna, così da farmi comprendere meglio
http://www.faber-castell.it/23982/Prodo ... _news.aspx
http://www.google.it/search?q=faber+cas ... sgbwwfyfDA
Purtroppo non riesco a postare foto dall'ipad!
Poi, è probabile non abbia usato i termini tecnici!

Re: A giorni alterni...
Inviato: sabato 11 febbraio 2012, 23:36
da Simone
vikingo60 ha scritto:Simone ha scritto:Con le cartucce, che io ricordi, meno.
Ma avevo problemi di durata (troppo, troppo scarsa, per i miei gusti). Anzi, all'università, durante la lezione, risultava eccessivamente scomodo: il prof. Spiega una parte importante, stai scrivendo e... Tac, finito l'inchiostro. Con il converter è meglio, perché comunque, prima della lezione, si può ricaricare con l'inchiostro.
La cartuccia cosa fai, la butti quando manca 1/4? Gia è uno spreco la cartuccia in se, poi costa mooooooolto di più delle boccette!
Inoltre, un problema della cartuccia, usando pelikan 4001, era l'eccessiva densità, che mi faceva grattare il pennino : non lo sopporto! Non ho mai provato altre marche, perché non riuscivo a trovare cartucce più lunghe che fossero compatibili con le dimensioni della penna, in termini di sezione.
Mettila così: dopo mesi di inchiostro in boccetta, lo prediligo di certo alle cartucce, per diversi motivi:
Risparmio non indifferente.
Eleganza e fascino dell'uso di un sistema che, normalmente, non vedi più utilizzare; per questo non vedo l'ora di provare lo stantuffo, perché sembra un ritorno maggiore "alle origini", diciamo meglio al classico.
Direi quindi che è questione di esigenze e gusti: io sono affascinato dallo stantuffo e dalla preparazione della penna alla scrittura (il rito della ricarica). Ma ci può essere chi non ha voglia di imbrattarsi o non ha tempo o preferisce la praticità delle cartucce (con sempre i limiti, soggettivi, elencati sopra).
Il converter mi sembra un ripiego, attualmente: mi sembra una voglia di stantuffo, cercando di coadiuvarla alle esigenze di riduzione dei costi (sia per il produttore che per l'utente, legato al discorso della facilità e l'esiguo costo di ricambio di un converter).
Spero di non essere stato eccessivamente prolisso
Prolisso?Assolutamente no!Condivido in pieno le tue riflessioni.Ma ha ragione Giuseppe (Klaupacius) nel dire che l'aria in fondo al converter non deve preoccuparti;anzi.Se non entrasse,la penna smetterebbe di scrivere.Diverso è il caso delle bolle d'aria:queste sono segno di un non corretto interscambio aria/inchiostro,dovuto a difetti della penna o anche a residui di lubrificante o d'inchiostro "coagulato".Va detto anche che la tua Faber Castell non ha il cappuccio a vite,per cui l'evaporazione dell'inchiostro è facilitata.
Ciò potrebbe in parte rendere ragione del fatto per cui in certi giorni il flusso sembra più magro,e del miglioramento dopo il lavaggio.
L'uso di inchiostri densi,come il Pelikan 4001 nero (ma anche altri neri) peggiora nettamente le cose.
Cordiali saluti
Per fortuna che il Pelikan (tra l'altro in cartuccia) non l'ho più!
