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Farina NON del mio sacco.
Inviato: mercoledì 9 settembre 2015, 14:31
da Ottorino
Me l'hanno raccontata ieri.
Non posso non rendervi partecipi.
Rielaboro personalmente, spero che chi me l'ha raccontata non se n'abbia a male.
- Ah, Ottorino, ti interessi di stilografiche ?
- Beh, si , un po'.....
- Ma io non ho mica capito che cosa sono ?
- Son quelle fatte cosi' e cosi' e cosi' ...
- Ahhhh !!!
Ora ho capito. Ne ho qualcuna a casa.
Roba vecchia: son quelle che hanno la punta fatta come un trincetto !!!
Re: Farina NON del mio sacco.
Inviato: mercoledì 9 settembre 2015, 15:41
da Medicus
Ti ringrazio Ottorino, perchè questa gustosa "farina" mi ha fatto ricordare un piccolo episodio successo ad un liutaio, del Trentino, che abitava vicino a me, paziente e amico, anche se andavo a trovarlo non di frequente ( purtroppo non c'è più dal febbraio dell' anno scorso ).
Una volta un conoscente entrò ne suo laboratorio e vedendo due violini , appesi ad asciugare sbottò dicendo :
" Oh che bei chitarrini"
Il Sig. Franco disse che l' avrebbe strozzato con la corda sol.
Re: Farina NON del mio sacco.
Inviato: mercoledì 9 settembre 2015, 22:13
da maxpop 55
Re: Farina NON del mio sacco.
Inviato: giovedì 10 settembre 2015, 7:05
da Orlandoemme
Non ci sono solo quelle con la punta a trincetto, ci sono pure quelle con la punta a "nido" di rondine ... Fonte la baia.
Re: Farina NON del mio sacco.
Inviato: venerdì 11 settembre 2015, 23:12
da insidemau
Simpatico quanto riportato. Invece a me è capitato più volte di sentirmi dire " Ma cosa fai con queste penne? Usa la Bic che è meglio". Oppure qualcuno ha visto qualche mia stilografica e mi ha detto" Non ti sei evoluto per niente! I pennini così li adoperavamo a scuola ai tempi della guerra. Ora sono superati e forse non si trovano nemmeno +. Meglio le penne con l'inchiostro nella carica in plastica!". Io cosa dovevo rispondergli? Nulla
Saluti
Maurizio
Re: Farina NON del mio sacco.
Inviato: sabato 12 settembre 2015, 12:45
da muristenes
Ho anch'io un paio di storielle che vi racconterò, nella speranza che i diretti interessati non capitino sul forum e vi si riconoscano
1) Vado a trovare dei colleghi universitari per fare due chiacchiere, quando una ragazza da una scatola di cartone ricolma di matite, penne a sfera e pennarelli prende una Montblanc Boheme con qualche graffio. Mi spiega che si tratta di un recente regalo di laurea, che non l'aveva mai utilizzata e che ha deciso di portarla con se, riponendola assieme al resto della cancelleria. Ne ignorava completamente il valore economico
2) Questa mi è stata raccontata. Una donna entra in cartoleria per acquistare della merce. Prima di andare via indica una M200 dalla vetrina e fa - "Sapete, a casa ne ho una simile, ma ha il pennino di due colori ed è più lunga. Purtroppo non scrive bene" - "Ce la porti, vediamo cosa possiamo fare".
Ritorna con una Pelikan M800
Spiega che a volte non scrive, e per risolvere il problema ruota "quel coso che gira sopra la penna, ma non sempre funziona". "Scusi, quello è lo stantuffo, sa come funziona?" - "No!".
In pratica la signora si portava nella borsa una siringa con una boccetta di inchiostro, svitava il blocco pennino e la ricaricava dall'alto.