ITALIA Flotte Riunite - Anonima pubblicitaria
Inviato: venerdì 28 agosto 2015, 9:45
Prologo
Quest'anno ho avuto il privilegio di trascorrere le ferie d'agosto in Costa Azzurra nella residenza che fu del grande poeta e drammaturgo Maurice Maeterlinck, premio Nobel per la Letteratura nel 1911, a me caro in quanto ispiratore di un'opera immortale quale il "Pelléas et Mélisande" di Claude Debussy...
Sulla via del ritorno, fermatomi qualche giorno a Savona dai miei, vagando senza meta fra i carruggi ho scovato nella bottega di un rigattiere la penna "nata per il mare" che ora vado a presentarvi... La penna
ANONIMA pubblicitaria ITALIA FLOTTE RIUNITE lady in celluloide "crema e oro" tornita da barra piena, pennino Warranted #2 in oro 14 Kt., parti metalliche a vista placcate oro, caricamento a pulsante di fondo, produzione Italia anni 1932-1936. Le misure
Chiusa: cm. 11
Cappuccio: cm. 5,4
Fusto: cm. 8,2 (+ cm. 1,5 nib)
Con cappuccio calzato: cm. 12 (+ cm. 1,5 nib)
Diametro massimo (agli anellini): cm. 1,2
Diametro medio all'impugnatura: cm. 0,8
Peso (a vuoto): gr.11
Cappuccio: gr. 4
Fusto: gr. 7 Il Committente
Sul finire degli anni 1920, per l'impoverimento finanziario causato dalla Grande Guerra e per la chiusura delle frontiere statunitensi all'immigrazione durante la "Grande Depressione", si rese necessario, per motivi economici prima ancora che politici, che il Governo Italiano accentrasse le attività delle principali flotte marittime per il servizio internazionale sopravvissute alla crisi. Così il 2 gennaio 1932 la società Navigazione Generale Italiana (N.G.I.) di Genova, il Lloyd Sabaudo e la società Triestina di Navigazione Cosulich vennero accorpate in un nuovo soggetto a partecipazione pubblica denominato "ITALIA FLOTTE RIUNITE".
La nuova Compagnia "di bandiera" fu rifornita di capitali affinchè fosse garantito il regolare servizio di linea con le destinazioni di interesse nazionale più lontane (anche sulle tratte in perdita) oltre che per onorare i debiti ed effettuare i necessari investimenti per il rinnovamento delle flotte.
Poterono così prendere servizio, fra le altre, due navi straordinarie: il "Rex" (varato nel 1931) ed il "Conte di Savoia", transatlantici di gran lusso e all'avanguardia della tecnica (il Rex ottenne nel 1933 il prestigiosissimo "nastro azzurro" per il record di velocità nella traversata atlantica).
Proprio ai transatlantici citati si deve la nascita della moderna crociera: dovendo rinunciare giocoforza al trasporto degli emigranti, la Compagnia chiese ai progettisti di rivolgere la propria attenzione, oltre che alla "storica" prima classe, anche alla "middle class" (americana ed europea) che avrebbe finalmente potuto trasformare un noioso viaggio per mare in una raffinata vacanza con tutti i comfort: dalle piscine al cinematografo all'aria condizionata...
Ecco una pagina intera di inserzione pubblicitaria della Flotta su L'Illustrazione Italiana del 16 ottobre 1932 (Anno LIX, N.42). Le penne stilografiche marchiate dalla Compagnia furono prodotte per partecipare di quel lusso ed essere vendute sulle navi o nei suoi uffici in Italia e nel mondo. Il 1° gennaio 1937 entrò in vigore un ulteriore riassetto della marineria e di conseguenza cessò l'uso del nome "Italia flotte Riunite", che risale dunque con certezza agli anni 1932-1936. Stando alle mie ricerche, il prestigioso committente "Italia Flotte Riunite" si rivolse per la fornitura di stilografiche pubblicitarie alla S.A.F.I.S. (che fornì delle Radius, modello Extra) e ad Aurora, che fornì alla compagnia delle lady's size con splendide celluloidi, come testimoniato dai contributi di Armando Dabbene e del Gran Maestro:
Armando mostra una Aurora lady a pulsante qui
viewtopic.php?f=46&t=3152&start=30#p41891
con la sua scatolina
viewtopic.php?f=46&t=3152&start=30#p41891
e Sanpei risponde da par suo con una Aurora Internazionale lady qui
viewtopic.php?f=46&t=3152&start=15#p41504
aggiungendo alcuni dettagli sulla storia dell'oggetto
viewtopic.php?f=13&t=3157#p41574
Come si può vedere, le penne in questione riportano la stampigliatura del nome della Compagnia all'interno di uno stemma nel quale campeggiano le bandiere di Genova e di Trieste.
A differenza dei due modelli richiamati, la penna anonima in presentazione reca il nome della Compagnia inciso sul fusto (invece che sul cappuccio), in carattere stampatello, disposto su due linee
ITALIA
FLOTTE RIVNITE con la "U" scritta come "V" a imitazione del Latino classico (che utilizzava solo la "V"), richiamo irresistibile per l'estetica di regime.
La grafia non viene impiegata, peraltro, nè sullo stemma nè in alcuna delle pubblicità da me consultate.
Che la mia sia una penna per i passeggeri di classe turistica?!
Ai grandi Collezionisti, come sempre, l'ardua sentenza!
Continua........
Quest'anno ho avuto il privilegio di trascorrere le ferie d'agosto in Costa Azzurra nella residenza che fu del grande poeta e drammaturgo Maurice Maeterlinck, premio Nobel per la Letteratura nel 1911, a me caro in quanto ispiratore di un'opera immortale quale il "Pelléas et Mélisande" di Claude Debussy...
Sulla via del ritorno, fermatomi qualche giorno a Savona dai miei, vagando senza meta fra i carruggi ho scovato nella bottega di un rigattiere la penna "nata per il mare" che ora vado a presentarvi... La penna
ANONIMA pubblicitaria ITALIA FLOTTE RIUNITE lady in celluloide "crema e oro" tornita da barra piena, pennino Warranted #2 in oro 14 Kt., parti metalliche a vista placcate oro, caricamento a pulsante di fondo, produzione Italia anni 1932-1936. Le misure
Chiusa: cm. 11
Cappuccio: cm. 5,4
Fusto: cm. 8,2 (+ cm. 1,5 nib)
Con cappuccio calzato: cm. 12 (+ cm. 1,5 nib)
Diametro massimo (agli anellini): cm. 1,2
Diametro medio all'impugnatura: cm. 0,8
Peso (a vuoto): gr.11
Cappuccio: gr. 4
Fusto: gr. 7 Il Committente
Sul finire degli anni 1920, per l'impoverimento finanziario causato dalla Grande Guerra e per la chiusura delle frontiere statunitensi all'immigrazione durante la "Grande Depressione", si rese necessario, per motivi economici prima ancora che politici, che il Governo Italiano accentrasse le attività delle principali flotte marittime per il servizio internazionale sopravvissute alla crisi. Così il 2 gennaio 1932 la società Navigazione Generale Italiana (N.G.I.) di Genova, il Lloyd Sabaudo e la società Triestina di Navigazione Cosulich vennero accorpate in un nuovo soggetto a partecipazione pubblica denominato "ITALIA FLOTTE RIUNITE".
La nuova Compagnia "di bandiera" fu rifornita di capitali affinchè fosse garantito il regolare servizio di linea con le destinazioni di interesse nazionale più lontane (anche sulle tratte in perdita) oltre che per onorare i debiti ed effettuare i necessari investimenti per il rinnovamento delle flotte.
Poterono così prendere servizio, fra le altre, due navi straordinarie: il "Rex" (varato nel 1931) ed il "Conte di Savoia", transatlantici di gran lusso e all'avanguardia della tecnica (il Rex ottenne nel 1933 il prestigiosissimo "nastro azzurro" per il record di velocità nella traversata atlantica).
Proprio ai transatlantici citati si deve la nascita della moderna crociera: dovendo rinunciare giocoforza al trasporto degli emigranti, la Compagnia chiese ai progettisti di rivolgere la propria attenzione, oltre che alla "storica" prima classe, anche alla "middle class" (americana ed europea) che avrebbe finalmente potuto trasformare un noioso viaggio per mare in una raffinata vacanza con tutti i comfort: dalle piscine al cinematografo all'aria condizionata...
Ecco una pagina intera di inserzione pubblicitaria della Flotta su L'Illustrazione Italiana del 16 ottobre 1932 (Anno LIX, N.42). Le penne stilografiche marchiate dalla Compagnia furono prodotte per partecipare di quel lusso ed essere vendute sulle navi o nei suoi uffici in Italia e nel mondo. Il 1° gennaio 1937 entrò in vigore un ulteriore riassetto della marineria e di conseguenza cessò l'uso del nome "Italia flotte Riunite", che risale dunque con certezza agli anni 1932-1936. Stando alle mie ricerche, il prestigioso committente "Italia Flotte Riunite" si rivolse per la fornitura di stilografiche pubblicitarie alla S.A.F.I.S. (che fornì delle Radius, modello Extra) e ad Aurora, che fornì alla compagnia delle lady's size con splendide celluloidi, come testimoniato dai contributi di Armando Dabbene e del Gran Maestro:
Armando mostra una Aurora lady a pulsante qui
viewtopic.php?f=46&t=3152&start=30#p41891
con la sua scatolina
viewtopic.php?f=46&t=3152&start=30#p41891
e Sanpei risponde da par suo con una Aurora Internazionale lady qui
viewtopic.php?f=46&t=3152&start=15#p41504
aggiungendo alcuni dettagli sulla storia dell'oggetto
viewtopic.php?f=13&t=3157#p41574
Come si può vedere, le penne in questione riportano la stampigliatura del nome della Compagnia all'interno di uno stemma nel quale campeggiano le bandiere di Genova e di Trieste.
A differenza dei due modelli richiamati, la penna anonima in presentazione reca il nome della Compagnia inciso sul fusto (invece che sul cappuccio), in carattere stampatello, disposto su due linee
ITALIA
FLOTTE RIVNITE con la "U" scritta come "V" a imitazione del Latino classico (che utilizzava solo la "V"), richiamo irresistibile per l'estetica di regime.
La grafia non viene impiegata, peraltro, nè sullo stemma nè in alcuna delle pubblicità da me consultate.
Che la mia sia una penna per i passeggeri di classe turistica?!
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Ai grandi Collezionisti, come sempre, l'ardua sentenza!
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Continua........