Sheaffer Connoisseur
Inviato: mercoledì 26 agosto 2015, 22:57
Finalmente ho la mia Sheaffer Connoisseur, penna tanto desiderata perchè è stato un amore a prima vista ( ma quante volte l' ho detto ? )
La prima Connoisseur è stata prodotta dal 1985 fino intorno al 1998 con non tantissime varianti di colore ( ad es. il bordeaux ) e trasformatasi poi ( ma qui non ho ben capito ) in Levenger che è la stessa ma trasparente e in vari colori.
Si differenzia dalla Grand Connoisseur perchè quest'ultima è in metallo o finiture in metallo, compreso l'argento.
E' una penna dalle dimensioni generose : incappucciata 14 cm, senza cappuccio 12,6 cm mentre il solo cappuccio è lungo 6,6 cm ; i diametri 1,1 quello del fusto e 1,3 cm quello del cappuccio ; il blocco pennino si va rastremando con diametri di poco inferiori.
Il cappuccio, a vite, finisce con una bombatura, ha tre anelli placcati in oro mentre il fusto, anch' esso bombato alla fine, ne ha 4 di cui quello vicino al pennino è strettissimo.
Qualcuno storcerà un po' il naso per il numero di anelli e non a torto , anche io avrei preferito la penna un po' più sobria.
Tra il clip e la sommità del cappuccio è presente il classico punto bianco.
Il clip,con la scritta Sheaffer ( l' unica presente, perchè questa è il primo modello ) è robusto, ed è anch' esso placcato in oro e finisce con la classica pallina ( secondo me il clip Sheaffer più bello ).
Il pennino , semirigido, è in oro 18 carati, monocolore, dal taglio medio-fine.
Il peso per una penna di queste dimensioni non è affatto eccessivo.
Buono il bilanciamento, a patto di non inserire il cappuccio in scrittura.
La presa è salda e sicura.
Il caricamento può essere sia a cartucce che a converter ( non a vite ) che succhia una sufficiente quantità d' inchiostro.
Le false partenze non esistono e il pennino scorre sulla carta senza impuntature, anche se devo dire che la scrittura è un pò ruvida ( da qualche parte ho letto che la penna in questo caso parla), forse perchè la penna e nuova o forse la carta; ottimo il flusso d' inchiostro.
Insomma una penna bellissima che scrive in modo eccellente e di bella presenza: ma non poteva che essere così visto che è Sheaffer
.
Alla prossima e va da se, scusate le foto e qualche imprecisione.
La prima Connoisseur è stata prodotta dal 1985 fino intorno al 1998 con non tantissime varianti di colore ( ad es. il bordeaux ) e trasformatasi poi ( ma qui non ho ben capito ) in Levenger che è la stessa ma trasparente e in vari colori.
Si differenzia dalla Grand Connoisseur perchè quest'ultima è in metallo o finiture in metallo, compreso l'argento.
E' una penna dalle dimensioni generose : incappucciata 14 cm, senza cappuccio 12,6 cm mentre il solo cappuccio è lungo 6,6 cm ; i diametri 1,1 quello del fusto e 1,3 cm quello del cappuccio ; il blocco pennino si va rastremando con diametri di poco inferiori.
Il cappuccio, a vite, finisce con una bombatura, ha tre anelli placcati in oro mentre il fusto, anch' esso bombato alla fine, ne ha 4 di cui quello vicino al pennino è strettissimo.
Qualcuno storcerà un po' il naso per il numero di anelli e non a torto , anche io avrei preferito la penna un po' più sobria.
Tra il clip e la sommità del cappuccio è presente il classico punto bianco.
Il clip,con la scritta Sheaffer ( l' unica presente, perchè questa è il primo modello ) è robusto, ed è anch' esso placcato in oro e finisce con la classica pallina ( secondo me il clip Sheaffer più bello ).
Il pennino , semirigido, è in oro 18 carati, monocolore, dal taglio medio-fine.
Il peso per una penna di queste dimensioni non è affatto eccessivo.
Buono il bilanciamento, a patto di non inserire il cappuccio in scrittura.
La presa è salda e sicura.
Il caricamento può essere sia a cartucce che a converter ( non a vite ) che succhia una sufficiente quantità d' inchiostro.
Le false partenze non esistono e il pennino scorre sulla carta senza impuntature, anche se devo dire che la scrittura è un pò ruvida ( da qualche parte ho letto che la penna in questo caso parla), forse perchè la penna e nuova o forse la carta; ottimo il flusso d' inchiostro.
Insomma una penna bellissima che scrive in modo eccellente e di bella presenza: ma non poteva che essere così visto che è Sheaffer
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Alla prossima e va da se, scusate le foto e qualche imprecisione.