Ho trascorso l'ultima settimana a Udine e domenica non potevo certo farmi sfuggire il rinomato mercatino di Portobuffolè, in provincia di Treviso: l'ho trovato un pò sottotono rispetto all'affollamento di banchetti consueto, forse per l'annunciata calura...
Non sono stato fortunato come altre volte, o forse sì?!?
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Lo strumento di scrittura
Matita meccanica anonima in oro 585 cesellato a mano, seconda metà anni 1920. Le misure
Chiusa: cm. 11,5
Peso: gr.17 Considerazioni
Elaborata la sfaccettatura, che consta di otto facce: quattro larghe e quattro strette, alternate. Poco usuale per l'iconografia classica della matita meccanica del periodo, la testina rotante non è sviluppata "a capitello" bensì con un'originale forma "a pera rovesciata", molto ergonomica nell'uso. La decorazione della testina è completamente diversa da quella del fusto e ricorda le cupole delle chiese ortodosse che si distaccano nettamente, per materiale oltre che per forma, dal corpo sottostante.
Sulla sommità della testina è ricavato un disco piatto e lucido sul quale è impressa una data dell'anno 1927. Il funzionamento del meccanismo a rotazione è perfetto: chiedo lumi ai grandi Collezionisti del Forum
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La matita era in un mucchietto con i soliti rottami di rientranti laminate e ne avrebbe condiviso ancora a lungo la sorte se io non l'avessi amorevolmente salvata.
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Da oggi sarà la mia matita "ufficiale" per lo studio...
Beh, a Portobuffolè non è andata poi così male...
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Grazie per l'attenzione!
Giorgio