Ci sono molti riparatori professionali che considerano questa cosa sostanzialmente una bufala, nel senso che è vero, ma che il tempo non è un po' ma molto. Ci vuole cioè parecchio tempo (mesi se non anni) perché una eventuale usura della punta abbia un rilevo rispetto a come si impugna la penna. Difficile anche modificare sensibilmente l'orientazione delle punte (specie oggi con i pennini rigidi come chiodi).rembrandt54 ha scritto: Credo che dipenda dal fatto che il pennino nuovo prende la "forma" della mano di chi scrive , solo dopo un pò di tempo ;
ma Vikingo e Piccardi sicuramente ci potranno spiegare meglio....
Sulle antiche la cosa si manifesta spesso, ma le antiche venivano usate intensamente tutti i giorni,in maniera assai più estesa di quanto si faccia oggi, per cui il risultato è naturale, ma sulle poche nuove che ho francamente non ho visto grosse variazioni non correlate a cambi di inchiostro. Ci possono essere invece variazioni (maggiori se l'equilibrio dell'alimentatore non è perfetto ed il serbatoio è capiente) fra penna piena e vuota per la presenza di più o meno aria nel serbatoio.
Simone