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Phormula ha scritto:Crononauta, prima di buttare il calamaio, potresti provare a vedere se riesci a fluidificarlo aggiungendo una goccia di brillantante per lavastoviglie o di detersivo per piatti. Una sola, però.

Invece se qualcuno ha accesso ad un laboratorio sarebbe interessante fare un esperimento. Mettere in un pallone 10 ml di inchiostro Pelikan, evaporare l'acqua e pesare il residuo e poi ripetere la prova con l' Aurora nero.

Beh qui il chimico sei tu

Posso dire che ho provato a diluire il Pelikan 4001 nero col brillantante ottenendo scarsi risultati.
La mia Pelikan M 150 ha scritto per mezzo serbatoio e alla fine il flusso è andato smagrendo.
Accortomi del pericolo, l'ho subito svuotata e lavata, ricaricandola con Herbin nero e risolvendo il problema.
Ormai sono rassegnato a consumare il 4001 nero che mi resta con la mitica Ero, che scrive in ogni condizione.

Se riesci a trovarla, prova una Pelikan Pura pennino M o B. Ha un alimentatore che digerisce anche i sassi.
Se il brillantante non ha funzionato, io proverei con il detersivo dei piatti o con il vetril.

Onestamente no ho mai trovato problemi con il 4001 nero (lo uso anche per scurire il 4001 blu che per me è troppo slavato), ho visto che nelle ultime è cambiato la scatola e le etichette sul calamaio, non saprei se anche il prodotto è diverso ma sembra almeno dai risultati (per me intendo) di no, sotto le scatole riporta alcune differenze nei codici, forse è il lotto di la produzione ma non saprei dirivi cosa indica magari ad altri possono dare delle indicazioni e metto una foto
Riccardo

Temo che di detersivo dei piatti c'è ne voglia di più rispetto ad altri inchiostri,ammesso che funzioni.
Non so,è come se tra i componenti di quell'inchiostro ce ne fosse qualcuno con un fortissimo potere adesivo sui canali dell'alimentatore, provocandone in brevissimo tempo l'intasa mento.

Mi annovero anche io tra quelli che non hanno mai avuto problemi con il 4001 brilliant black. Personalmente continuo a considerarlo tra i migliori inchiostri da usare su penne dal flusso consistente.
Ciò non esclude che l'inchiostro reagisca in quel modo per cattiva conservazione o utilizzo in penne contaminate da muffe o funghi pregressi.

Anch'io posso annoverarmi tra coloro che sinora non hanno avuto problemi, anche se mi sono accorto che da circa una decina di anni non é lo stesso.
per precauzione lo uso in cartucce e compro le cartucce per ordine senza tenerlo per anni (a differenza del Waterman Blue Black che metto apposta a stagionare). La mia collega invece lo usa in calamaio e nemmeno lei ha problemi ma é una penna Rotring Initial che usa tutti i giorni e consuma più di un calamaio al mese, sciacquando ogni 4-5 ricariche.

Se vuoi provare con i tensioattivi non esagerare perché esagerando ottieni l'effetto opposto.

Mi annovero fra i fortunati, anzi no, fra i soddisfatti. lo uso da più di 20 anni, e non ho mai avuto nessun problema. Men che meno intasamenti.

Certo non lo userò più con penne con flusso molto controllato come la Custom 823 perché è troppo denso e la scorrevolezza ne risente, ma quello che è un difetto su certe penne è un pregio per altre: è uno dei pochi inchiostri che non mi gocciola via sulle penne più antiche (dove altri significano macchia sul foglio quasi sicura) e che rende usabili (e fa scrivere un fine decente) anche innaffiatoi come la FP 500.

Il 4001 Brilliant Black non è "universale" come il Royal Blue, e quando un inchiostro non è adatto ad una certa combinazione di carta e penna basta evitare di usarlo.

Simone

Daniele ha scritto:Mi annovero anche io tra quelli che non hanno mai avuto problemi con il 4001 brilliant black. Personalmente continuo a considerarlo tra i migliori inchiostri da usare su penne dal flusso consistente.

Appunto,come la mia Ero;con altre penne non riesco ad utilizzarlo.
E comunque da più di 10 anni non è più lo stesso.

piccardi ha scritto:

Il 4001 Brilliant Black non è "universale" come il Royal Blue, e quando un inchiostro non è adatto ad una certa combinazione di carta e penna basta evitare di usarlo.

Simone

E proprio qui è il fatto:una volta era un inchiostro universale; ora, ammesso che non combini guai, si può usare solo sulle penne innaffiatoio. Che ai tempi odierni sono ben poche.

vikingo60 ha scritto: E proprio qui è il fatto:una volta era un inchiostro universale; ora, ammesso che non combini guai, si può usare solo sulle penne innaffiatoio. Che ai tempi odierni sono ben poche.

Il punto è che un Royal Blue è già vicino al limite su certe penne, certo se magari scrivi su carta di alta qualità ottieni pure un tratto decente. Ma se scrivi su carta normale con quello (e peggio ancora con altri più fluidi) rischi spiumaggi e tratti slargati. Specie se hai un flessibile.

A me un inchiostro denso fa parecchio comodo, e il BB è il migliore in circolazione, con il vantaggio di essere pure economico. Sconsiglio di metterlo su extrafini con flusso controllato come quelli giapponesi, ma su una Waterman 42, una Doric o una Deco Band va da dio.

Simone

Il Royal Blue é ottimizzato per le penne moderne, in particolare quelle scolastiche. A meno di non volerlo usare su penne particolari, al 99,99% se una penna ha problemi con il Royal Blue, il problema è nella penna e non nell'inchiostro. Se é l'inchiostro più venduto al mondo, un motivo ci sarà.

Dopo pessimi trascorsi (come avevo scritto da un'altra parte ci ho rimesso una Pelikan 150: irrimediabilmente incrostata: Vikingo60 aveva avuto l'accortezza di accorgersene a metà carica e l'ha salvata, io ho avuto la testardaggine di insistere fino alla fine e l'ho buttata...) mi sono lasciato tentare e ne ho acquistato un'altra confezione, quella indicata da Afterlife.
Poi, leggendo questo post, mi sono tornati i dubbi, e la bottiglietta è ancora lì, chiusa.
Qualcuno ha idea se sia una serie "fortunata" (o quanto meno usabile)?
Preciso che la vecchia boccetta che avevo (che ho poi ovviamente buttato) era quella in confezione blu, con il tappo bianco: stava intasandomi pure una Ero (che però, per fortuna, ho salvato, ed ora scrive splendidamente con il Rohrer & Klingner Scabiosa).
Grazie e saluti a tutti.

Io ho preso il brillant black in boccetta, per provare dato che è un classico... ci inchiostro una penna e non lo apro per due o tre settimane. Quando poi mi sono ritrovato a dover riaprire la boccetta noto che la filettatura per inserire il tappo è incrostata e si fa fatica ad aprirla...
Quindi l'inchiostro è sempre di mediocre qualità.

Purtroppo vedo che non sono il solo ad aver avuto guai con questo inchiostro.
Il cambio dell'etichetta aveva fatto sperare in una sua riformulazione;ma le speranze sono state vane.
Per quanto mi riguarda,una volta terminato con la Ero quel poco che mi resta,me ne terrò a distanza.