FountainPen.it Forum

valhalla ha scritto: ↑mercoledì 8 luglio 2020, 9:00 (non sono sulla wiki, altrimenti questo commento sarebbe stato corredato di bozza della pagina suddetta, tanto si può sempre cancellare )

A questa mancanza è stato prontamente (si fa per dire) messo rimedio...

Simone

A Casirati ha scritto: ↑martedì 7 luglio 2020, 8:50 Un piccolo ritrovamento recente: una targa promozionale Summit degli anni Trenta (lo si deduce dalla morfologia del logo).
In metallo smaltato, foderata sul retro, con sostegno per l'esposizione su un mobile e con anello per l'affissione a muro.
Interessante la menzione della garanzia venticinquennale per i pennini.
Le dimensioni sono 130 x 180 mm.
I colori sono quelli istituzionali (bianco, nero e rosso).
desk ad.JPG

Bello e significativo, Alberto!

Giorgio

Grazie, Giorgio!

piccardi ha scritto: ↑lunedì 6 luglio 2020, 20:46 Interessante la menzione delle penne Cirene, che il prezzo e la quantità mi fa supporre trattasi di pennini...

stavo cercando altro, ma ho trovato il prezzo di vendita dei pennini dal 1911 al 1965, e nel 30 una dozzina di pennini veniva venduta a 70 centesimi

https://www.istat.it/it/files/2011/03/s ... 1-1965.pdf (pagina 121, pagina 153 del pdf)

Una carissima amica mi ha regalato questa pubblicità, però purtroppo non so l'anno di pubblicazione.
Spero che la foto sia decente

Forse dal retro si può fare qualche deduzione, se ci sono dati significativi. Data la presenza del cappuccio a vite e del ladder feed è presumibilmente posteriore al 1910. Purtroppo in foto le pubblicità vengono sempre un po' storte, riuscire a metterle in parallelo rispetto al piano focale è sempre complicato (per questo uso lo scanner, con la macchina fotografica non mi riesce...)

Ma si legge comunque bene, e questo è l'importante!

Simone

Bellissima pubblicità soprattutto per la piccola in misura A,mai sentita, ma sono di parte.
Non vedo il Limited, Ltd ma l'azienda è denominata Mabie Todd & Co. quindi presumibilmente precedente al 1915 ma comunque della produzione inglese.

Quello che segue è un documento contabile della ditta Giuseppe Zannini (stavolta con 2 n) per una misteriosa manifattura N. 1161 di cui temo sarà difficile scoprire il significato. I documenti riconducibili alla Ancora sono piuttosto rari, e questo ha alcuni aspetti interessanti, come la menzione di una "Fabbrica in Castelletto Ticino" ed un numero di registrazione CPE Varese 13946 (che non corrisponde a nessun marchio correlato).

Il documento risale al 28 novembre 1936, prima del trasferimento ad Arona dell'azienda. Si noti anche come in questo caso la denominazione della ditta riporti esplicitamente anche la sottomarca Goliarda.



La pagina sul wiki con tutti i dettagli è:
https://www.fountainpen.it/File:1936-11 ... tabile.jpg

Simone

La precedente contabile non conteneva informazioni dirette relative ai modelli prodotti dall'azienda, ma questa fattura del dicembre 1929, oltre ad essere molto più bella esteticamente, menziona specificamente delle penne "6/0/2" al prezzo di 52 lire. Purtroppo non ho idea di cosa questa numerazione possa significare, per questo ci vorrebbe il massimo esperto di numeri Ancora, che però è da parecchio che non si fa più vivo sul forum, mi toccherà fargli un terzo grado al prossimo pen show...

Qui la marca Goliarda non compare e la denominazione della ditta è leggermente diversa, e Zanini è sempre indicato con due n come Zannini. Scompare anche la C.P.E. Varese 13946 e viene menzionata la registrazione "C. C. I. Milano N° 111883".



Al solito la versione in alta risoluzione con tutti i dettagli è sul wiki alla pagina:
https://www.fountainpen.it/File:1929-12 ... attura.jpg

Simone

Un'altra fattura datata febbraio 1941, stavolta della Elmo (che è il nome con cui è nata la Montegrappa), per delle penne a siluro trasparenti, e per delle penne Montegrappa (che allora era il marchio dedicato alla fascia alta). Interessante la menzione dei pennini dorati Stilor, un marchio che nel libro "La storia della stilografica in Italia 1900 –1950" risulta associato alla ditta Silpa per penne marcate Silpa Stilor, non è chiaro se ci sia una qualche relazione.



La pagina del wiki con tutti i dettagli è:
https://www.fountainpen.it/File:1941-02 ... nvoice.jpg

Simone

Di nuovo moltissime grazie, Simone: questi documenti sono preziosi ed affascinanti.

piccardi ha scritto: ↑domenica 12 luglio 2020, 13:04 La precedente contabile non conteneva informazioni dirette relative ai modelli prodotti dall'azienda, ma questa fattura del dicembre 1929, oltre ad essere molto più bella esteticamente...
...

Uno spettacolo, Simone: nel più puro stile Waterman, ma sempre uno spettacolo resta!!

piccardi ha scritto: ↑martedì 14 luglio 2020, 0:04 ....

La pagina del wiki con tutti i dettagli è:
https://www.fountainpen.it/File:1941-02 ... nvoice.jpg
...

Potrei sbagliarmi, ma credo che tu abbia invertito i link alle fatture, infatti non trovavo le Montegrappa (o meglio Monte Grappa)...


Io ne approfitto per documentare una AURORA RA2 pubblicitaria TCI del 1926. Condizioni onerose per averla...



Giorgio

P.s. : sul frontespizio del numero c'è un interessante articolo con il parco macchine circolante in Italia l'anno prima...

Musicus ha scritto: ↑giovedì 16 luglio 2020, 19:34 Uno spettacolo, Simone: nel più puro stile Waterman, ma sempre uno spettacolo resta!!

Si, è veramente bella, appena l'ho vista mi sono tuffato a pesce...

Musicus ha scritto: ↑giovedì 16 luglio 2020, 19:34 Potrei sbagliarmi, ma credo che tu abbia invertito i link alle fatture, infatti non trovavo le Montegrappa (o meglio Monte Grappa)...

Potrei dire che l'ho fatto per vedere se stavate attenti, ma mentirei spudoratamente...
Il taglia/incolla è comodo ma fonte di infinite confusioni.

Musicus ha scritto: ↑giovedì 16 luglio 2020, 19:34 Io ne approfitto per documentare una AURORA RA2 pubblicitaria TCI del 1926.
Inizio articolo.jpg

Bella e moto interessante!
Grazie per la condivisione.

Simone

L'ultima fattura di questa serie è della Tibaldi, datata dicembre 1948. E' interessante perché riporta la produzione delle penne della serie scolastica S, insieme al perdurare del Mod. 20 (la infrangibile) e dei pennini per le serie superiori (le Mod. 40 e 50). Questo consente di datare almeno a questa data l'introduzione di questi modelli del dopoguerra, sulla cui storia sono disponibili pochissime informazioni.



Al solito la pagina del wiki con la scansione in alta risoluzione contiene tutti i dettagli:

https://www.fountainpen.it/File:1948-12 ... nvoice.jpg

Simone

Oggi una non comune pubblicità LUXOR Grandvisible, penna bella e di sostanza, molto ben descritta da Luigi qui:
https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=28&t=12237

La Ad è stata da me reperita su Signal, la rivista quindicinale redatta dall'alto comando dell'esercito tedesco (O.K.W.: Oberkommando der Wehrmacht) e destinata ai paesi occupati (e alleati) durante la Seconda Guerra Mondiale. La rivista era edita nella lingua del Paese nel quale era venduta; la Pubblicità, però, è tutta di prodotti Made in Germany e "continuativa": quindi gli inserzionisti erano soltanto Kaweco per le stilografiche, Pelikan per l'inchiostro (ma faceva vedere anche il modello 100N), Heintze & Blanckertz per i pennini da intinzione, Pelikan nuovamente per i tamponi per timbri, Faber Castell per le matite, Geha per i nastri per macchina da scrivere... Questo nel 1943 di cui posseggo l'annata completa. Ma nell'aprile 1944 - in tutta la rivista (che è completa di copertina) non è citato il mese, ma solo il numero del fascicolo annuale, il 7 - sotto a un'inserzione della Pelikan per la carta carbone compare questa Ad Luxor. Con l’esito della guerra ormai già prefigurabile, gli inserzionisti promuovevano comunque i propri affari e sostenevano (convintamente o sperando di riceverne un vantaggio) la rivista dell'esercito nei territori occupati...
Il modello di questa penna trasparente non è indicato, ma avendo la vera centrale decorata ad ellissi/anelli e il pennino diviso in due zone sotto il foro di aerazione, direi che dovrebbe trattarsi proprio della Grandvisible (e non della meno pregiata Visible). Che pennino montasse nel 1944, beh, sicuramente non era d'oro bicolore come quello che si intuisce dal disegno...



Giorgio