Ma voi come lo pronuncereste " geko " e " geco " ?
Io abitualmente uso " gieco " , ma si dovrebbe pronunciare " ghiecou " no?
Esme ha scritto: ↑domenica 21 aprile 2024, 10:30
"Il candidato esamini la grafia "geko", paragonandola a "geco". Ipotizzi quale delle due sia più corretta in italiano, esaminandone l'etimologia e considerando la composizione dell'alfabeto italico.
Si richiede anche una disamina del termine presente nella letteratura storica, individuando l'eventuale metamorfosi ortografica dovuta a influenze linguistiche rafforzate dal web."
A prima vista, le due parole geko e geco hanno per distinzione solamente l'uso della lettera K e C.
Anche ora K e C risultano foneticamente identiche, la storia della sua adozione fino alla lingua moderna è piuttosto curiosa.
La k fa parte dell'alfabeto greco, a cui in seguito fu adottato anche nella lingua latina , seppur abbandonata a favore della lettera C.
Difatti, pur posto l'uso della lettera k per distinguerne la docilità di suono quando anteposto a vocali, risultò necessario razionalizzare il suo uso con suoni simili quali C e Q. Risultò necessario adottare anche l'uso diacritico della lettera H per distinguere il suono dolce da quello duro , componendo dei digrammi in uso anche oggi.
A causa dell'influenza nel tempo di paesi stranieri nel territorio oggi italiano, di lingue non-neo latine come lingue germaniche nel nord e arabiche nel sud , si assistette a un progressivo ritorno dell'uso della lettera K , sia per l'assenza di una vera lingua tra gli abitanti delle regioni limitrofe sia per la scarsa scolarizzazione che ne impedì una distinzione nel parlato comune.
Nel tempo poi , con la formazione di parole sempre più complesse e la solidificazione di imperi, lingue e culture nel bacino mediterraneo e oltre oceano , l'uso della k fece un ritorno ufficiale.
Grazie alla globalizzazione delle comunicazioni dopo l'invenzione delle trasmissioni radio e radio televisive, l'uso della k fu necessario anche per aumentare il repertorio vocale per l'uso sempre più graduale di prestiti linguistici ( si pensi alla parola ok , diffusasi in Italia dagli stati Uniti a partire dallo sbarco della seconda guerra mondiale ).
Un esempio più recente della intercambiabilità della K e della C può risalire all'era della comunicazione digitale di massa sottoforma di messaggi sms:
La ancor nuova tecnologia di servizi telefonici, che risultò molto più semplice e accessibile dei cerca persone in uso dal 1950, permetteva di mandare brevi testi da un telefono cellulare a un altro. La limitazione dei caratteri alla creazione rendeva necessario l'adozione di abbreviazioni per l'esorbitante costo della trasmissione dei dati.
Sì usò la K al posto della C dura in parole abbreviate come:
Pk ( Perché )
K ( Che )
KMQ ( Anche CMQ, Comunque )
L'adozione della parola Ok per sostituire parole di consenso ( Certo, Accetto,Sicuro)
Ki ( Chi )
Siamo quindi giunti in un'era in cui la presenza sia della lettera K che della C risulta informalmente identica, pur avendo ancora una distinzione lessica nella parte scritta.
L'associazione del suono C Duro è ormai semplificato nella lettera K , così come l'adozione dell'alfabeto fonetico internazionale ( IPA ) che lo categorizza come un suono C Duro sorda.
La K viene inoltre usata per classificare parole con raddoppio di una consonante.
Per coincidenza l'uso della geminazione appare direttamente nella classificazione nel regno animale dei gechi :
I Gekkonidi infatti sono la famiglia di rettili a cui appartengolo i gechi.
Si può quindi concludere che sia geko che geco siano corretti nell'uso italiano, ma personalmente preferisco l'uso della C che offre una rappresentazione grafica dalle forme meno spigolose.
Fine.
( che comunque cavolo vuol dire rappresentazione nella letteratura storica
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