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Musica in casa

Inviato: mercoledì 30 ottobre 2024, 17:02
da maylota
sansenri ha scritto: mercoledì 30 ottobre 2024, 12:48 - se usate con un buon dac portatile, ne esistono di molto piccoli che comunque sono già molto migliori di quelli incorporati negli smart phone, hanno resa stupefacente).
Tra tante cose (forse) soggettive, questa è la cosa sicuramente più oggettiva e non opinabile: attaccare le cuffie al jack di uno smartphone o di un laptop o peggio ancora attaccarli direttamente ad un impianto hifi senza la mediazione di un DAC decente è brutto brutto e non si fa.
(corollario: se il collegamento non è fisico con jack ma wireless via bluetooth e non c'è di mezzo un DAC, la sostanza non cambia di molto)

Musica in casa

Inviato: mercoledì 30 ottobre 2024, 22:02
da sansenri
be' ovviamente parliamo di segnali digitali...
Una volta si attaccavano le cuffie all'amplificatore (alcuni avevano delle uscite cuffie molto decenti) e si ascoltava il segnale analogico direttamente :)
quando il segnale esce dal PC (o altri device) in digitale, il dac fa una enorme differenza (anche perché le uscite cuffie analogiche sui PC in genere sono di qualità piuttosto scarsa).

Musica in casa

Inviato: giovedì 31 ottobre 2024, 21:25
da francoiacc
E vabbè, parliamo di aiend :mrgreen:

Nella mia precedente vita, quando vivevo nel lato oscuro della forza tra tastiere di PC, trackball e mouse, parlando in codice binario a middle tiers e DBMS, ho investito 20 anni della mia vita tra software di simulazione e data sheets, per la progettazione e realizzazione di un paio di amplificatori valvolari SE in virginea classe A di 300B pilotate da un SRPP di 6j5(1/2 6SNT) con tanto di LED sul catodo per inchiodare la corrente. Dopo diversi deludenti tentativi, gli ho accoppiato da poco la mia ultima realizzazione, un pre attivo fatto con un Mu-Follower di 6SN7 con alimentazioni stabilizzate, in cascata ad un pre passivo controllato da Arduino. Le casse sono un paio di Tannoy, un carico lineare e semplice con efficienza 91db/mt. Il pezzo forte comunque sono i trasformatori di uscita dei finali, roba giapponese discendenti diretti di Sansui.
(Scusate, ma faccio fatica a liberarmi degli ultimi strascichi "dartfeneriani")

Il target principale era raggiungere una bassa distorsione con una buona estensione di banda. Di sicuro non ho raggiunto il miglior risultato, ma me li sono fatti lavorando sul mio orecchio, e per me questo è quel che conta davvero. Poi ci sarebbero tante cose da perfezionare, ma suonano come piace a me e, soprattutto, suonano la musica che piace a me! :D

(Viva l'aiend)

Musica in casa

Inviato: giovedì 31 ottobre 2024, 21:31
da francoiacc
P.S. Nello studio vado di amplificatore in classe D (40€), FiiO e7 come DAC e Bookshelf Polk Audio... alla faccia dell'aiend. (i trecentobbì si sono messi in sciopero :lol: )