Pilot Custom Heritage 912 fa nib consigli inchiotro
Inviato: venerdì 22 novembre 2024, 9:56
il Perle Noire qualcuno l'ha gia' detto?
Infatti questa è una cosa che non mi stancherò mai di ripetere: il pennino FA non è pensato per la calligrafia nostrana, ma per quella giapponese. L'idea è quella di avere un pennino che come sensazione ed effetto del tratto si avvicini il più possibile alla punta di un pennello.Simy ha scritto: ↑giovedì 21 novembre 2024, 0:10 Qualcuno chiedeva per quale motivo Pilot si ostina a montare un feeder poco performante su questa penna.
La risposta che ho letto è stata che è una penna pensata per scrivere kanji e non corsivo. I kanji sono composti da tratti molto brevi, in cui non si ha il tempo di affamare il feeder. Quindi, pretendere di usarla per il corsivo è un po' come voler martellare un chiodo con il retro di un cacciavite: non è che non si possa fare in termini assoluti, solo che non è uno strumento costruito per fare quel lavoro.
A me è sempre andato con qualsiasi colore, il mix l’ho fatto solo per scurire il verde. È per questo che non ho più comprato altri inchiostri (a parte un KWZ).
Dipende... il corrispettivo giapponese della nostra calligrafica con i pennini da intinzione è quella con pennello e inchiostro liquido (ottenuto macinando la pietra da inchiostro su una pietra nell'acqua; oggi esistono anche quelli già pronti in flacone, ma i calligrafi veri utilizzano quello solido da sciogliere perché di qualità migliore e possono scegliere il grado di diluizione). In quel caso si scrive abbastanza grande dando risalto per i kanji al movimento interno dei tratti. Poi la calligrafia in kana è tutta un'altra cosa, uno stile distinto con proprie regole e principii estetici, e di solito si fa con pennelli dalla punta più sottile.maylota ha scritto: ↑venerdì 22 novembre 2024, 13:21 Nella mia (ammetto limitata) esperienza coi giapponesi, ho notato che tendono a scrivere abbastanza piccolo. I calligrafi nostrani invece scrivono sempre relativamente grande per fare vedere bene lezzi e svolazzi, quindi credo cambi necessariamente la quantità di inchiostro richiesto all'alimentatore?
Essendo la mia grafia tendenzialmente minuta, è il motivo per cui preferisco gli EF giapponesiEnbi ha scritto: ↑venerdì 22 novembre 2024, 11:59Infatti questa è una cosa che non mi stancherò mai di ripetere: il pennino FA non è pensato per la calligrafia nostrana, ma per quella giapponese. L'idea è quella di avere un pennino che come sensazione ed effetto del tratto si avvicini il più possibile alla punta di un pennello.Simy ha scritto: ↑giovedì 21 novembre 2024, 0:10 Qualcuno chiedeva per quale motivo Pilot si ostina a montare un feeder poco performante su questa penna.
La risposta che ho letto è stata che è una penna pensata per scrivere kanji e non corsivo. I kanji sono composti da tratti molto brevi, in cui non si ha il tempo di affamare il feeder. Quindi, pretendere di usarla per il corsivo è un po' come voler martellare un chiodo con il retro di un cacciavite: non è che non si possa fare in termini assoluti, solo che non è uno strumento costruito per fare quel lavoro.
Poi è innegabile che con le opportune modifiche possa essere adattato ad altri stili calligrafici, ma la progettazione di base non è quella.
Non mi stancherò mai di ripete anche un'altra cosa: gli alimentatori delle penne giapponesi non sono "stitici" o "avari" di inchiostro, ma sono progettati proprio per rilasciarne una quantità minore ed avere un tratto più asciutto affinché non si combinino pastrocchi quando si scrivono i kanji, che spesso sono complessi e hanno molti tratti piccoli e vicini. Questa è una cosa che può piacere o no, ma i giapponesi quando progettano le loro penne pensano alle proprie esigenze di scrittura, non a quelle degli europei o altri.
L’ho provata anche con X-Feather … ed il risultato è dei migliori. Infatti insieme al Salix sono i due inchiostri che uso si penne dal tratto di partenza non troppo fineKoten90 ha scritto: ↑venerdì 22 novembre 2024, 6:47Dovete metterci i Noodler’s per farla andare bene. Questo in foto è resistente all’acqua e non uno dei più lubrificatiJavier ha scritto: ↑giovedì 21 novembre 2024, 22:53 Con il suo alimentatore originale non va con nessun inchiostro, con quello in ebanite va decisamente meglio e digerisce anche il Salix. Sostituito l'alimentatore è da vedersi come "un'altra penna".
Anche perchè sto cercando di usare quasi esclusivamente inchiostri resistenti all'acqua.
Si, come ti dissi il Salix voleva essere sopratutto una prova “estrema” e da un po’ di giorni la sto usando assiduamente, prima era per me inutilizzabile e stava li chiusa (anche con inchiostri Pilot)