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Manifattura nel mondo delle penne

Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 11:35
da Designer
schnier ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 0:05
Automedonte ha scritto: domenica 14 giugno 2020, 23:59
(OMISSIS)....

Riuscire ad unire le due cose sarebbe il massimo.
Credo che come in molte cose in medio stat virtus, io apprezzo molto chi si autoproduce tutto, ma se qualcuno mi dice "hai visto quella penna? Scrive divinamente ed è anche bella da vedere, però si fa fare il pennino dalla Bock" non la scarterei certo a priori.
Condivido appieno. Preferisco un prodotto che: a) funziona bene, b) mi appaga esteticamente ed è c) ergonomicamente valido e piacevole da utilizzare anche se non interamente prodotto in House ad un prodotto che non risponde appieno ai punti a), b) e c) anche se prodotto e commercializzato per intero da una sola azienda. Ovviamente se una stilografica risponde appieno ai punti a), b) e c) ed è inoltre prodotta in House mi troverei di fronte ad una circostanza ideale. La cosiddetta "quadratura del cerchio" si avrebbe se ai punti precedenti si aggiungesse il giusto prezzo.

Manifattura nel mondo delle penne

Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 12:13
da sciumbasci
Designer ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 11:35
schnier ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 0:05

Credo che come in molte cose in medio stat virtus, io apprezzo molto chi si autoproduce tutto, ma se qualcuno mi dice "hai visto quella penna? Scrive divinamente ed è anche bella da vedere, però si fa fare il pennino dalla Bock" non la scarterei certo a priori.
Condivido appieno. Preferisco un prodotto che: a) funziona bene, b) mi appaga esteticamente ed è c) ergonomicamente valido e piacevole da utilizzare anche se non interamente prodotto in House ad un prodotto che non risponde appieno ai punti a), b) e c) anche se prodotto e commercializzato per intero da una sola azienda. Ovviamente se una stilografica risponde appieno ai punti a), b) e c) ed è inoltre prodotta in House mi troverei di fronte ad una circostanza ideale. La cosiddetta "quadratura del cerchio" si avrebbe se ai punti precedenti si aggiungesse il giusto prezzo.
Le cinesi del gruppo Hero fan tutto da sé. Ma devono piacere :geek:

Manifattura nel mondo delle penne

Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 12:57
da edis
ASTROLUX ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 11:07
piccardi ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 10:41
Per cui secondo me sì, quello della produzione in proprio è esattamente di un sogno, ma di quelli da reparto marketing.

Simone
Il mondo degli oggetti di lusso o da collezione è sogno ed è marketing!
Penne in celluloide ? Conduttori in ebanite? Plastica!
Pennini in oro venduti al prezzo di uranio arricchito ? Dell'acciaio non ne parlo neanche.
Il prezzo di un oggetto è determinato da quanto si è disposti a pagarlo, non certo da quanto costa. Allora quali sono le leve che ci devono convincere a sborsare centinaia di euro per 30 gr di plastica ?
E' il senso di esclusività che quell'oggetto trasmette che ne determina l'appetibilità: La lavorazione dal pieno, la particolarità di un pennino, l'uso di materiali esotici, sono i dettagli che ci fanno scegliere un prodotto invece di un altro.
Perchè sorvolare sul pennino, ma magnificare la lavorazione dal pieno ? Ci sono ottime penna fatte a stampo!

I dettagli fanno sempre la differenza, perchè i cinesi sono sempre li a farci vedere quando davvero costa una stilografica. Il recente esempio della Moonman M800 faccia riflettere.

Io acquisto, guardando tutti i dettagli, anche l'appeal del brand, che influenza non poco il prezzo.
Non avrei saputo dirlo meglio Astrolux. Infatti è di marketing che stiamo parlando, per rispondere a Simone. Anche parlare di lavorazione dal pieno è marketing, nessuno ha bisogno di materiali lavorati dal pieno per scrivere. L'acquirente di stilografiche però compra anche "l'immaginazione" dell'oggetto che ha in mano. La mia osservazione riguardava quella che, a mio parere, è una incoerenza del prodotto: se mi innamoro della lavorazione dal pieno (inutile ai fini della scrittura) ho bisogno che anche la punta della penna sia coerente col sogno (altrettanto inutile ai fini della scrittura). Se questa combinata non si può avere, la penna deve scendere di prezzo.
Ho qui davanti a me tre Pelikan M800 EF, F, M. Solo l'alimentatore della M è perfetto, le altre due qualche difettuccio lo hanno. Eppure qualcosa che è la combizione di peso, touch-and-fell, scorrevolezza ed ergonomia del pennino le rendono per me delle penne insostituibili. Se avessi comprato Pilot avrei tra le mani dei prodotti per molti aspetti migliori, eppure Pelikan ha qualcosa che per me la rende unica.

Manifattura nel mondo delle penne

Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 13:35
da ASTROLUX
edis ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 12:57
.... eppure Pelikan ha qualcosa che per me la rende unica.
Il mio è stato anche un piccolo sfogo, tutti abbiamo le nostre preferenze (fisime è il termine corretto ;) ), per questo ci appassiona un oggetto tutto sommato desueto come la stilografica, di questo oggetto facciamo culto, perchè altrimenti compreremmo solo penne cinesi o comunque molto economiche , dove l'economicità non vuol dire di bassa qualità.
Proprio perchè questa è una passione, non può essere pienamente supportata dalla logica. La logica imporrebbe, se si vuol proprio usare una stilografica, di comprare UNA Lamy safari e viverci contenti.
Penso che a molti di voi sia capitato di essere considerati strambi, quando mostrate una penna da 400 euro, a persone che smangiucchiano delle Bic. Ebbene, facciamocene una ragione, siamo strambi davvero. :lol:
Quindi non disponendo di incontrovertibili verità scientifiche a supporto delle mie opinioni, esse rimangono solo tali...opinioni personali.
Non intendo convincere nessuno di ciò che sia o non sia un irrinunciabile requisito di qualità, perchè come ho detto non sono affatto integralista. Elenco solo quelle che a mio avviso, sono le cose che mi convincono o meno ad aprire il prosaico portafogli.

Manifattura nel mondo delle penne

Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 13:52
da francoiacc
ASTROLUX ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 13:35 Ebbene, facciamocene una ragione, siamo strambi davvero. :lol:
Dici ?? Non l'avrei mai detto :lol: :lol:

Manifattura nel mondo delle penne

Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 14:13
da ricart
OT

Non andrei mai al lavoro con una Trabant, anche lei si muove, forse

maman

Manifattura nel mondo delle penne

Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 14:22
da ASTROLUX
ricart ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 14:13 OT

Non andrei mai al lavoro con una Trabant, anche lei si muove, forse

maman
Io si :D , ma non so se ci entro... :lol:

Manifattura nel mondo delle penne

Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 15:14
da Spiller84
Bella questa discussione. Sono d'accordo con chi dice che il fatto tutto in casa abbia un certo fascino, ma a livello tecnico, se una Casa si affida a professionisti del settore, che siano specializzati nel produrre pennini, non ci trovo nulla di male. Se compri una Ferrari, e la Casa ci monta gomme Bridgestone ad alte prestazioni, credo che nessunobabbia da ridire. Purché non sia solo un assemblatore, o peggio, un rimarchiatore. Qualcosa prodotto in casa deve pur esserci. Che poi, a parità di prestazioni, penne come Aurora, o Pelikan, che fanno tutto nella loro azienda colpiscano di più l'immaginario del pennofilo, posso capirlo benissimo.
E ci casco anche io, subisco il fascino della "manifattura", ma non disprezzo chi si rivolge ad altri per i pennini, purché non siano scadenti e non serva solo a ridurre i costi.

Manifattura nel mondo delle penne

Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 15:15
da piccardi
edis ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 12:57 Non avrei saputo dirlo meglio Astrolux. Infatti è di marketing che stiamo parlando, per rispondere a Simone. Anche parlare di lavorazione dal pieno è marketing, nessuno ha bisogno di materiali lavorati dal pieno per scrivere. L'acquirente di stilografiche però compra anche "l'immaginazione" dell'oggetto che ha in mano.
Non mi passa neanche per l'anticamera del cervello sostenere che la lavorazione dal pieno sia meglio (sostengo solo che attiene alla meccanica di precisione di più della fabbricazione dei pennini). Costa senz'altro di più, dal punto di vista della funzionalità non ne ha nessuna, ma fa di certo comodo per la promozione del prodotto.

E sì, si compra immaginazione appunto, spesso anche farlocca. E' il motivo per cui tutto questo enfatizzare la produzione in casa dei pennini come se fosse qualcosa di automaticamente superiore mi sembra una fisima, specie considerato che talvolta produce anche risultati di qualità inferiore (vedi la relativa pena che fanno gli F della Pelikan, per fare un esempio).

Poi ognuno, me compreso, ha le sue fisime, basta riconoscere che si tratta di fisime e non proclamare superiorità inesistenti.
edis ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 12:57 La mia osservazione riguardava quella che, a mio parere, è una incoerenza del prodotto: se mi innamoro della lavorazione dal pieno (inutile ai fini della scrittura) ho bisogno che anche la punta della penna sia coerente col sogno (altrettanto inutile ai fini della scrittura). Se questa combinata non si può avere, la penna deve scendere di prezzo.
Ognuno ha ovviamente i suoi sogni, ma quello che proprio non vedo è dove stia la coerenza di un sogno per il quale un pennino industriale avrebbe più valore se lo produco in casa piuttosto che se lo compro fuori, indipendentemente dalla cura e dalla qualità della realizzazione dello stesso.

Comunque penne che hanno la combinazione che indichi, fra quelle prodotte oggi, non ne conosco. Quel sogno non c'è sul mercato, sicuramente né Montblanc né Pelikan hanno tutte queste caratteristiche, e non mi pare che costino "meno".

Simone

Manifattura nel mondo delle penne

Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 15:17
da piccardi
ASTROLUX ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 13:35 Proprio perchè questa è una passione, non può essere pienamente supportata dalla logica. La logica imporrebbe, se si vuol proprio usare una stilografica, di comprare UNA Lamy safari e viverci contenti.
Manco per sogno, costa troppo ed l'extra-fine è penoso, preppy 0.2 tutta la vita!

Simone
PS sono allergico alle faccine, fate conto ci siano...

Manifattura nel mondo delle penne

Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 17:23
da edis
piccardi ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 15:15


Comunque penne che hanno la combinazione che indichi, fra quelle prodotte oggi, non ne conosco. Quel sogno non c'è sul mercato, sicuramente né Montblanc né Pelikan hanno tutte queste caratteristiche, e non mi pare che costino "meno".

Simone
Dipende da dove le acquisti, io ho speso €611 per tre Pelikan M800 nuove, in media €203,6 a penna. Non avrei speso di più, non valgono certo il prezzo di listino cui le vorrebbe vendere Pelikan, e lo sa anche Pelikan che altrimenti blocchebbe le vendite online dei suoi prodotti sotto una certa soglia di prezzo. Ma lasciamo da parte Pelikan che è un brand consolidato, posso guardare le Santini, che non posseggo. La "Libra Cherry Ebonite" ha: corpo ed alimentatore in ebonite; caricamento a pistone; pennino d'oro in-house (o almeno così raccontano) a €359. Allo stesso prezzo di una penna con il converter e il pennino JoWo, credo mi venda un buon prodotto e anche il "sogno".

Questo è il mio parere senza sapere di stilografiche niente, nè in termini assoluti nè rispetto a te. Le mie sono solo osservazioni da potenziale acquirente.

Manifattura nel mondo delle penne

Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 17:47
da ASTROLUX
@edis
correggi l'intervento, altrimenti non si capisce chi scrive...

Manifattura nel mondo delle penne

Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 17:53
da edis
ASTROLUX ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 17:47 @edis
correggi l'intervento, altrimenti non si capisce chi scrive...
Grazie ;)

Manifattura nel mondo delle penne

Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 19:21
da zoniale
ASTROLUX ha scritto: domenica 14 giugno 2020, 8:26
zoniale ha scritto: domenica 14 giugno 2020, 1:14
Nein.
Il CN serve a ripetere sequenze di operazioni e non assicura - da solo - grande precisione. Si usa per le produzioni di serie.
Si può altresì fare della gran precisione anche con un tornio parallelo, senza CN od altre elettroniche.
Ma la gran precisione (il centesimo) non è certo richiesta per le penne stilografiche, fatta eccezione forse per l''accoppiamento conduttore / sezione.
No, ho lavorato per sei anni nel settore. Il controllo numerico computerizzato (CNC) oltre alla ripetibilità assicura grandi precisioni, in quanto è associato a trasduttori di posizione con risoluzioni fino al micron, e motori servoazionati. Ovvio che la meccanica del tornio deve essere di qualità, con giochi ridottissimi.Nessun operaio con il calibro fa altrettanto bene e rapidamente.
Che non serva meccanica di recisione, con tolleranze centesimali, per produrre penne sono d'accordo.

Per chi volesse approfondire:
https://it.wikipedia.org/wiki/Macchina_ ... o_numerico
Oh!
Grazie per il link Astro. Adesso so cosa è una macchina a CNC.

Pensa un po' che io li producevo i torni a controllo numerico.
Intendo: nella mia azienda.

Manifattura nel mondo delle penne

Inviato: lunedì 15 giugno 2020, 19:57
da Ottorino
Bbboooooni! State bbboooni !